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«Noi amiamo Yasua!». Resistono all’apostasia e l’ISIS li decapita. Non avevano nemmeno 15 anni
NEWS 12 Dicembre 2014    

«Noi amiamo Yasua!». Resistono all’apostasia e l’ISIS li decapita. Non avevano nemmeno 15 anni

Chris Mitchell, responsabile dell’ufficio per il Mediorente dell’emittente televisiva cristiana protestante statunitense Christian Broadcasting Network, ha intervistato il pastore Andrew White, che guida la piccola comunità anglicana della chiesa di San Giorgio a Baghdad, in Irak. In lacrime, il pastore White racconta un episodio raccapricciante avvenuto nel nord del Paese mediorientale, con tutta probabilità nella martoriata regione di Mosul, allorché cadde nella mani dell’ISIS. Catturati quattro giovani cristiani, tutti di età inferiore ai 15 anni, i miliziani islamisti cercarono di costringere i ragazzi a pronunciare la chahada, ovvero la professione pubblica della fede musulmana, facendone così degli apostati. Ma i ragazzi hanno risposto agli aggressori senza indugi: «No, noi amiamo Yasua», Gesù. «Noi abbiamo sempre amato Yasua. Noi abbiamo sempre seguito Yasua. Yasua è sempre stato con noi». Irritati, adiranti, gli uomini dell’ISIS hanno ripetuto più volte il comando: «Pronunciate la formula!». Ma i piccoli imperterriti: «No, non possiamo farlo». E così gl’islamisti, senza battere ciglio, li hanno decapitati tutti e quattro. «I miei ragazzi…», ripete commosso il pastore anglicano…