Venerdì 24 Ottobre 2025

Accoglienza, migranti e presunti obblighi dell'Italia

I paladini del progressismo affermano che, se il nostro Paese rifiuta di accollarsi il peso di tutti gli sbarchi dall’Africa, viola la “legge del mare”. Ma le cose non stanno affatto così

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Neppure con il nuovo governo Meloni gli sbarchi di disperati e migranti sulle coste italiane si sono arrestati. Lo dicono i numeri, che continuano a raccontare un dramma che, a dispetto di tanti buoni propositi, continua a pesare soprattutto sull’Italia che – assicura la vulgata progressista – deve accogliere chiunque, pena la violazione della “legge del mare”. Sul Timone di gennaio, l’autorevole giurista Pietro Dubolino – Presidente di sezione a risposo della Corte di Cassazione – dimostra, checché ne dicano le Ong, che quanti invocano la “legge del mare”, spesso, lo fanno a proposito o mentendo sapendo di mentire. Invece Anna Bono, già ricercatore di Storia e Istituzioni dell’Africa all’Università di Torino, chiarisce il grande equivoco che spesso sta dietro la stessa parola «migranti»… Per leggere gli articoli sull'immigrazione acquista Il Timone o abbonati

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