Nel cuore della Seconda guerra mondiale, dopo l’8 settembre 1943, l’Italia è stata devastata e sconvolta da una sanguinosa guerra civile che alla Chiesa Cattolica ha imposto un tributo di sangue enorme e assurdo. Sacerdoti e anche semplici seminaristi sono stati messi nel mezzo dello scontro, e talora delle faide, tra partigiani da un lato, e nazionalsocialisti e fascisti dall’altro. Ma il mondo ha avuto memoria soltanto delle vittime del “nazifascismo”, scordandosi completamente degl’innocenti uccisi con ferocia e barbarie dai comunisti spesso anche oltre la fine del conflitto. Il teatro più crudo è stato quello del “triangolo” compreso tra Reggio Emilia, Ferrara e la provincia bolognese. Oltre 130 sacerdoti e religiosi sono stati sommariamente abbattuti in odio alla fede e ancora attendono giustizia. (Codice A36)
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