Catechismo in pillole

Dopo venticinque anni dalla chiusura del Concilio Vaticano II, un Sinodo straordinario chiede alla Chiesa la stesura di un Catechismo a cui fedeli e uomini in ricerca possano rifarsi per conoscere il mistero cristiano. Il testo viene preparato, viene anche accolto con interesse o con curiosità, ma il distacco dei fedeli – anche dei fedeli – dalla rivelazione è tale che occorre redigere un sunto, quasi un “bigino” che spieghi le verità di fede con maggiore semplicità e in minore lunghezza.
Ed ecco il Catechismo della Chiesa Cattolica – Compendio, che esce il 28 giugno di quest’anno. Centosettantotto paginette. Cinquecentonovantasette domande e risposte. Sì, perché il nuovo testo procede secondo il metodo tradizionale, che poi è il metodo attualissimo della domanda e della risposta, quasi il lettore intervistasse la Comunità cristiana guidata dal Papa e dal Collegio dei Vescovi di tutto il mondo. Si tratta di un testo che è stato sottoposto al giudizio di tutti i Cardinali e dei presidenti delle Conferenze episcopali, che nella stragrande maggioranza l’hanno favorevolmente accolto e valutato. Si tratta, ancora, di un catechismo che segue passo passo il grande Catechismo, riassumendo, chiarendo, lasciando cadere molte questioni secondarie e soprattutto abbreviando fino a giungere all’essenziale della fede cattolica.
Potrà sembrare un elaborato infantile. Ci sono sempre i sofisti che hanno bisogno delle complicazioni per assicurare d’aver letto qualcosa di serio. Le persone semplici amano capire quanto è possibile, e non arrovellarsi il cervello facendosi venire l’esaurimento nervoso per non comprendere ciò che accostano. Qui è difficile obiettare che il dettato sia arduo. Le complicazioni sono omesse e rimane il succo della dottrina da credere, dei sacramenti da celebrare, della morale da attuare, della preghiera da praticare.
Un’altra novità del Compendio è l’inserimento di alcune “icone” che servono alla contemplazione di ciò che viene via via detto. Al termine sono poste le preghiere tradizionali del cristiano che – se Dio vuole – devono essere riprese nella loro essenzialità.
Il Papa – già Giovanni Paolo II – ha preso atto che, forse, con tutte le sperimentazioni e le trouvailles del caso, a partire dal Vaticano II, nella Comunità cristiana è passato assai poco di catechesi, nonostante se ne sia parlato fino alla noia. Affida, pertanto, «con fiducia questo Compendio anzitutto alla Chiesa intera e a ogni cristiano in particolare, perché, grazie a esso, possa ritrovare in questo terzo millennio nuovo slancio nel rinnovato impegno di evangelizzazione e di educazione alla fede, che deve caratterizzare ogni comunità ecclesiale e ogni credente in Cristo, a qualunque età e nazione appartenga. Il Compendio, poi, per la sua brevità, chiarezza e integrità, si rivolge a ogni persona che vivendo in un mondo dispersivo e dai molteplici messaggi, desidera conoscere la Via della Vita, la Verità affidata da Dio alla Chiesa del Suo Figlio» (Benedetto XVI, Motu Proprio per l’approvazione e la pubblicazione del Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica). Può essere che qualche lettore trovi il libro un po’ arido. Si rivolga alla congerie di testi che trasudano devozione e non dicono quasi nulla. Poi, però, riprenda tra mano il Compendio e lo legga non d’un fiato fino a stramazzare di fatica, ma a dosi leggere e con attenzione: può essere che la semplicità del dettato penetri nel cuore e susciti un atteggiamento di contemplazione che forse non inonda gli occhi di lacrime di pietà, ma costringe a misurarsi con Dio: il Dio che ci ha detto e dato tutto, mandando tra noi il Signore Gesù a morire e risorgere e rimanere con noi nello Spirito che placa e suscita fervore e conversione.
Buona lettura. Proibito farsi fare ulteriori riassunti. Dose: come massimo una pagina al giorno: per la gioia di una contemplazione che recuperi la dimensione intellettuale e la componente emotiva.

«Il Compendio, che ora presento alla Chiesa universale, è una sintesi fedele e sicura del Catechismo della Chiesa Cattolica. Esso contiene, in modo conciso, tutti gli elementi essenziali e fondamentali della fede della Chiesa, così da costituire, come era stato auspicato dal mio Predecessore, una sorta di vademecum, che consenta alle persone, credenti e non, di abbracciare, in uno sguardo d’insieme, l’intero panorama della fede cattolica.
Rispecchia fedelmente nella struttura, nei contenuti e nel linguaggio il Catechismo della Chiesa Cattolica, che troverà in questa sintesi un aiuto e uno stimolo per essere maggiormente conosciuto ed approfondito.
Affido pertanto con fiducia questo Compendio anzitutto alla Chiesa intera e ad ogni cristiano in particolare, perché grazie ad esso possa ritrovare, in questo terzo millennio, nuovo slancio nel rinnovato impegno di evangelizzazione e di educazione alla fede, che deve caratterizzare ogni comunità ecclesiale e ogni credente in Cristo, a qualunque età e nazione appartenga.
Ma questo Compendio, per la sua brevità, chiarezza e integrità, si rivolge a ogni persona, che, vivendo in un mondo dispersivo e dai molteplici messaggi, desidera conoscere la Via della Vita, la Verità, affidata da Dio alla Chiesa del Suo Figlio.
Leggendo questo autorevole strumento che è il Compendio, possa ciascuno, grazie in particolare all’intercessione di Maria Santissima, la Madre di Cristo e della Chiesa, riconoscere e accogliere sempre di più l’inesauribile bellezza, unicità e attualità del Dono per eccellenza che Dio ha fatto all’umanità: il Suo unico Figlio, Gesù Cristo, che è “la Via, la Verità, la Vita” (Gv 14,6) ».
(Benedetto XVI, Motu Proprio per l’approvazione e la pubblicazione del Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica, 28 giugno 2005).

IL TIMONE – N. 46 – ANNO VII – Settembre/Ottobre 2005 – pag. 12 – 13