Il valore sacro del matrimonio non è al sicuro neanche nella piccola isola di São Tomé e Príncipe, il secondo stato più piccolo e meno popoloso di tutta l'Africa. Ad attaccarlo, in questo caso, è l'infedeltà dei mariti. “Il matrimonio non è un gioco. È una missione sacra. Le nostre famiglie sono ferite, distrutte , ingannate e lasciate alla deriva perché molti hanno già dimenticato il valore della parola data all'altare”. È questo l'ammonimento del vescovo dell'isola africana, João de Ceita Nazaré, nella sua omelia del 31 agosto alla parrocchia della Santissima Trinità. “La crisi della famiglia è oggi una delle grandi sfide spirituali e sociali della comunità saotomense, e i tradimenti dei mariti hanno lasciato cicatrici profonde sulle donne, i bambini e la stessa struttura sociale” ha detto Nazaré ricordando che “la fedeltà nel matrimonio non è solo una virtù cristiana ma una condizione essenziale per la stabilità della società”.
Il vescovo 51enne, nominato da Papa Francesco il 9 gennaio 2024, ha spiegato che l'infedeltà maritale è “una ferita sociale silenziosa che disintegra lentamente la famiglia e il tessuto spirituale” di São Tomé e Príncipe: “Abbiamo famiglie costruite sulle menzogne. Il marito ha due donne e nessuna di loro sa di essere tradita. O lo sa ma lo sopporta perché ha paura di stare da sola. E i bambini? Crescono nella confusione. Crescono senza un esempio. Come possiamo volere una gioventù forte se il modello che gli diamo è uno di menzogne, abbandono e ferite?”. Ha poi invitato gli uomini a prendersi le proprie responsabilità, perché “essere un vero uomo non è collezionare relazioni ma tenere il cuore in un solo posto: con tua moglie e i tuoi figli”, e le donne a seguire l'unico vero modello di umiltà, servizio e dedizione: “Maria non è scomparsa. È corsa a servire. Ha portato il Figlio di Dio nel suo grembo, ma non si è mai esaltata. Sono così anche le nostre madri. Quando sono fedeli, reggono il mondo. Ma oggi molte sono state tradite, ferite e dimenticate. Dobbiamo riconoscere ancora una volta il valore delle donne, delle mogli, delle madri. Non sono rimpiazzabili”.
La crisi della famiglia a São Tomé non sarà uguale a quella occidentale ma la causa è la stessa, cioè il matrimonio vissuto non come un sacramento ma, appunto, come un gioco che si può abbandonare o trascurare quando sopraggiungono altri desideri. Anche il risultato è lo stesso: sofferenza, risentimento, bugie e figli senza punti di riferimento. “Se vogliamo cambiare questo paese, dobbiamo iniziare a casa. Iniziate dall'essere fedeli, veritieri e onesti. La Chiesa può fare mille sermoni, ma se le coppie non sono fedeli, i bambini continueranno a crescere feriti. Non lasciamo che il tradimento, le menzogne e l'egoismo distruggano ciò che Dio ha unito nell'amore” è l'invito finale del vescovo Nazaré. Senza famiglia una società non ha futuro, né a São Tomé e Príncipe, né in Italia, né in tutto il resto del mondo. (Foto: Screenshot RSTP, YouTube)
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