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«Cristo non toglie nulla, dona tutto», dice il nuovo vescovo di Nevers
NEWS 4 Giugno 2024    di Paola Belletti

«Cristo non toglie nulla, dona tutto», dice il nuovo vescovo di Nevers

È il più giovane a ricoprire questo incarico nella chiesa francese, ordinato il 2 giugno a La Charité-sur-Loire: monsignor Grégoire Drouot, nominato vescovo di Nevers da Papa Francesco il 16 marzo, ha parlato alla porzione di popolo che è stata affidata alle sue cure pastorali esprimendo gratitudine, gioia e la consapevolezza dell’altezza del compito a cui è stato chiamato. La gioia stessa, la cui sorgente perenne e inestinguibile è Cristo, è il compito. Nel discorso che ha tenuto per il suo insediamento, come riporta Famille Chrétienne, ha richiamato le parole di Gesù all’Ultima Cena quando, rivolgendosi agli apostoli, dichiara: «Vi ho detto questo affinché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia perfetta». Cristo ce la dona «affinché cresca, noi, fino alla perfezione». Il dono di un nuovo vescovo è al servizio della gioia, serve perché essa si espanda «in noi e tra di noi». 

LA GIOIA COME MISSIONE

Monsignor Drouot si è preparato a questo solenne e festoso appuntamento meditando il significato profondo dell’incarico episcopale, aiutato dalla sollecitudine delle suore benedettine di Autun che gli hanno fatto trovare un biglietto con le parole di Benedetto XVI: «ho scoperto questa bellissima definizione di Papa Benedetto XVI durante un’udienza data a Roma nel 2006. Ecco cosa dice: “Senza dubbio è utile spiegare brevemente cosa significa la parola vescovo. Questa è la forma francese della parola greca episcopus. Questa parola indica qualcuno che ha una visione dall’alto, qualcuno che guarda con il cuore”.»

IL VERO COMPITO DI UN VESCOVO

Ed è di questo sguardo che il nuovo pastore vuole farsi testimone, un modo di guardare che vede lucidamente le vicende umane, i drammi, le ferite e le contraddizioni che sembrano smentire il destino buono della storia, ma che sempre riconosce l’orientamento definitivo, inattaccabile che quella storia ha in forza della salvezza portata da Cristo: «lo sguardo del cuore è in grado di discernere la vittoria del Risorto, anche e soprattutto, dove sembra definitivamente sconfitta.» Non si può sostenere da soli uno sguardo del genere, il giovane vescovo ne è consapevole: «richiede un decentramento. Percepisco questa missione in mezzo a voi, prima di tutto come una partecipazione attiva all’opera di Dio che guarda e salva il mondo per puro amore. È Lui che conduce la storia al suo pieno completamento con il nostro concorso […] attraverso le nostre libertà ferite».

IL SENSO DI OGNI VOCAZIONE

Nel suo discorso monsignor Drouot ringrazia tutti quelli che hanno permesso al seme della fede e della sua specifica vocazione di attecchire e crescere robusto e riconosce lo stile di Dio nella gradualità con la quale esse sono maturate: «Cari amici, una vocazione non cade dal cielo. Si radica in un terreno familiare e umano. Grazie cari genitori per l’apprendimento nella vostra scuola di un amore vero ed esigente. Voglio ringraziare anche tutti gli amici presenti qui. L’amicizia è la culla di ogni vocazione. L’amicizia con il Signore, ovviamente, ma la vera amicizia tra di noi.»  Per questo è certo che ciò che è avvenuto nella sua vita possa risuonare nella vita di tanti giovani.

CRISTO NON TOGLIE NULLA, DONA TUTTO

Non può che incoraggiarli, dunque, affidandoli all’intercessione di un campione di semplicità, fiducia e giovinezza perenne del cuore, santa Bernadette Soubirous, che riposa proprio nel convento di Saint Gildard a Nevers: «Cari giovani, qui presenti, se il desiderio di impegnare tutta la vostra vita al seguito del Signore, come religioso, come suora o sacerdote, sfiora il cuore di alcuni di voi, rallegratevi e chiedete a Bernadette la grazia. Una fiducia molto semplice, una bella ed emozionante avventura ti aspetta. Cristo non toglie nulla, dà tutto. Questa fiducia molto semplice è uno dei tratti della santità di Bernadette, la cui presenza discreta ma quanto stimata rallegra la nostra diocesi. Nel 2025 celebreremo il centenario della sua beatificazione. Formo il desiderio che questa festa ci porti nello slancio del grande Giubileo della Chiesa universale, di essere un instancabile pellegrino di speranza e fiducia. » (Fonte foto: Screenshot, KTO TV)

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