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Duplice omicidio
Uccisa a 18 anni perché si rifiutava di abortire
Il femminicidio di cui non sentirete parlare è avvenuto in Florida. E il killer ora rischia la pena di morte
03 Novembre 2025 - 12:30
(Imagoeconomica)
Una foto con due test di gravidanza positivi è stata fatale per la diciottenne Kaylin Fiengo, uccisa l’11 novembre 2022 dal ragazzo Donovan Faison perché aveva rifiutato di abortire il loro bambino. Siamo in Florida, Donovan Faison, 23 anni, è stato condannato da una giuria con l’accusa di omicidio di primo grado, l’uccisione di un bambino non ancora nato e furto con scasso. Potrebbe anche andare incontro alla pena di morte. Gli investigatori hanno rinvenuto un involucro di proiettile e un’immagine ecografica vicino al corpo della vittima.
Stando al comunicato stampa, durante il processo i pubblici ministeri Stewart Stone, Domenick Leo e Anna Valentini hanno mostrato alla giuria i messaggi di testo e altre informazioni digitali recuperate dall’ufficio dello sceriffo della contea di Seminole dai cellulari di Donovan e Kaylin. Queste informazioni hanno rivelato innanzitutto che Donovan è andato su tutte le furie quando la ragazza gli ha inviato una foto di due test di gravidanza positivi. L’ha accusata di mentire e poi le ha scritto «Aborto!!!».
Donovan era arrabbiato e si sentiva sotto pressione perché viveva con un’altra donna che sospettava di tradimento. In alcuni messaggi inviati a un amico parlando di Kaylin, Faison ha scritto: «Sulla tomba di mio fratello, la farò sparire». Donovan ha così attirato Kaylin a un incontro al Coastline Park la notte in cui è stata trovata lì, morta nella sua Nissan Versa per un colpo di pistola alla testa.
Kaylin aveva confidato a un’amica che lo avrebbe incontrato in quel parco. «I telefoni sono un’estensione della mente e del corpo: è per questo che possiamo fornirvi prove chiare e convincenti», ha detto Leo ai giurati durante le arringhe finali. «Ha detto che l’avrebbe fatto, poi l’ha fatto. La polizia ha arrestato la persona giusta». Il giudice Donna Goerner poi ha fissato l’inizio della fase del processo relativa alla pena di morte per il 29 ottobre. «Era così coraggiosa. Era così divertente, così indulgente. Era una ragazza così indulgente e divertente», ha detto la zia della ragazza, Tatiana Fiengo, a News 6, «e manca a tutti. Non è lo stesso nella nostra famiglia. Manca sempre qualcosa».











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