Il Timone n. 36 – anno 2004 –
LEVITAZIONE
Per "levitazione" si intende uno dei fenomeni mistici straordinari, che consiste nella elevazione spontanea dal suolo, nel mantenimento e spostamento nell'aria del corpo umano senza appoggio alcuno e senza causa naturale visibile. Forse il più eclatante dei casi storicamente accertati riguarda il francescano S. Giuseppe da Copertino. Nel suo processo di canonizzazione si registrano più di settanta casi di levitazione. Fu visto volare sotto la volta della chiesa, sul pulpito, lungo i muri o dinanzi a un crocifisso o a un'im-magine pia; planare sull'altare o attorno al tabernacolo. Tra i testimoni oculari di questi eventi straordinari ricordiamo Papa Urbano VIII e il principe protestante Giovanni Federico di Brunswich, il quale rimase così impressionato che si convertì al cattolicesimo e vestì il saio francescano.
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SAN TOMMASO
La "Somma teologica", il capolavoro di san Tommaso d'Aquino, fu scritto "ad eruditionem incipientum", cioè per l'insegnamento della teologia ai principianti, come un manuale scolastico. In realtà, l'opera è da allora la fonte principale della ricerca scientifica in campo teologico e anche per molti argomenti schiettamente filosofici. Iniziata nel 1266, San Tommaso vi attese ad intervalli fino alla morte, senza poterla terminare perché negli ultimi anni (morì nel 1274), ogni volta che vi poneva mano, veniva preso da rapimenti estatici, nei quali esclamava soltanto «Non possumus». L'opera, davvero monumentale, consta di 38 trattati, svolti in 631 questioni, 3122 articoli, 10.000 obiezioni. Si legga il bel libro di Antonio Livi "Tommaso d'Aquino. II futuro del pensiero cristiano" (Mondadori).
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VITTIME
Maribor è una località slovena, nota anche per le gare del campionato mondiale di sci che vi si svolgono ogni anno. Pochi sanno che proprio a Maribor fu attivo, fino al 1949, un campo di concentramento nel quale vennero internati dalle autorità comuniste jugoslave circa 1.000 italiani. Di essi, la maggior parte vi trovò la morte. Ce lo ricorda Marco Pirina, in un bel saggio dedicato alle vittime delle foibe, pubblicato nel volume collettaneo "Memorie di sangue. Genocidi del '900", edito da Il Cerchio.
Pirina rammenta che la tortura più usuale era quella del palo: si appendevano le vittime a un palo, legate con il filo di ferro sotto le ascelle, sospese a 20 cm dal suolo. Quando il filo di ferro penetrava nella carne, e questo poteva accadere anche due o tre giorni dopo, sopraggiungeva la morte. Vi finirono molti italiani internati dai comunisti di Tito. Una pagina di storia ancora tutta da studiare.
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FOLLIA
Parlando alla Camera dei Deputati il 3 dicembre 1952, Luigi Longo, che succederà a Togliatti come segretario del Partito comunista nel 1964, ebbe a dire: «Anche a un esame sommario, il regime sovietico appare senz'altro come il più popolare, il più democratico, il più libero di tutti. Grazie ai soviet il potere politico è stato messo direttamente nelle mani degli operai, dei contadini, dei lavoratori del braccio e della mente, cioè della grande maggioranza del popolo. Il potere in mano alle classi non sfruttatrici ha permesso di liqui-dare ogni residuo di sfruttamento economico, di oppressione nazionale, di differenziazione sociale e razziale».
Tenendo presente che le classi lavoratrici nell'Urss in quel periodo si trovavano in una si-tuazione di servi dello Stato, che milioni di detenuti popolavano i lager e che non esisteva alcuna forma di libertà mentre era diffusa una miseria non comune, la grottesca dichiarazione di Longo rasenta la follia. Si legga il bel libro di Victor Zaslavsky, Lo stalinismo e la sinistra italiana (Mondadori).
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EMBRIONI
Angelo Vescovi, scienziato che si definisce agnostico, dunque non credente, è uno degli studiosi di cellule staminali più importanti al mondo. Intervistato dal settimanale L'Espresso (n. 34) ha detto che «clonare esseri umani per poi distruggerli è un delirio». E alla do-manda: «Ma un embrione di sette giorni è un essere umano?», ha risposto: «Per la biolo-gia, sì. La vita nasce all'atto della formazione dello zigote, ovvero con la fecondazione. Da quel momento in poi c'è un essere umano». Da scienziato rigoroso ha aggiunto: «E la mia analisi non si basa su una logica religiosa. A me, scienziato illuminista, la ragione dice due cose: che gli embrioni sono esseri umani e che crearli per poi distruggerli è una sconfitta. [00'] La discussione in materia di clonazione terapeutica riporta sempre allo stesso punto: l'embrione è o no un essere umano? La biologia non mi può dire che non lo è». Dunque, se anche la scienza afferma che un embrione è un essere umano, bisogna ammettere che la loro distruzione deve essere considerata omicidio.
IL TIMONE – N. 36 – ANNO VI – Settembre/Ottobre 2004 – pag. 25