Era ora: il film sulla gloriosa rivolta dei "Cristeros" in Messico esce nelle sale cinematografiche italiane. Da non perdere assolutamente. Ma ci sono altre pellicole che meriterebbero un posto al sole anche in Italia
Finalmente l'attesa è finita. Cristiada , l'oramai famosissimo film sull'epopea dei cristeros messicani, approderà anche nelle sale cinematografiche italiane. Accadrà nel mese di ottobre. Il merito è tutto della Dominus Production, la casa di distribuzione cinematografica fondata e diretta a Milano/Firenze da Federica Picchi che ne ha acquisito i diritti di doppiaggio e distribuzione nel nostro Paese. AI sito Internet www.dominusproduction.com è già possibile prenotare la proiezione del film nei cinema italiani, così come il DVD o la visione in streaming che saranno disponibili a partire dal gennaio 2015.
Un giallo finito bene
Quello di Cristiada è stata a lungo una sorta di giallo. Tutto ha avuto inizio tra il 2010 e il 2011, quando la pellicola fu realizzata come coproduzione messicano-statunitense (il film è girato in Messico ma in lingua inglese) sulla base degli studi condotti dalla principale autorità scientifica in materia, lo storico franco-messicano Jean Meyer Barth. È peraltro opportuno ricordare qui che il figlio di questi, Matfas Meyer – nato nel 1979 a Perpignano, in Francia -, ha realizzato nel 2011 un altro capolavoro di 90 minuti, Los ùltimos cristeros, che si basa sul romanzo Rescoldo. Los uttimos cristeros. Opera del 1961 dello scrittore Antonio Estrada Munoz (1927-1968) – egli stesso figlio di un comandante cristero dello Stato federato di Durango all'ora della seconda, "disperata" ribellione, dal 1934 al 1941, il colonnello Florencio Estrada, caduto in combattimento nel 1936 -, il romanzo è stato recentemente, nel 2010, ripubblicato a Madrid dalle Ediciones Encuentro, arricchito da una introduzione dello stesso Meyer figlio e curato da Angel Arias Urrutia, specialista dell'Universidad San Pablo nella capitale spagnola.
Ma torniamo a Cristiada. L'impresa ha avuto un costo, pare, di almeno 12 milioni di dollari americani. Diretto dallo statunitense Dean Wright (già responsabile degli effetti speciali de /I Signore degli Anelli e de Le cronache di Narnia) e prodotto dalla Dos Corazones Film diretta a Los Angeles da Juan Pablo Barroso, è interpretato da veri fuoriclasse quali Andy Garda (l'attore di origine cubana noto per non essere esattamente un estimatore di quel comunismo che gli ha distrutto la patria e costretto la famiglia all'esilio degli Stati Uniti), l'avvenente ex modella statunitense Eva Longoria, il cattolicissimo messicano Eduardo Verastequì e l'intramontabile irlandese Peter O'Toole. E la colonna sonora, avvincente e suggestiva, è di James Horner, una specie di Ennio Morricone d'Oltreatlantico che non sbaglia mai un colpo.
Eppure, nonostante un cast eccezionale come questo, e una serie davvero promettente di premesse che annunciavano un successo sicuro anche al botteghino, il film si è bloccato. Mancava clamorosamente qualcuno che si assumesse il compito di distribuirlo nelle sale. E così Cristiada si è trasformato in una specie di spettro da racconto del brivido: tutti ne parlavano, se ne avvertiva qua e là la presenza, qualcuno giurava persino di averlo veduto con i propri occhi, ma tutto restava costantemente sospeso fra verità e leggenda. Così, dopo qualche tempo, su internet è comparso un "timido" trailer, con alcuni spezzoni del girato. E l'attesa, di fronte a quelle poche ma coinvolgenti immagini, è cresciuta a dismisura.
Ci sono comunque voluti altri lunghi mesi prima che il lungometraggio uscisse da quel suo strano limbo ed entrasse trionfalmente nei teatri del Messico il 20 marzo 2012 e poi degli Stati Uniti il 10 giugno successivo, grazie rispettivamente a 20th Century Fox e ad Arc Entertainment, per poi divenire facilmente acquistabile da tutti in formato DVD. Eppure, ancora una volta il pubblico italiano (e in genere quello europeo) è rimasto a bocca asciutta, frenato dalle barriere linguistiche a tratti e per molti davvero insormontabili. Per questo hanno cominciato a diffondersi sul web versioni adattate alla bell'e meglio, sottotitolate e diffuse privatamente attraverso circuiti sostanzialmente amicali. Da ottobre, invece, il film lo potremo finalmente vedere davvero tutti anche in Italia.
Per saperne di più…
www.domusproduction.com
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