IV DOMENICA DI PASQUA – ANNO B
Cari fratelli,
in questa Domenica , quarta di Pasqua, cosiddetta del “ Buon Pastore”, nella quale siamo invitati dalla Chiesa a pregare per le vocazioni sacerdotali, è utile lasciarci illuminare dalle parole di San Pietro nella prima lettura, tratta dagli Atti degli Apostoli, nella quale il Principe degli Apostoli traccia una linea di condotta valida per tutti i pastori di ogni grado, che il Signore suscita nella sua Chiesa di tutti i tempi.
Dice infatti san Pietro : “Capi del popolo e anziani, visto che oggi veniamo interrogati sul beneficio recato a un uomo infermo, e cioè per mezzo di chi egli sia stato salvato, sia noto a tutti voi e a tutto il popolo d’Israele: nel nome di Gesù Cristo il Nazareno, che voi avete crocifisso e che Dio ha risuscitato dai morti, costui vi sta innanzi risanato” (At 4, 8-10).
Pietro era stato interrogato riguardo alla guarigione dello storpio alla porta Bella del tempio ed egli, lungi dall’attribuire a se stesso o al suo compagno di apostolato San Giovanni, alcun merito , rimanda tutti e tutto all’unica sorgente: Gesù , il Salvatore.
La linea di condotta per i pastori è pertanto questa: non attribuire a sé il bene che si fa attraverso il proprio ministero, ma a Gesù Cristo, Alfa e Omega unico e necessario salvatore del mondo. Nella Chiesa c’è sì posto per la persona, ma non per i personalismi. Gesù ha stigmatizzato una volta il darsi gloria l’un l’altro dei farisei (cfr Gv 5,44) e non vuole questo certamente nella sua chiesa e soprattutto per i suoi sacerdoti.
In conclusione , possono aiutarci a capire il senso di queste brevi sottolineature omiletiche, le parole di un celebre discorso tenuto da San Paolo VI , inaugurando la seconda sessione del Concilio Vaticano II , nel quale egli rifletteva sul suo ministero petrino di supremo pastore ma che ben si adattano ad ogni ministero ordinato nella Chiesa: “Noi sembriamo quasi rappresentare la parte del nostro Predecessore Onorio III che adora Cristo, come è raffigurato con splendido mosaico nell’abside della Basilica di San Paolo fuori le Mura. Quel Pontefice, di proporzioni minuscole e con il corpo quasi annichilito prostrato a terra, bacia i piedi di Cristo, che, dominando con la mole gigantesca, ammantato di maestà come un regale maestro, presiede e benedice la moltitudine radunata nella Basilica, che è la Chiesa” ( 29 .09.1963).
Voglia il Signore concedere alla sua Chiesa pastori così!
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