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15.12.2024

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Non tutti sanno che…
31 Gennaio 2014

Non tutti sanno che…

Il Timone n. 45 – anno 2005 – 

 

 
PRIMATO DI PIETRO
Sant’Ireneo (ca 140-ca 200), vescovo di Lione, nella sua famosissima opera Adversus haereses, scritta per confutare le dottrine eretiche, riferendosi alla Chiesa di Roma, scriveva: «Infatti, con questa Chiesa, in ragione della sua origine più eccellente, deve necessariamente essere d’accordo ogni Chiesa, cioè i fedeli che vengono da ogni parte… essa nella quale per tutti gli uomini sempre è stata conservata la Tradizione che viene dagli Apostoli». È difficile trovare un documento più chiaro riguardante le convinzioni dei primi cristiani in merito al Primato della Chiesa di Roma. Con questa Chiesa, cioè con la Chiesa Cattolica, deve rimanere in comunione ogni cristiano, da qualunque parte provenga, occidentale od orientale. Sono parole che bene farebbero a leggere Protestanti, Anglicani e anche Ortodossi, tutti allontanatisi dalla Chiesa di Roma nel corso dei secoli.

GIOVANNI XXIII

Compiendo gli esercizi spirituali per l’ordinazione al diaconato, nel 1903, il futuro “Papa buono” annotava il suo ideale di vita: «Voglio esser come quei buoni, vecchi sacerdoti bergamaschi di una volta, la cui memoria vive in benedizione e che non vedevano e non volevano vedere più in là di quanto vedevano il papa, i vescovi, il senso comune, lo spirito della Chiesa». Niente male per uno che molti considerano essere stato progressista e innovatore. Non solo, perché così continua: «Mio studio sarà sempre, in tutte le scienze sacre e in tutte le questioni teologiche o bibliche, investigare prima la dottrina tradizionale della Chiesa e, in base a quella, giudicare dei dati recenti della scienza». E ancora: «Mai azzarderò proposizioni anche di un apice difformi dal retto sentire della Chiesa». Questa è spiritualità – ricorda Vittorio Messori nel suo Le cose della vita (San Paolo) – sentita in pieno nella tradizione dell’Ottocento o, più in giù, della Controriforma.

QUALE CASO?

Usando un minimo di buon senso, è difficile pensare che questo stupefacente ordine cosmico, capace di ospitare la straordinaria complessità della vita e dell’intelligenza, sia frutto di pura casualità. Per caso non è proprio possibile che si verifichino spontaneamente tutte le coincidenze necessarie per la formazione del nostro universo. Come dice l’astrofisico Trinh Xuan Thuan, «Si potrebbe paragonare la precisione di questa regolazione all’abilità di un arciere che riuscisse a ficcare la sua freccia al centro di un bersaglio di un centimetro quadrato da una distanza di 15 miliardi di anni-luce, l’età del cosmo».

BUGIE

Gli attivisti gay sostengono frequentemente che gli omosessuali rappresenterebbero il 10% della popolazione: ciò significa che quando ci troviamo con altre nove persone in una stanza, una di loro sarebbe omosessuale. Questa percentuale (non confermata da altre ricerche) deriva dalle ricerche dell’entomologo Alfred C. Kinsey, pubblicate nel 1948 nel libro La sessualità maschile, conosciuto anche come “Il rapporto kinsey”. In questa pubblicazione, Kinsey sostiene che il 10% della popolazione maschile sarebbe prevalentemente o esclusivamente omosessuale. Il motivo per cui questo dato non è stato confermato è semplice: Kinsey ha manipolato il campione di individui intervistati per ottenere quei dati. Perché kinsey operò queste manipolazioni? Un suo collaboratore ha affermato che il professore aveva un “grande piano”: fornire basi scientifiche per una “nuova moralità” e per “educare il mondo” in base a questi nuovi principi». Si legga l’importante opuscolo “ABC per capire l’omosessualità”, curato da “Obiettivo Chaire” www.obiettivo-chaire.it (San Paolo).

EROI CRISTIANI

 

Nel 1291 cadde San Giovanni d’Acri, che Templari e Ospitalieri difesero eroicamente contro gli assalti degli islamici fino al martirio.
Nella torre del Tempio si erano rifugiate centinaia di persone – specialmente donne e bambini – che non erano riusciti a fuggire verso il porto e là si concentrò la resistenza dei monaci guerrieri. In seguito ad un accordo, che prevedeva la resa della guarnigione in cambio della libertà degli inermi, furono aperte le porte. Mentre gli assediati, per raggiungere le navi, si facevano largo tra due muraglie di mameluchi armati, questi ultimi misero le mani addosso ad alcuni ragazzi cristiani. Era una patente violazione dei patti.
Templari e Ospitalieri reagirono prontamente, uccidendo quanti stavano attorno a loro e tornando a chiudersi nella torre. Entro la quale furono massacrati poco tempo dopo insieme a tutti coloro che avevano cercato di salvare. Si legga il bel saggio sulle Crociate di Alessandro Massobrio nel “Piccolo manuale di apologetica”, curato dal nostro Kattolico Rino Cammilleri (Piemme).

TIMONE – N. 45 – ANNO VII – Luglio-Agosto 2005 – pag. 25

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