Se scopo di una biografia è analizzare la vita di un soggetto senza trascurare quanto del medesimo personaggio è già stato detto e scritto da altri; se scopo di una biografia è vivisezionare la vita di un personaggio senza trascurarne alcun passaggio, anche forse scomodo (qualche esempio concreto: il difficile e finora poco fruttuoso impegno per l'ecumenismo; le posizioni sui vari conflitti degli ultimi anni; gli attriti con la Curia vaticana; i ricorrenti incidenti e malattie) o apparentemente insignificante; se, soprattutto, scopo di una biografia è analizzare una vita intera aiutando il lettore a penetrare in una mente, a seguirne le mosse “dall'interno”, quasi immedesimandosi con il soggetto, per cogliere la consequenzialità delle sue azioni e il collegamento tra il suo pensiero e il suo agire: ecco, in tal caso l'opera di Weigel (già autore, tra l'altro, di L'ultima rivoluzione – Mondadori 1994 -, senza dubbio una delle migliori interpretazioni del crollo del comunismo e del ruolo della Chiesa in tale – inaspettato e umanamente poco spiegabile – evento storico) è un capolavoro davvero unico nel suo genere, sor-retto tra l'altro da una decina di interviste con il Pontefice, per un totale di oltre venti ore.
Il ritratto di Giovanni Paolo II che emerge da queste oltre mille pagine di biografia si potrebbe definire, per utilizzare una frase un po' logora, “a tutto tondo”, ma ciò non renderebbe ancora giustizia all'immane lavoro dell'autore, che ne ripercorre la vita fin dall'inizio (ben trecento pagine sono dedicate ai non facili anni della gioventù e al periodo antecedente l'elezione al soglio papale). Impossibile, in poche righe, fare un elenco dei pregi dell'opera. È comunque doveroso partire da quello che costituisce, probabilmente, il motivo per cui il libro ha avuto un'eco assai inferiore ai meriti: l'autore vuole sì fare una biografia equilibrata, documentata ed esaustiva, ma non vuoi lasciarsi prendere la mano dal gusto del pettegolezzo non dimostrato e del “si dice” (pur raccontando una quantità di piccoli episodi inediti e interessanti e divertenti – anche per esempio a proposito proprio delle malattie), per cui critica con un'impietosa ricchezza di esempi e dettagli tutte quelle opere, edite in gran quantità negli ultimi anni, che hanno seguito criteri più scandalistici che storici (e forse per questo, trattandosi in fin dei conti della biografia di un santo, alcuni discussi vaticanisti anche di importanti testate economiche italiane non hanno trovato di meglio che liquidare Testimone della speranza, in modo spregiativo, come una “agiografia”).
Attraverso un meticoloso esame di tutti i principali – più o meno noti – documenti e di centinaia di discorsi, dei quali Weigel traccia sempre anche un breve ma accurato e preziosissimo riassunto (che inquadra ogni singola parola in tutto il contesto e il pensiero di Giovanni Paolo II), emerge il filo conduttore del progetto di questo Papa: progetto che parte dagli Anni '30, e non – come talvolta si crede -dal 1978; programma ambizioso di riforma della società attraverso il recupero dell'Uomo e del concetto di persona. Questo, forse, è il principale merito di quest'opera: consentire, appassionando come un romanzo, di intravedere la trama del pensiero di una delle menti più lucide del secolo per cogliere – anche se non se ne sono lette le innumerevoli opere, discorsi, testi filosofici, lettere apostoliche, encicliche, ecc. – i legami profondi tra ogni parola detta e scritta e ogni gesto. E proprio da questa limpida coerenza tra la fede professata e la vita vissuta affiora sempre più viva, anche nel lettore, l'intima convinzione che di fede si può parlare solo se è incarnata, sull'esempio di Giovanni Paolo II, in un tessuto esistenzialmente e operativamente coerente.
Per finire, un auspicio e una sfida: l'auspicio è che si realizzi quello enunciato dall'autore nell'epilogo, ossia che la Chiesa un giorno riconosca questo Papa come Giovanni Paolo Magno, rendendogli quanto dovuto; la sfida al lettore: cominciare a leggere il prologo, e scoprire come sia difficile interrompere questo apparentemente poderoso, ma in realtà scorrevole pur se straordinariamente approfondito (come non ricordare le migliaia di documentatissime note?) volume.
BIBLIOGRAFIA
George Weigel, Testimone della speranza – La vita di Giovanni Paolo II, protagonista del secolo, Mondadori, Milano 1999, pp. 1288.
IL TIMONE – N. 8 – ANNO II – Luglio/Agosto 2000 – pag. 11