«Immaginate una terra dove vita, famiglia, fede e cultura siano promosse dal governo. Dove le famiglie numerose non siano trattate come una piaga del pianeta, ma come il “futuro dell’umanità”». Così scrive John Henry-Weston su LifeSiteNews, il principale portale pro life al mondo, di cui è cofondatore, parlando del Forum internazionale che si tenuto mercoledì e giovedì scorso a Mosca; per la precisione al Cremlino. Tema, appunto, “La famiglia numerosa futuro dell’umanità”. A organizzarlo sono state due fondazioni ortodosse e il governo russo ha dato il suo patrocinio.
Circa 1000 i delegati da vari Paesi del mondo, esponenti di primo piano del mondo pro-vita. Tra le autorità russe presenti, il ministro della cultura, il vice presidente della Duma e il presidente della commissione parlamentare per la scienza, l’educazione e la cultura. Tra quelle religiose, il patriarca di Mosca Kirill, mentre è intervenuto in video-conferenza l'arcivescovo Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia.
In apertura dei lavori è stato letto un saluto di Vladimir Putin che ha ribadito come, mentre «la crisi della famiglia imperversa in molti paesi, la Russia vuole proteggere la famiglia e i diritti dei bambini… affinché la famiglia numerosa diventi la norma».
Presente anche Gergely Prohle, sottosegretario di Stato ungherese per gli affari internazionali e dell'Unione Europea, che, dopo aver ricordato come l'Ungheria sia stata tra i paesi maggiormente colpiti dall'inverno demografico, ha esposto alcune delle soluzioni che il Governo ungherese ha deciso di adottare (ad esempio: protezione della famiglia e della vita, a partire dal suo concepimento, a livello costituzionale).
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