Non meriterebbe un rigo se non fosse che è finita su MicroMega (il periodico radical-chic della Sinistra intellettualoide e illuministicamente arrabbiata), immancabilmente poi ripresa da l'Espresso (il settimanale della Sinistra illuminata che deve a tutti i costi darsi un tono). Si chiama Valentina Nappi, fa la pornostar (lei comunque usa un’altra job description, ma qui non la possiamo scrivere) e da qualche tempo la portano in giro per talk-show e kermesse perché, oltre che arredare, parla. Sì, c'è da non crederci, ma oltre a tutto parla. Certo, non è forbitissima, le inflessioni dialettali si vedono a occhio nudo come le smagliature, pure l’eloquio è quello che è, ma Valentina Nappi parla. E persino discetta persino; anzi , insegna. Cosa? Filosofia, che diamine. Come bene dice lei , si tratta per l'appunto di “pornosofia”. Sì, perché, come diceva lo scrittore cattolico francese Paul Bourget, «se non vivi come pensi, finirai col pensare come vivi».
Dunque la pornostar Nappi questo fa, pornofilosofeggia. Per questo piace (cioè piace anche per questo). Perché predica. Cosa? Molte cose, ovviamente. Il caposaldo del suo sistema epistemologico è la banalizzazione del sesso: buttato sul ridere, consunto, usurato. Da lì discende il resto, per esempio l’apologia dell’aborto. Non è una novità? Vero. Ma Paul Bourget aveva ragiona da vendere, e così anche la ponorstar mostra di pensare la vita esattamente come la vive. Su MicroMega e l’Espresso ci è finita per questo. E anche alla Festa de l'Unità di Napoli.
Ed ecco quindi che, invece che dal pulpito, i sermoni la gente dovrebbe ridursi ad ascoltarli da tipi come lei. Lei che in un video famoso (no, non linkiamo giusto per un minimo di decenza) dice cose così: «In un mondo che si fa sempre più competitivo, ogni nuovo bambino che nasce merita genitori culturalmente, socialmente ed economicamente all’altezza del loro compito. Se sei “alla buona”, ignorante, non hai doti particolari e non sei più bravo della media in ciò di cui ti occupi, PENSACI: meglio che tu ti faccia STERILIZZARE. E, come ultima possibile linea d’azione, meglio l’aborto». Oppure che in un altro spot (sempre famoso in rete ) chiede con veemenza che gli obiettori di coscienza che quotidianamente salvano vite umane innocenti dallo scempio dell’aborto vengano quanto prima espulsi dagli ospedali pubblici perché “servi del Vaticano”. Valentina è insomma una che ama pornacchiare in pace e filosofare di conseguenza. Come un mucchio di gente oggi. Sì, non meriterebbe un rigo, Valentina Nappi, se non fosse che è finita su MicroMega, immancabilmente poi ripresa da l’Espresso, armi di istruzione di massa…
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