Sabato 01 Novembre 2025

Leone XIV ai nunzi: «Ciò che conta è dare Cristo»

Il Papa ha ribadito ai Nunzi l'insostituibile valore del loro servizio, esortandoli a "dare Cristo" attraverso la carità e la testimonianza

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In un incontro con i Rappresentanti Pontifici presso gli Stati e le Organizzazioni internazionali in tutto il mondo, incontrati questa mattina in Sala Clementina, il Santo Padre ha voluto innanzitutto sottolineare l'insostituibile valore del loro servizio, definendolo un ministero essenziale per la vita della Chiesa. "Tante cose non potrebbero darsi nella Chiesa se non fosse per il sacrificio, il lavoro e tutto quello che fate," ha affermato il Pontefice, riconoscendo il loro ruolo cruciale, in particolare nella selezione dei candidati all'episcopato. Un'affermazione sentita e profonda, che precede l'articolazione del concetto centrale del discorso: "dare Cristo".

Dare Cristo: Amore, Testimonianza e Speranza

Il cuore del messaggio papale ai Nunzi si è concentrato sull'importanza di "dare Cristo" nel loro ministero quotidiano. Questo non si traduce solo in un'azione evangelizzatrice, ma in un impegno tangibile di carità e testimonianza. "Dare Cristo significa dare amore, dare testimonianza di quella carità che è pronta a tutto," ha spiegato il Papa, sollecitando i suoi rappresentanti a far sì che in ogni Paese la Chiesa sia riconosciuta come "sempre pronta a tutto per amore, che è sempre dalla parte degli ultimi, dei poveri, e che sempre difenderà il sacrosanto diritto a credere in Dio."

Il "dare Cristo" assume anche una dimensione esistenziale profonda: far comprendere che la vita non è "in balia dei poteri di questo mondo," ma è permeata da un misterioso significato. L'amore è l'unica risposta "degna di fede, di fronte al dolore degli innocenti, dei crocifissi di oggi," ha ribadito il Pontefice, con un pensiero speciale per i popoli vittime di guerre, violenze, ingiustizie, o anche di quel "falso benessere che illude e delude." In tal senso, i Nunzi sono chiamati ad essere uomini capaci di costruire relazioni, di guardare negli occhi le persone, proprio come fece Pietro con lo storpio nel racconto degli Atti degli Apostoli, per offrire non oro o argento, ma ciò che conta davvero: la speranza in Cristo.

"Sub Umbra Petri": Un Servizio di Comunione e Fedeltà

Il Santo Padre ha voluto poi rafforzare il legame indissolubile dei Nunzi con la Sede Apostolica, evidenziando come il loro servizio sia "sub umbra Petri". Questo concetto, inciso anche sull'anello che ricevono in dono, simboleggia un vincolo di fedeltà, obbedienza e comunione effettiva con il successore di Pietro. È proprio in questa unione che il loro ministero può essere "efficace per l'edificazione della Chiesa, in comunione con i Vescovi locali." Il Papa ha esortato i suoi rappresentanti a sentirsi "legati a Pietro, custoditi da Pietro, inviati da Pietro," invitandoli a essere sempre "lo sguardo di Pietro!", costruttori di ponti e relazioni anche nelle situazioni più complesse.

Testimoni Coraggiosi e Modello di Diplomazia Universale

Il Pontefice ha ricordato ai Nunzi la loro unicità nel panorama diplomatico mondiale: non esiste un Corpo diplomatico così universale e al tempo stesso così unito come quello della Santa Sede. Questa unità non è solo funzionale o ideale, ma "siamo uniti in Cristo e siamo uniti nella Chiesa." La diplomazia vaticana, nel suo stesso personale, rappresenta un modello significativo del messaggio che propone: quello della fraternità umana e della pace tra i popoli.

Infine, il Santo Padre ha esortato i Nunzi a essere "missionari, inviati dal Papa per essere strumenti di comunione, di unità, al servizio della dignità della persona umana." La loro competenza, ha sottolineato, deve essere sempre "illuminata dalla ferma decisione per la santità," richiamando l'esempio di figure come San Giovanni XXIII e San Paolo VI, che hanno servito nella diplomazia vaticana. La Porta Santa, attraversata insieme, è un monito a essere "coraggiosi testimoni di Cristo che è sempre la nostra speranza," rafforzando la consapevolezza che il ruolo di Pietro è proprio quello di confermare nella fede.

Il discorso del Papa è stato un forte richiamo alla missione profonda e alla responsabilità unica che i Nunzi Apostolici ricoprono, non solo come rappresentanti diplomatici, ma come incarnazione viva del messaggio di Cristo nel mondo. (Foto Imagoeconomica)

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