I DOMENICA DI AVVENTO
Il tempo di Avvento, che apre il nuovo Anno Liturgico, ci introduce in un clima di Gioiosa attesa, in quanto predispone il nostro cuore alla festa del Natale, venuta del Signore, del figlio di Dio che viene, che è venuto e che verrà! Le letture di questa domenica, con il grido che il profeta Isaia rivolge a Dio, ci pongono dinanzi alla necessità di non permettere a niente e nessuno di indurire il nostro cuore dietro a ciò che il mondo, ingannandoci, ci presenta come buono e allettante, ma in realtà vuoto e lontano dall’amore infinito che il Signore nutre per ciascuno di noi.
È questo che ci rende nuove creature, soltanto attraverso questo amore e quindi all’accoglienza del Signore Gesù nel nostro cuore, il nostro agire si rinnova e si rivolge al vero bene che non può avere compimento nel tempo e nello spazio di questa vita, ma solo nella eternità! Ecco che allora l’ingresso liturgico nel tempo di Avvento ci richiama a essere pronti, a vegliare in ogni singolo istante della nostra vita: “alla sera, a mezzanotte, al canto del gallo o al mattino” perché non conosciamo quando il Signore tornerà! Ossia il momento in cui ci presenteremo dinanzi a Lui. Nell’istante infatti in cui la nostra vita terrena verrà meno, ci attende l’incontro con Cristo misericordioso ma, non dobbiamo dimenticarlo, anche giusto giudice.
Spesso rischiamo di cadere nella tentazione di pensare che la misericordia di Dio sia una sorta di giustificazione, per cui ogni nostro atto verrà perdonato solo ed esclusivamente per la bontà di Dio e senza dunque un atto di sincero pentimento da parte nostra. La Misericordia non sarebbe vera senza la giustizia, possiamo dire siano due aspetti della stessa realtà! Essa è quell’azione attraverso cui il Signore ci mette in giusto rapporto con lui, in un rapporto di amore in cui la nostra volontà coincide con la sua.
È impossibile dunque escludere dall’azione di Misericordia di Dio il condurre verso la giustizia, verso ciò che è buono, giusto e santo. Non sarebbe misericordioso un Dio che non toglie il male dal cuore dei suoi figli, che trattasse in egual maniera chi è giusto e chi è ingiusto e quindi il bene come il male. Giorno radioso e splendido dunque per coloro che sono stati veramente cristiani, che hanno vissuto la loro vita secondo la legge di Dio, cioè che quaggiù sì sono orientati alla vita eterna, a quei beni che non passano e che costituiscono l’oggetto della Speranza cristiana.
Affidiamoci quindi alla materna intercessione della Beata Vergine Maria affinché in questa prima domenica di Avvento sia Ella, Madre premurosa, a preparare il nostro cuore alla venuta del Salvatore, accostiamoci a quegli strumenti di misericordia, che sono i sacramenti, per iniziare in questo Anno Liturgico una nuova vita in Cristo.
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