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15.12.2024

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Pacelli e la società cristiana
31 Gennaio 2014

Pacelli e la società cristiana

 

 

 

 

Ha cercato di «dare un’anima nuova» al mondo moderno, disastrato e disperato. Un Magistero che non invecchia, capace di elevare i singoli e le nazioni.

 
 

Negli ultimi mesi è balzata all'onore della cronaca la figura di un Papa discusso, del quale è in corso la causa di beatificazione, che qualcuno non vorrebbe veder giungere a destinazione. lo non sono fra costoro, non perché voglia a tutti i costi vedere riconosciuta la sua santità, né perché ritenga che il suo pontificato, come tutte le vicende umane, non abbia degli aspetti discutibili, ma perché credo che il suo Magistero e il suo pontificato abbiano dato un contributo importante, forse straordinario, per la diffusione della verità e per la difesa della Chiesa e della civiltà cristiana. Inoltre, sarei contento se la Chiesa avesse un santo in più da proporre all'imitazione dei fedeli. Sto parlando di Papa Pio XII, nato Eugenio Pacelli il2 marzo 1876 a Roma, pontefice per quasi vent'anni, dal 1939 al 1958.
Anzitutto vorrei raccomandare, non dico di leggere (non l'ho fatto neppure io che pure tengo una rubrica dall'ambizioso titolo La voce del Magistero) ma per lo meno di avere presente l'immensa grandezza, quantitativa e qualitativa, dell'insegnamento di Pio XII. Un Papa che ha scritto sulla pace, sulla questione sociale, su matrimonio e famiglia, su svariate questioni teologiche e morali, praticamente su tutte le tematiche che hanno sollecitato l'i ntervento del Magistero ecclesiastico nell' epoca della modernità, pubblicando numerose encicliche ma soprattutto tanti discorsi, rivolti alle diverse categorie di persone che riceveva in continuazione. E invece viene ricordato soltanto come il Papa della mancata condanna dell'Olocausto oppure il Papa anticomunista, difensore dell'Occidente, solitario e gelido diplomatico. Un Papa amato e detestato, anche dentro la Chiesa purtroppo, dove molti non gli perdonano di essersi opposto con tutta la forza della Chiesa al dilagare del comunismo, come ha ricordato il padre gesuita Pierre Blet nel corso della polemica sul caso Melloni (Avvenire, 2 gennaio 2005).
Ringraziato da tanti ebrei che hanno preso atto di come si prodigò per salvarli durante la guerra mondiale, contestato da altri ebrei oggi per la mancata condanna dellapersecuzione di allora, che forse l'avrebbe soltanto fatta aumentare, Come per esempio accadde in Olanda, dove la condanna del comportamento nazista della Conferenza episcopale fu all'origine della deportazione e poi del martirio di santa Edith Stein.

Amato e odiato, ma poco studiato

Per questo mi permetterò di accostarmi al suo Magistero attraverso un piccolo e prezioso libro trovato nella biblioteca dell'Università Cattolica L'ascesi sociale alla luce del pensiero di Pio XII e scritto da un frate francescano, p. Giacomo Speziali ofm. Un tema che può apparire esotico, a prima vista, e quindi necessita di una premessa. Il pontificato si estende lungo quasi un ventennio, dal 1939 al 1958, durante il quale il Papa assiste allo scoppio della guerra mondiale, alle sue catastrofiche conseguenze, ai problemi e alle opportunità offerte dalla ricostruzione post bellica – che vede in importanti Paesi europei il ritorno al governo di classi dirigenti cattoliche -, alla lotta contro la minaccia del comunismo e quindi alla difesa della libertà vigente nei paesi occidentali e infine all'inizio della delusione provocata dal fallimento della ricostruzione post bellica, in seguito all'incremento della diffusione nel mondo occidentale di quella spinta secolaristica che poi esploderà nella rivoluzione culturale del 1968; un secolarismo che sarà accompagnato dal benessere economico, ma anche dal declino della vita di Fede e del comportamento morale.
Pio XII affronta tanti degli innumerevoli problemi posti dai cambiamenti che avvengono durante i venti anni di pontificato, senza mai dimenticare uno dei postulati importanti della condizione umana, cioè il fatto che l'uomo è un essere sociale, come affermavano sia Aristotele sia Seneca prima di san Tommaso, cioè tutta la tradizione del pensiero occidentale e cristiano (ma è una verità universale). Quindi l'uomo vive, cresce e si perfeziona all'interno di diverse comunità, a cominciare dalla famiglia per finire nella Chiesa (nei Paesi cristiani) e passando attraverso numerosi corpi intermedi, ognuno dei quali ha soltanto una funzione particolare, a cominciare dallo Stato. Quindi il Papa era consapevole che l'individualismo presente nel pensiero liberale che aveva segnato la più recente storia occidentale non era corretto, non era completamente conforme alla verità naturale e rivelata, perché dimenticava questa intima solidarietà che lega tutte le componenti del genere umano in un'unica famiglia in cammino verso l'eternità.
Ebbene, questo piccolo e prezioso libro sintetizza i tanti discorsi in cui Papa Pacelli ha esposto questi principi della dottrina sociale della Chiesa. Esso ha come scopo principale di riprendere il tentativo di Pio XII di «dare quasi un'anima nuova al mondo moderno», mostrando all'uomo le sue caratteristiche e le responsabilità di membro di diverse comunità, dalla famiglia alla nazione, e il grado di responsabilità che ha verso di esse e nei confronti degli altri. Infatti, il Papa ricorda agli uomini che qualsiasi sia il loro ruolo nella vita civile, qualsiasi sia la loro professione, tutti «possono essere strumento di salvezza e di santificazione per sé e per gli altri».
Questa opera di pedagogia rivolta alla crescita delle società è anche una straordinaria lezione di apologetica che il Pontefice ci ha lasciato. Infatti, costretto dalle vicende storiche a opporsi al collettivismo marxista e a difendere l'Occidente aggredito dall'espansione dell'Unione Sovietica, il suo Magistero non ha dimenticato di insegnare che ogni uomo ha delle responsabilità verso il bene comune e che il cristianesimo non può ripiegarsi soltanto sulla cultura occidentale, che pure deve difendere e promuovere in quanto nata anche dal Vangelo, perché Cristo ha chiamato a evangelizzare tutte le nazioni indicando alla Chiesa una missione universale, irriducibile a particolarismi, anche se positivi. Anche questo è il Papa che qualcuno non vuole sugli altari.

Bibliografia

Molti testi del Magistero di Pio XII possono essere letti sul sitò internet della Santa Sede www.vatican.va oppure nel volume .Enchiridion delle encicliche, voI. 6, Pio XII (193tJ..1958), EDB 2003.
Il libro di padre Giacomo Speziali, L'ascesi sociale alla luce del pensiero di Pio XII, è stato pubblicato dalla Pontificia Università lateranense nel 1964, come tesi di laurea. Finalmente è stata pubblicata la traduzione italiana della prima biografia scientifica su Papa Pio XII, un lavoro che, pur discutibile in alcune sue parti, merita di essere studiato anche perché frutto di quattro anni di studio negli archivi vaticani e in altri archivi privati: Philippe Chenaux, Pio XII. Diplomatico e pastore, San Paolo 2004.

IL TIMONE – N.41  – ANNO VII – Marzo 2005 pag. 58 – 59

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