di Alver Metalli
Evo Morales, che peraltro ama i riti alla madre terra, non ritiene che quello religioso che si riferisce al matrimonio meriti di essere menzionato espressamente nel Codice delle Famiglie, e così, nel nuovo diritto familiare appena promulgato non si parla più di “matrimonio religioso”. Dopo il matrimonio civile, l’unico ad avere validità giuridica, chi vorrà potrà celebrare l’unione con un altro rito, secondo gli usi e i costumi dei contraenti. Che – se sono cattolici e lo vorranno – potranno ricorrere al celebrante di loro gradimento.
Nessuna presa di posizione, per il momento, da parte della Conferenza episcopale del paese andino, che ha formato una commissione per analizzare il nuovo Codice familiare.
Il nuovo Codice entrerà in vigore il 6 agosto del 2015.
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