Il pontefice aprirà gli archivi vaticani sull’Olocausto degli ebrei perpetrato dai nazionalsocialisti e dice: «Faranno molta luce». Lo ha detto nel corso di un’intervista al quotidiano catalano La Vanguardia in cui ha parlato anche di Pio XII. «Al povero Pio XII hanno tirato addosso di tutto – ha detto – Ma va ricordato che prima era visto come il grande difensore degli ebrei. Ne nascose molti nei conventi di Roma e di altre città italiane, e anche nella residenza estiva di Castel Gandolfo». Francesco ricorda che «nella sua camera da letto nacquero 42 bambini, figli di ebrei e di altri perseguitati lì rifugiati. Non voglio dire che Pio XII non abbia commesso errori, anch’io ne commetto molti; però bisogna leggere il suo ruolo nel contesto dell’epoca. Era meglio, ad esempio, che non parlasse perché non uccidessero altri ebrei o era meglio che lo facesse? Ho un po’ di "orticaria esistenziale" quando vedo che tutti se la prendono con la Chiesa e Pio XII e si dimenticano delle grandi potenze». Il Papa ricorda che «conoscevano perfettamente la rete ferroviaria attraverso la quale i nazisti portavano gli ebrei nei lager. Avevano le foto. Ma non la bombardarono mai. Perché? Sarebbe interessante parlarne».
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