A rendere in tutta la sua drammaticità il clima che si respira in queste ore nel Nord dell'Iraq – scrive il vaticanista , esperto di Medio Oriente Giorgio Bernardelli – è una mail inviata l'altra sera da un religioso domenicano di Mosul al suo superiore provinciale: «Vi scrivo in una situazione critica e apocalittica – si legge nel messaggio -. La maggior parte degli abitanti della città ha già abbandonato le proprie case ed è scappata nei villaggi; dorme all'aria aperta senza nulla da mangiare e da bere. Molte migliaia di uomini armati dello Stato islamico dell'Iraq e del Levante hanno attaccato Mosul negli ultimi due giorni. Hanno assassinato adulti e bambini. I corpi sono stati lasciati a centinaia nelle strade e nelle case, senza alcuna pietà. Anche l'esercito e le forze regolari hanno abbandonato la città, insieme al governatore. Dalle moschee si sente il grido: “Allah Akhbar, lunga vita allo Stato islamico”».
Qui, il resto della cronaca dell'orrore.
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