Leone XIV: fede e ragione
Ponti di pace dal Vaticano. Gli incontri a margine dell'insediamento di Leone XIV
Papa Leone XIV ha inaugurato il pontificato con un forte messaggio di pace, proponendo Roma come sede per negoziati tra Russia e Ucraina. L’evento ha coinvolto anche leader mondiali in colloqui diplomatici
19 Maggio 2025 - 00:05
In una Piazza San Pietro gremita da oltre 200mila fedeli e sotto lo sguardo di capi di Stato e leader internazionali, Papa Leone XIV ha ufficialmente iniziato il suo ministero petrino. Un evento solenne, ma anche politico, che ha confermato il Vaticano come crocevia diplomatico globale e potenziale mediatore in molteplici scenari di crisi.
La cerimonia d’intronizzazione ha visto la partecipazione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, del vicepresidente americano J.D. Vance, del presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, del presidente Sergio Mattarella e della premier Giorgia Meloni. Ma è il contesto geopolitico a dare forza alla giornata: la presenza congiunta di rappresentanti di Stati Uniti, Unione Europea e Ucraina ha trasformato San Pietro in un’arena diplomatica ad alta densità simbolica.
L’attenzione si è concentrata sull’apertura del Vaticano a ospitare colloqui di pace tra Russia e Ucraina. Zelensky ha ringraziato pubblicamente Leone XIV per aver proposto Roma come sede negoziale, definendo il Pontefice “simbolo globale di speranza” e ribadendo la disponibilità ucraina a un dialogo diretto. Il presidente ha anche invitato ufficialmente il Papa a visitare Kiev. L’incontro privato tra i due, seguito da uno scambio di doni, è durato circa mezz’ora.
Parallelamente, Vance e il segretario di Stato Usa Marco Rubio hanno incontrato Zelensky e le istituzioni italiane, ponendo le basi per un nuovo coordinamento transatlantico. Nel pomeriggio, a Palazzo Chigi, si è svolto un trilaterale tra Vance, von der Leyen e Meloni, che ha definito l'incontro “un nuovo inizio” per il dialogo euroamericano. Meloni ha anche incontrato il presidente israeliano Isaac Herzog, ribadendo il sostegno italiano e la necessità di un cessate il fuoco a Gaza. Tema centrale del trilaterale a Palazzo Chigi: rilanciare il dialogo strategico tra UE e USA, con l’Italia come ponte diplomatico tra le due sponde dell’Atlantico. JD Vance ha elogiato Meloni definendola “una buona amica” e ha sottolineato l’importanza della collaborazione transatlantica, pur riconoscendo alcune divergenze. Von der Leyen ha ribadito: “Ciò che ci unisce è il desiderio di una pace giusta e duratura”.
L’intensità diplomatica della giornata ha confermato il ruolo del Vaticano come “potere frenante” in una fase di forte instabilità globale. Leone XIV ha già chiarito la direzione del suo pontificato: mediazione, costruzione di ponti e rinnovato slancio nella dottrina sociale della Chiesa. In un discorso alla Fondazione Centesimus Annus, il Papa ha denunciato la “policrisi” attuale – guerre, disuguaglianze, clima, tecnologia e diritti – e invitato la Chiesa a diventare chiave di lettura e azione etica nel mondo contemporaneo.
Il nuovo Papa raccoglie così l’eredità diplomatica di Francesco, a partire dalla guerra in Ucraina e fino a Gaza, con la chiara ambizione di consolidare la Santa Sede come centro morale e operativo della pace globale. L’insediamento di Leone XIV è stato molto più di un evento liturgico: è stato il primo atto di una nuova stagione vaticana nel cuore delle relazioni internazionali. Foto Ansa










Facebook
Twitter
Instagram
Youtube
Telegram