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12.12.2024

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Non tutti sanno che…
31 Gennaio 2014

Non tutti sanno che…

Il Timone n. 47 – anno 2005 – 

 

SCIENZA E FEDE

In Francia, spetta a un sacerdote cattolico, don Pierre-André Latreille (Brives 1762-Parigi 1832) il titolo di “principe dell’entomologia”, la scienza che studia gli insetti. Fu maestro negli studi naturalistici e pubblicò diversi lavori scientifici sugli insetti. Poiché si rifiutò di prestare giuramento alla Costituzione, durante la Rivoluzione Francese venne condannato ai lavori forzati in Guiana, nell’America del Sud. Fu salvato durante il viaggio e riportato in Francia grazie alla mediazione di un collezionista di insetti, che aveva ricevuto dal Latreille un esemplare di coleottero prima sconosciuto, che il sacerdote aveva scoperto mentre si trovava in carcere, in attesa di essere deportato. All’insetto venne opportunamente dato il nome di Necrobia, ossia colui che dà la vita a un morto.

OLOCAUSTO CRISTIANO
L’odio del comunismo per Dio e la Chiesa si misura anche con i numeri. Prima del 1917, in Russia c’erano due milioni di cattolici, circa 1.000 sacerdoti, 600 chiese, lo stesso numero di cappelle, due seminari e una facoltà teologica. Nel 1940 erano rimaste aperte solo due chiese, una a Mosca e una a Leningrado, in piedi perché di proprietà dell’ambasciata francese. Nel solo biennio 1937-38 vennero fucilati 120 sacerdoti cattolici. Il prezzo pagato dai cristiani ortodossi è immane. Prima della rivoluzione comunista, la Chiesa ortodossa contava 210.000 membri del clero (100.000 monaci e oltre 110.000 preti diocesani). Di essi, oltre 130.000 (avete letto bene: centotrentamila!) furono fucilati nel periodo 1917-1941. La stessa sorte subirono 250 vescovi dei 300 esistenti nel 1917. Un olocausto cristiano tanto smisurato quanto sconosciuto.

NUOVA GUERRA

La Rivoluzione francese ebbe il demerito di dare vita ad una nuova fase anche nella storia della guerra. Stando a Karl von Clausewitz, il grande stratega e teorico prussiano, con il 1789 si passa dalla guerra come affare privato dei principi, che si vantavano di guerreggiare senza che i sudditi quasi se ne accorgessero, alla guerra nazionale di popolo; si passa dalla guerra combattuta da mercenari o gente di mestiere all’obbligo di combattere per tutti; dalla guerra che aveva comunque obiettivi limitati alla guerra che si pone come scopo la distruzione totale di uno dei due contendenti. Commenta Vittorio Messori, nel suo “Pensare la storia”, che anche questo è uno dei “doni” più terribili lasciatici in eredità dagli araldi giacobini della Rivoluzione francese.

VANGELI E STORIA

La esistenza storica di Ponzio Pilato, procuratore negli anni della condanna a morte di Gesù, ci è testimoniata da una recente scoperta archeologica avvenuta a Cesarea Marittima, città romana costruita da Erode sulle rive del Mediterraneo. Tra il 1959 e il 1964, il professor Antonio Fovra scoprì, sul retro di una pietra di calcare usata come gradino per il teatro, una iscrizione che attesta il nome e il titolo dell’uomo destinato a rimanere per sempre legato alla condanna a morte del Nazareno: (Po)ntius Pilatus (Praef)ectus Iuda(ea)e. È una ulteriore conferma della credibilità storica del racconto evangelico. Si legga il bel libro di Andrea Tornielli, Inchiesta su Gesù Bambino. Misteri, leggende e verità sulla nascita che ha diviso in due la storia (Gribaudi 2005).

SANTI
Nel 1588 papa Sisto V costituì ufficialmente il Dicastero della Curia romana preposto a verificare le virtù eroiche e i miracoli dei candidati alla canonizzazione, mentre in precedenza si può dire che l’acclamazione avvenisse a “furor di popolo”. Da allora, ben 2.153 beati e 779 santi, per un totale di 2.932 servi e serve di Dio, sono stati proclamati dalla Chiesa. Di questi, più di un quarto, considerando fino a Pasqua del 2005, sono passati al vaglio del cardinale José Saraiva Martins, che ricopre da sette anni la carica di Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi. Per conoscere quando, perché, in quanto tempo e con quali miracoli un cristiano viene elevato agli onori degli altari, si legga il bel dialogo di Saverio Gaeta con il cardinale Saraiva Martins, pubblicato con il titolo Come si fa un santo (Piemme 2005).

 
IL TIMONE – N. 47 – ANNO VII – Novembre 2005 – pag. 25
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