di Marco Tosatti
Il cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per l’unità dei cristiani e della Commissione per i rapporti con l’ebraismo ha severamente criticato la posizione espressa dal cardinale tedesco Reinhard Marx e da altri esponenti tedeschi tesa a far sì che la Chiesa si adegui alle “realtà della vita” in particolare liberalizzando il suo atteggiamento sull‘eucarestia ai divorziati risposati.
“Pensiamo ai Cristiani Tedeschi al tempo del Nazionalsocialismo, quando vicino alla Sacra Scritture elevarono la Nazione e la razza come fonti di rivelazione…Dobbiamo differenziarci molto attentamente qui e ascoltare con sensibilità i segni dei tempi, e lo spirito che si rivela in questi segni: quali sono i segni del Vangelo, e quali no”.
Koch ha aggiunto: “Vedere come e in che modo la gente vive oggi la fede è naturalmente utile e importante, per riconoscere le sfide dei doveri pastorali della Chiesa. Comunque questo (le “realtà della vita”) non possono essere una terza realtà della rivelazione vicino alla Sacra Scrittura e al Magistero”.
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