Regia: John Ford
Con John Wayne, Maureen O’Hara, Barry Fitzgerald, Ward Bond, Victor McLaglen
USA 1952
Ci sono film difficili da recensire: non perché problematici o particolarmente “concettosi” ma perché sono film perfetti. Quando ci si imbatte in simili esempi verrebbe voglia di non dire nulla, ogni parola potrebbe essere fuori luogo, e di usare solo poche espressioni per consigliarne la visione. L’unica cosa che dispiace è che, per trovare queste perle, si debba andare un po’ indietro nel tempo – ma ci consoliamo subito pensando che certe pellicole non hanno età. “Un uomo tranquillo” rientra certamente in quella cerchia di film che si possono definire perfetti. La storia di un americano che torna in Irlanda, al paese d’origine, è solo il pretesto per mostrare una storia basata sulle contrapposizioni (uomo-donna, tradizione-progresso, cattolici-protestanti…) e su come esse possano essere superate. Il film è, comunque e innanzitutto, un atto d’amore di John Ford per la sua terra d’origine. Il grande regista, infatti, non a caso, ha attorno a sé tutti attori che avessero come lui le medesime origini irlandesi e così, grazie a un grandissimo cast, John Wayne, Maureen O’Hara, Sarry Fitzgerald, Ward Sond, Victor McLaglen, veniamo proiettati in un’atmosfera fuori dal tempo. La serenità, data anche dalle splendide musiche, è uno degli elementi che caratterizza tutto il film. Non è una pellicola dove si vogliano imporre alcune tesi rispetto ad altre. È, invece, una storia che dimostra come il buon senso possa appianare molte divergenze, e se per questo bisogna menar le mani… Epico è l’incontro pugilistico finale: una delle più celebri scazzottate della storia del cinema. Senza tempo!
IL TIMONE – N. 33 – ANNO VI – Maggio 2004 – pag. 63