Chiunque sia interessato alla vita del nuovo Pontefice arriverà facilmente a imbattersi nei luoghi agostiniani. Uno di questi è la basilica di Sant’Agostino in Anco Marzio, nei pressi di Piazza Navona a Roma - chiesa madre degli Agostiniani dal XIII secolo per decisione di papa Alessandro IV. In questo luogo prescelto sono conservate le spoglie venerabili della Santa che papa Leone XIV - che porta un suo reliquiario nella croce pettorale - considera sua madre spirituale.
Santa Monica, modello di madre perseverante nella fede e fiduciosa in Dio padre prima che nelle proprie forze umane, è diventata soprattutto per l’Ordine degli Agostiniani rifugio in cui sperimentare un sincero e profondo amore materno. Il rettore della Basilica, don Pasquale Cormio ha avuto l’onore di partecipare alla visita privata che papa Leone XIV nel quinto giorno di pontificato ha fatto presso la Curia generalizia dell’Ordine in via Paolo VI per celebrare l’Eucarestia con i confratelli e partecipare al pranzo comunitario.
Padre Cormio ha anche ricevuto ACI Prensa e parlando della Santa l’ha descritta come «una donna molto determinata, molto forte, che sentiva il dovere di guidare suo figlio alla fede». Per Agostino, come ha sottolineato il sacerdote, il ruolo di Monica è stato fondamentale nella sua vita, anche se lui stesso riconosce che i doni di sua madre non erano suoi, ma «doni di Dio dati a questa donna per il bene di tutta la sua famiglia».
Se è vero che i Santi intercedono per la vocazione degli uomini, è altrettanto vero che ognuno di noi nasce e cresce in una famiglia terrena, che può essere in tanti modi sorgente di trasmissione della fede. Nel caso di papa Leone XIV è facile ricondurre l’origine della sua vocazione alla famiglia. Come ricorda il rettore della basilica di Sant’Agostino ad ACI Prensa, «padre Robert ha sempre apprezzato profondamente la formazione cristiana ricevuta in seno alla sua famiglia, ringraziando sia la madre che il padre, poiché entrambi erano attivamente coinvolti nella catechesi parrocchiale».
Di origine spagnola, Mildred Agnes Martínez - affettuosamente chiamata “Millie” - nacque il 30 dicembre 1911 a Chicago. Di grande innovazione per l’epoca, Millie entrò all’università all’età di 34 anni. Si laureò in biblioteconomia e conseguì anche un master in educazione. La vocazione era poi un aspetto che Millie ben conosceva dalla sua famiglia d’origine, due sue sorelle infatti divennero suore. Lavorò in diverse biblioteche di Chicago, la città che i suoi genitori, originari di St. Dominic e New Orleans, scelsero per crescere la famiglia. Donna di profonda fede e cultura, cantava nel coro ed era molto attiva nella parrocchia di St. Mary of the Assumption a Dolton, Illinois.
Insieme al marito, Louis Marius Prevost, catechista nella stessa parrocchia e veterano della Seconda guerra mondiale, insegnò ai tre figli i valori cristiani. Piccola curiosità: si dice che la cucina della madre fosse così buona che i sacerdoti facevano a gara per essere invitati a casa loro. Robert è quindi cresciuto tra Messa quotidiana e tonache familiari. Da bambino, come raccontano i fratelli dell’attuale papa Leone XIV, il piccolo Robert giocava a fare il prete in casa e questa vocazione si radicò così saldamente che entrò direttamente in seminario all’età di 14 anni senza studiare prima all’Istituto agostiniano Mendel, dove avevano già studiato i fratelli e lavorava la madre - e dove poi avrebbe insegnato part-time matematica e fisica lo stesso Robert.
«Era praticamente una santa, una di quelle persone che quando la incontri percepisci la presenza di Dio», ha raccontato a proposito di Mildred Prevost al New York Timesil vescovo Daniel Turley. Parlando di papa Leone XIV ha poi aggiunto: «Quando è entrato nel seminario agostiniano, lo ha fatto con l’incoraggiamento della madre». Anche secondo don Pasquale, la madre ha chiaramente influenzato la sua «giovane vocazione». Mildred è morta nel 1990, dopo una battaglia contro il cancro, quando il Santo Padre aveva 35 anni. Alejandro Moral, priore generale degli Agostiniani e amico intimo del Pontefice, ha affermato che si trattò di «un momento difficile che lo aiutò a rimettersi in cammino e a rivedere le persone, a comportarsi normalmente e a volere il bene della gente».
Oltre che su santa Monica e Mildred, «padre Prevost», come lo chiamavano i confratelli agostiniani, ha sempre potuto contare sull’aiuto materno della Vergine Maria, cosa che «ha dimostrato nelle sue prime parole quando si è presentato ai fedeli e anche nella sua prima uscita pubblica, visitando il nostro Santuario agostiniano della Madonna del Buon Consiglio a Genazzano», ha sottolineato padre Pasquale. (Foto: Screenshot Preghiamo insieme, YouTube/Imagoeconomica, Facebook Pagina “Diocese of Scranton Office for Parish Life)
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