Mentre oggi il mondo femminile sembra affannarsi solo alla ricerca dell’autodeterminazione perduta, c’è un movimento silenzioso – ma numeroso – di donne che consacra la propria vita a Dio e ne è pienamente felice. «In Polonia ci sono quasi quattrocento Vergini consacrate… Questo è un potente esercito di donne che sono devote a Dio e sono testimoni contemporanei della fede in questo mondo», a raccontarlo in un’intervista con Maria Osińska è padre Wiesław Kulisz SJ, direttore del Dipartimento per gli Istituti della vita consacrata e le società di vita apostolica della Curia metropolitana di Varsavia e lui stesso attivo nella formazione delle vergini consacrate.
Chi sono queste donne? Nella Chiesa cattolica l’ordine delle Vergini è una forma di vita consacrata caratterizzata dalla consacrazione con rito solenne da parte del Vescovo del proposito di verginità e dalla dedicazione alla Chiesa. Le consacrate vivono secondo il dono particolare ricevuto dal Signore, verificato e autenticato dal Vescovo, alcune mantenendo la propria attività lavorativa, altre scegliendo un impegno totale nella pastorale, nelle attività caritative, nell’impegno missionario o nella vita di contemplazione e preghiera.
Abitano nella propria famiglia di origine, scelgono di vivere singolarmente, si riuniscono a due o tre oppure vivono in comunità più strutturate di vita attiva o contemplativa. I segni dell’ordinazione sono: un velo, una fede nuziale e un breviario, «la vita di ogni donna è diversa», prosegue padre Kulisz nell’intervista, «ognuna di loro ha la sua professione, il suo lavoro, le sue attività e la sua vita nel mondo moderno, è immersa negli eventi mondiali nella sua vita quotidiana». Ma in una misura conosciuta solo dalla sapienza di Dio, attraverso il loro matrimonio con Gesù Cristo, originano una «certa trasformazione e consacrazione del mondo».
Nell’arcidiocesi di Varsavia le candidate seguono una formazione di base per tre anni, tra cui un incontro di formazione ogni secondo sabato al mese nella Chiesa di Nostra Signora della Grazia nel centro storico di Varsavia. La formazione prevede anche due fine settimana di tre giorni in autunno e primavera. La consacrazione avviene nella chiesa cattedrale in presenza del vescovo locale. Già nel 2018, peraltro a livello globale, si parlava di «fenomeno in crescita». Papa Francesco aveva approvato nel giugno di quell’anno una Istruzione della Congregazione vaticana per i religiosi, Ecclesiae Sponsae Imago, che aveva registrato «una vera e propria rifioritura» delle vergini consacrate. Il prefetto del Dicastero vaticano, il cardinale Joao Braz de Aviz aveva riferito: «Nel 2016, durante l’Anno della Vita Consacrata una statistica approssimata per difetto stimava la presenza di oltre cinquemila vergini consacrate nel mondo, in continua crescita».
«Mentre il numero di sacerdoti e religiosi diminuisce», racconta ancora padre Wiesław Kulisz SJ nell’intervista, «il numero di vergini consacrate aumenta. È un risveglio. Dio dà sempre le vocazioni in risposta al bisogno del momento. Ovviamente, questa forma di vita consacrata è urgentemente necessaria dalla Chiesa oggi». Queste donne scelgono di dedicarsi completamente a Dio in risposta alla Sua chiamata: «È una donna che sente nel suo cuore una vocazione, che è un dono di Dio. Dio viene sempre al primo posto, è Dio che chiama, e l’uomo risponde a questa chiamata dedicando tutta la sua vita a Dio. Vuole servirlo in modo vergine. Come dice san Paolo: una donna sposata vuole compiacere suo marito e si occupa degli affari del mondo, mentre una vergine vuole solo compiacere Gesù stesso. In modo straordinario diventa la sposa di Cristo».
Le Vergini consacrate sono «prima di tutto testimoni di Cristo sulla terra», ma «annunciano il mondo che verrà unendo la loro vita qui sulla terra con Gesù». In un mondo in preda al raggiungimento di obiettivi terreni, queste donne prefigurano la vera vita che attende tutti noi, quella eterna, sussurrando al cuore di ogni donna chi sia l’unico Sposo a saper riempire quella voragine d’affetto insaziabile.
(Fonte foto: Screenshot, Home Base, YouTube)
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