Venerdì 24 Ottobre 2025

Senza preghiera, la fede è ridotta a sentimento

La predica corta della domenica, a luglio l'omelia di don Roberto De Meo

Senza preghiera, la fede è ridotta a sentimento

XVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO C Il mio vecchio parroco, quando ero bambino, più volte, nelle prediche domenicali,  ci rimarcava questa espressione: la preghiera, figlioli, è la forza dell’uomo ed è la debolezza di Dio!  Col tempo avrei sperimentato che queste parole erano vere per la mia personale esperienza di esse e soprattutto perché Gesù Cristo, nel Santo Vangelo, in qualche modo lo conferma. Il Vangelo di questa domenica non fa altro che suggerirci l’importanza della preghiera nella vita cristiana.

La preghiera è il primo grande mezzo per vivere la memoria di Cristo, cioè il rapporto con Lui presente. Pregare significa riconoscerlo presente, e questo riconoscimento diventa subito “domanda”, perché siamo creature dipendenti, abbiamo bisogno di tutto e perciò davanti a Dio non possiamo che chiedere tutto! Non c’è fede “vissuta” senza preghiera, perché senza di essa la fede è solo intellettualismo astratto, è sentimento vago, è un guardare a vuoto se stessi e i propri pensieri. E’ il pregare che ci mette davanti a Gesù vivo e ce lo fa riconoscere. Come un bambino che  appena si accorge della presenza della mamma accanto a sé “frigna” cioè chiede, mendica, chiama…perché ha bisogno di lei. Non c’è fede vera e reale senza l’esperienza del pregare. Una fede senza preghiera è una fede ridotta a sentimento o a pensiero della mia mente. La preghiera è il frutto immediato della fede e nello stesso tempo la radice che l’alimenta ogni giorno. Qual è la caratteristica più importante di essa? Gesù sembra sottolinearne due: la perseveranza, o fedeltà nel chiedere, e la fiducia. Non dice: pregate quando ve la sentite, quando vi va, quando siete in pace e ben disposti oppure quando ci credete davvero…no! Pregate sempre! E con insistenza, anche quando la risposta sembra non arrivare, anche quando l’amico sembra dormire, anche quando siete nel buio. E’ fondamentale nella vita di preghiera la perseveranza, anche nell’aridità o nel buio. Anzi, l’unico modo per vincere l’aridità in cui ci si trova è proprio continuare a pregare nonostante tutto, anche la noia o l’apparente assalto di mille distrazioni. E infine la fiducia. Fiducia nel Signore che risponde sempre e ci da sempre quello che è il nostro vero bene, quello che ci serve davvero per la nostra salvezza eterna, non quello che pensiamo sia il piccolo bene della nostra misura. Non esiste nessuna preghiera senza risposta. Dio risponde sempre, e quello che ci da, pur non coincidendo a volte con quello che immaginavamo, è sicuramente il bene per noi in quel momento. Pregate allora! Pregate sempre, senza mai stancarvi!

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