In un’intervista senza veli Larry Sanger racconta l’influenza dell’intelligence sull’enciclopedia più cliccata al mondo. Ecco perché si leggono voci come «teoria del complotto Biden-Ucraina», ed ecco perché sulla pandemia Wikipedia si schiera con l’establishment e Fauci «con una certezza maggiore di quella dei diretti interessati».
Wikipedia si autoproclama democratica, neutrale e libera. Potrebbe non essere così? Eppure in molte voci non è raro che affiorino tesi smaccatamente progressiste, se non false tout-court (errori materiali a parte). Circa l’ambito storico, controverso per natura, già Martino Cervo ha fatto notare come alla voce “Stalin” si legge che il dittatore fu un «grande diplomatico, negoziatore rigoroso, logico, tenace, non privo di ragionevolezza». Così, invece, l’enciclopedia online descrive l’alleanza con Hitler: «Di fronte alle tergiversazioni occidentali, Stalin preferì la concretezza tedesca (Patto Ribbentrop-Molotov)». E se su Bettino Craxi «era nota la scarsa propensione a chiedere scusa, per principio», le responsabilità della guerra civile spagnola sono interamente attribuite all’«aggressione delle forze nazionaliste» contro «volontari idealisti di molte nazioni» (più che una voce enciclopedica è un film di Ken Loach).
LA GUERRA DELL’INFORMAZIONE
A gettare nuove e pesanti ombre sulla piattaforma ci ha pensato lunedì scorso Larry Sanger, co-fondatore di Wikipedia (insieme a Jimmy Wales). «Fondamentalmente i “Wikipediani” prendono spunto dalla CNN, dalla MSNBC, dal New York Times e da qualsiasi fonte li faccia sentire a proprio agio, abbandonando la politica di neutralità pensata in origine», ha confidato Larry Sanger in una lunga video-intervista concessa al noto giornalista Glenn Greenwald. «Anzi», ha continuato, «costoro hanno dichiarato ufficialmente “inaffidabili” circa l’80% delle maggiori fonti di area conservatrice. Lo hanno fatto ufficialmente, tanto che a questo punto si può dire che questa è una colonna della loro politica».
Il passaggio più forte della conversazione riguarda la spiegazione intorno al ruolo svolto dall’intelligence americana nell’editing degli articoli di Wikipedia. Così Sanger: «Per gli addetti ai lavori è del tutto evidente come tra il 2005 e il 2015 Wikipedia si sia spostata sotto il cappello dell’establishment. Ciò è avvenuto in concomitanza con la scoperta, resa nota nel 2008, che i computer della CIA e dell’FBI sono stati utilizzati per modificare Wikipedia». «E pensi che abbiano smesso di farlo?». Alla maliziosa domanda dell’intervistatore (quel Glenn Greenwald i cui articoli sui programmi segreti di intelligence pubblicati sul Guardian valsero al giornale inglese il Premio Pulitzer per il “miglior giornalismo di servizio pubblico”), la risposta di Sanger è lapidaria: «No». «Gran parte dell’intelligence e della guerra dell’informazione è condotta online. E dove farla meglio, se non su siti come Wikipedia? Nessuna enciclopedia, per quanto ne so, è diventata così faziosa come quella».
IL MARCHIO FRETTOLOSO DI “COMPLOTTISTA”
Per testare se e quanto sia oggi operativa la “politica di Wikipedia”, nell’intervista non si tralasciano temi caldi e attualità. È indicativo, per esempio, che lo scandalo ogni giorno più esplosivo riguardante il presidente USA e alcuni oligarchi ucraini (l’accusa mossa è che Joe Biden e suo figlio Hunter abbiano ricevuto tangenti per agevolare operazioni legate al commercio di gas) venga da Wikipedia liquidato come “teoria del complotto Biden-Ucraina”. «Ovviamente le persone possono non essere d’accordo con tutte le prove addotte», chiosa Greenwald (che vista l’esperienza sul tema fa fatica a rimanere nella parte del compassato intervistatore), «ma è ovviamente da prevenuti scrivere che sono bugie e che si tratta di una teoria del complotto progettata solo per minare Joe Biden».
Non senza punte di ironia, Sanger ha poi ricordato come poco prima del 2010 Wikipedia abbia adottato «un preciso punto di vista scientista», nel senso che «su qualsiasi tipo di questione controversa in ambito scientifico, dal riscaldamento globale all’uso di certi farmaci, è stato sostenuto e spinto in avanti solo il punto di vista dei poteri forti». Intorno all’immancabile dibattito su pandemia e Covid, poi, a detta di Sanger Wikipedia «si è schierata dalla parte dell’establishment e del dottor Fauci con una certezza finanche maggiore di quella manifestata dai diretti interessati».
IL CIRCOLO VIZIOSO GOOGLE-WIKIPEDIA
Larry Sanger ha infine sottolineato il ruolo svolto da Google nel promuovere alcune controverse posizioni di Wikipedia (congeniali al gigante tech) con il conseguente circolo vizioso che ciò riesce a creare. «So per certo che nel corso degli anni Google ha donato milioni di dollari a Wikipedia», ha incalzato il suo fondatore, «e nella misura in cui i capi di Google, o chi vi investe denaro, vuole che il pubblico creda a certe cose, le posizioni di Wikipedia sui temi caldi tenderanno sempre più ad essere spinte verso l’alto dal motore di ricerca più potente al mondo». Ad ascoltare le confessioni di chi nel 2001 fece nascere la celeberrima enciclopedia online, si ricava l’impressione che sul grande «progetto culturale collettivo» (nient’altro che questo, per Sanger, è diventato Wikipedia) gravino sempre più pesanti ombre orwelliane.
Valerio Pece