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12.12.2024

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Non tutti sanno che…
31 Gennaio 2014

Non tutti sanno che…

Il Timone n. 118 – anno 2012 –


POVERI BAMBINI

Per le associazioni omosessualiste, le persone con tendenze omosessuali sono il 10% della popolazione. Dato tratto dagli studi del sessuologo Alfred Kinsey (1894-1956) che in realtà parlava di un 4% di individui maschi esclusivamente omosessuali e di un 10% che lo è per tempo limitato. Kinsey fondò l’Indiana Institute for Sex Research, dove collaboratori e allievi continuano la sua opera. Roberto Marchesini, psicologo e psicoterapeuta, collaboratore del Timone, nel suo volume Omosessualità maschile (Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, 2011), ricorda che in quell’istituto Kinsey condusse esperimenti sessuali su centinaia di bambini con un’età compresa fra i cinque mesi e i quattordici anni «mentre questi cercavano di opporsi con grida, singhiozzi o grida più forti». “Affidati” (!) ad adulti, i bambini venivano manipolati mentre Kinsey e i suoi collaboratori osservavano e filmavano le loro reazioni. Alcuni bambini subirono questi “trattamenti” per 24 ore consecutive. Tralasciamo i particolari, descritti nel volume.

VERSO ORIENTE

Quando fu permesso ai cristiani di costruire chiese, lo si fece sempre verso Oriente, dove sorge il sole, simbolo della Risurrezione di Cristo. Verso la fine del IV secolo, in Oriente, era regola invariabile che le chiese fossero costruite con l’abside (l’estremità semicircolare in cui si trova l’Altare) nella parte orientale dell’edificio, e la stessa procedura fu adottata in Occidente nella seconda metà del V secolo. Un esiguo numero di chiese più antiche in Occidente, soprattutto a Roma, hanno ancora l’abside nella parte occidentale dell’edificio. Ma, in questo caso, l’Altare veniva costruito in modo che il celebrante potesse stare dalla parte occidentale di esso, e in tal modo offrire il Sacrificio rivolto verso Oriente. Durante la prima parte della messa, i fedeli erano rivolti verso l’Altare per ascoltare le letture e l’omelia. Poi, quando il celebrante diceva: «Conversi ad Dominum» (rivolgetevi verso il Signore), tutti si giravano verso Oriente, dando le spalle all’altare. Si legga l’agile e utilissimo libricino di Michael Davies, L’Altare Cattolico (Suore Francescane dell’Immacolata – 075/8555779).

IL DEMONIO E IL PECCATO

San Tommaso d’Aquino spiega, nella Somma Teologica, che la causa diretta del peccato è la volontà umana, che vuole e fa ciò che è male agli occhi di Dio. Perciò il demonio non può essere la causa diretta e sufficiente perché si commetta un peccato. Tuttavia, può agire “indirettamente” sulla volontà umana: 1. presentando qualche oggetto che eccita i sensi; 2. turbando la ragione con l’eccitare internamente la fantasia e l’appetito sensitivo; 3. cercando di persuadere la ragione che la cosa proposta è bene.


ADAMO ED EVA

In un articolo pubblicato su Le Scienze (n. 286, giugno 1992), i professori Wilson e Cann dell’Università di Berkeley annunciavano che «I confronti genetici nello studio del DNA mitocondriale, che viene trasmesso solo per via materna, depongono a favore del fatto che tutta l’umanità attuale possa essere ricondotta per ascendenza a una sola donna, che visse probabilmente in Africa circa 200.000 anni fa». La stessa rivista informa che scienziati giapponesi, effettuando studi sul nucleo mitocondriale, sono arrivati a conclusioni analoghe: la prima donna sarebbe comparsa tra 150.000 e 180.000 anni fa. A simili risultati (cfr. Le Scienze n. 281, gennaio 1992) erano arrivati, per via diversa, anche Cavalli-Sforza e il suo gruppo della Stanford University. «Che dire? – si chiede Corrado Gnerre nel suo Studiare l’uomo per rafforzare la Fede (per richieste: edizioni@ itresentieri.it – 349.5498571) da cui è tratto quanto sopra – viene da ricordare la celebre frase di Pasteur: “Poca scienza può allontanare da Dio, ma molta scienza avvicina a Lui”. Parafrasando: più progrediscono le conoscenze scientifiche e più la Rivelazione viene confermata».

CONTRO LA VITA

Nell’ottimo, documentatissimo libro di Renzo Puccetti, Giorgio Carbone e Vittorio Baldini, Pillole che uccidono. Quello che nessuno ti dice sulla contraccezione (ESD, 2012) viene ricordato che la diffusione su scala mondiale della contraccezione e dell’aborto fu pianificata già nel 1969 con un progetto ideato da Frederick Jaffe, primo presidente del Guttmacher Institute dalla sua fondazione (1968) e fino alla sua morte (1978) e vicepresidente della famigerata International Planned Parenthood Federation, istituto e fondazione impegnate nella battaglia contro la vita. Il progetto, inviato anche alla Organizzazione Mondiale della Sanità, prevedeva, tra l’altro, di: 1) ristrutturare la famiglia, posticipando o evitando il matrimonio; 2) alterare l’immagine della famiglia ideale; 3) incrementare l’omosessualità, 4) incoraggiare le donne a lavorare; 5) tassare gli sposati più dei celibi; 6) ridurre o eliminare gli assegni famigliari; distribuire liberamente, senza ricetta, i contraccettivi. Sono passati 42 anni da allora e, purtroppo, il progetto è diventato realtà in molti Paesi del mondo.


IL TIMONE N. 118 – ANNO XIV – Dicembre 2012 – pag. 25

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