Martedì 04 Novembre 2025

Strage silenziosa in Nigeria: gli USA pronti a colpire per difendere i cristiani perseguitati

Il Congresso e la Commissione statunitense per la libertà religiosa chiedono di inserire la Nigeria tra i Paesi di particolare preoccupazione per le violenze contro i cristiani

senatore-ted-cruz
La strage continua di cristiani in Nigeria non ha meritato, finora, nessuna manifestazione o sciopero generale; nessuna flotta (o suoi diminutivi) si è diretta alla volta del golfo di Guinea per portare sollievo a una popolazione sistematicamente colpita da violenze, stragi, decapitazioni, incendi, distruzione di interi villaggi e chiese, compiuti da altri nigeriani, in una tragica autofagia del più grande paese del continente africano. Il genocidio silenzioso o al rallentatore, così viene spesso definito il massacro di migliaia di persone di tutte le età ma di una sola fede. Più di 52000 i cristiani uccisi per mano di miliziani islamici dal 2009, secondo l'Ong nigeriana Intersociety, più della metà (30mila) concentrate negli 8 anni della presidenza Buhari. Dagli USA si sta alzando però la voce di un senatore in particolare, Ted Cruz, repubblicano del Texas, che con altri membri del Congresso e la USCIRF, la commissione Usa per la libertà religiosa internazionale, spinge per inserire di nuovo la Nigeria nella lista dei paesi di particolare preoccupazione (CPC, Country of paritcular concern) per la evidente e sistematica, sebbene spesso colpevolmente taciuta, persecuzione religiosa che si consuma in tutto il paese, soprattutto nel nord e nella cintura di mezzo. Come riporta ACIAfrica,«Cruz (...) ha introdotto a settembre una legislazione che richiederebbe all’amministrazione Trump di adottare la designazione CPC oltre a imporre sanzioni mirate contro i funzionari governativi nigeriani che facilitano o consentono attacchi jihadisti contro cristiani e altre minoranze religiose.» Il senatore ha anche annunciato un disegno di legge, il Nigeria Religious Freedom Accountability Act, che permetterà di agire direttamente contro quei funzionari nigeriani che favoriscono le azioni terroristiche, e lo farà utilizzando «"strumenti nuovi ed esistenti per fare esattamente questo”, ha detto Cruz, aggiungendo: “Esorto i miei colleghi a portare avanti rapidamente questa legislazione critica”.» In forza dell'International Religious Act del 1998 il presidente degli Stati Uniti è tenuto a designare come CPC i paesi che praticano o tollerano «violazioni particolarmente gravi della libertà religiosa».  Senatori repubblicani di Carolina del Nord, Nebraska, Missouri, e Oklahoma hanno sostenuto la ridenominazione della Nigeria come CPC, i tempi di approvazione restano però condizionati dall'impasse finanziario dovuto  dallo shutdown governativo ma «si prevede che il Dipartimento di Stato romperà la sua moratoria di due anni sulle designazioni del PCC entro la fine dell’anno, probabilmente a dicembre» . Se dunque le istituzioni nigeriane che dovrebbero garantire protezione a tutti i cittadini continuano a risultare inefficienti o colpevolmente inerti, saranno forze esterne, internazionali a dover intervenire a tutela di un popolo così duramente colpito per motivi religiosi ed esposto a violenza continua da decenni. Strano - si fa per dire - che per loro non si sollevi in tutto il mondo un'ondata di sdegno e solidarietà. (Foto: ritratto ufficale Ted Cruz, elaborazione ChatGPT)     ABBONATI ORA ALLA RIVISTA!    

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