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14.12.2024

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Ecco la mia verità su Cristo
31 Gennaio 2014

Ecco la mia verità su Cristo

 

 

Per Benedetto XVI bisogna diffidare di chi intende smantellare la fede servendosi di presunti risultati dell’esegesi. I Vangeli ci narrano la vita e le vicende di Gesù Cristo, e sono testimonianze storiche credibili.

 

«Il Gesù dei Vangeli» è il vero­ Gesù, quello reale e storico, precisamente databile, che ha calcato la polverosa e assolata terra di Palestina di duemila anni fa. Non un mito inventato anni dopo dai suoi primi discepoli, oppure un rivoluzionario alla Che Guevara o un moralista-ecologista pieno di buoni sentimenti. E neppure un semplice capo religioso. Ma «Dio che è diventato uomo». Un uomo fatto di carne e di sangue, che era anche il Figlio di Dio. Venuto per salvarci, per indicarci la strada e che ancora oggi è vivo, è una presenza reale nella sua Chiesa.
Questa la tesi di fondo del primo, denso libro di Joseph Ratzinger pubblicato da Papa, Gesù di Nazaret: corposo ma leggibilissimo saggio di 450 pagine in vendita nelle librerie da lunedì 16 aprile, giorno dell’ottantesimo compleanno di Benedetto XVI. Inizialmente stampato nelle edizioni italiana (Rizzoli), tedesca, polacca e greca, seguiranno in totale un’altra ventina di edizioni nelle principali lingue del mondo, con una diffusione stimata in diversi milioni di copie.

Frutto di una ricerca personale

«Se sbaglio mi correggerete», aveva detto Papa Wojtyla rivolgendosi ai fedeli nel suo primo, memorabile discorso. «Ognuno è libero di contraddirmi», scrive Papa Ratzinger nella premessa al suo libro. Giovanni Paolo II alludeva al suo italiano, agli inizi del pontificato ancora un po’ incerto; Papa Ratzinger si riferisce alle conclusioni del suo accurato studio sulla figura di Cristo. «Questo libro non è in alcun modo un atto magisteriale», afferma, «ma è unicamente espressione della mia ricerca personale del “volto del Signore”». Proprio per questa sua caratteristica il testo, frutto del «lungo cammino interiore» di un semplice credente, potrà costituire una significativa occasione di confronto aperto a tutti. Ma a una condizione, scrive ancora Ratzinger: «Chiedo solo alle lettrici e ai lettori quell’anticipo di simpatia senza la quale non c’è alcuna comprensione».

 
 
Attendibilità storica dei Vangeli

Gesù di Nazaret è stato presentato nell’aula del Sinodo, in Vaticano, tre giorni prima dell’uscita nelle librerie, in una tavola rotonda in cui era presente, tra gli altri, l’arcivescovo di Vienna cardinale Christoph Schönborn. Che ha ben compreso lo “spirito” del testo di Ratzinger. «Possiamo depositare nell’ossario della storia le ricostruzioni che presentano Gesù come un rivoluzionario o come l’amante segreto di Maria Maddalena», ha detto, riferendosi esplicitamente al Co­dice da Vinci. E ha aggiunto: «Sul pubblico mercato si mettono in vendita “scoperte” apparentemente nuove su Gesù, mentre la rappresentazione biblica viene presentata come una truffa dei preti, un imbroglio». Ebbene, «il libro di Joseph Ratzinger è scritto sulla base della fiducia nell’attendibilità storica dei Vangeli». La riflessione sulla figura storica di Gesù attualmente è suscitata anche da sciagurati libelli che sono ben lungi dall’avere il carattere della scientificità e dell’obiettività. Per Benedetto XVI bisogna diffidare di chi intende smantellare la fede servendosi di «presunti risultati dell’esegesi» [vedi, in questo­ stesso­ do­ssier, l’intervista di Ro­berto ­Beretta al professo­r Marco ­Faso­l]. Ma tale riflessione su Cristo non può non inserirsi anche all’interno di un orizzonte più largo, che riguarda la presenza salvifica della Chiesa nel mondo.

 
I tentativi di ridurre la figura del Redentore

È lo stesso Ratzinger a ricordare che fino alla metà del XX secolo si leggevano libri su Gesù «entusiasmanti», firmati da autori del calibro di Romano Guardini o Karl Adam. Poi le cose sono cambiate, c’è stato appunto «lo strappo tra il Gesù storico e il Cristo della fede». E l’uomo Gesù descritto dagli studiosi ha cominciato ad apparire sempre più diverso e lontano dall’uomo-Dio dei Vangeli e della Chiesa. Non solo. Le nuove descrizioni dell’uomo Gesù erano tra loro contraddittorie. Chi lo presentava come un ribelle, un resistente e chi, al contrario, come un mite pacifista. L’impressione, a leggere tali ricostruzioni, era che fossero «molto più fotografie degli autori e dei loro ideali che non la messa a nudo di una icona diventata confusa». Il risultato è che «è penetrata profondamente nella coscienza comune della cristianità» l’idea che di Gesù «noi sappiamo ben poco di certo».
 

Un metodo di lettura dei fatti che parte dalla fede

L’incertezza sulla figura di Gesù «è drammatica per la fede perché rende incerto il suo autentico punto di riferimento. L’intima amicizia con Gesù, da cui tutto dipende, minaccia di annaspare nel vuoto». È proprio per colmare questo fossato che Ratzinger ha voluto scrivere un libro sul «Gesù dei Vangeli come il vero Gesù», come il «Gesù storico nel vero senso della espressione». Perché, «solo se era successo qualcosa di straordinario, se la figura e le parole di Gesù avevano superato radicalmente tutte le speranze e le aspettative dell’epoca, si spiega la sua crocifissione e si spiega la sua efficacia». Il metodo che Ratzinger adotta è sì di «legge-re i testi con il metodo storico», ma sempre «a partire dalla fede». Per lui questo è l’unico modo per spiegare il mistero di una cristologia che, nella Lettera di Pao­lo­ai Filippesi, appena vent’anni dopo la morte del Salvatore, innalza a lui un inno «in cui si dice di Gesù che era uguale a Dio ma spogliò se stesso, si fece uomo, si umiliò fino alla morte sulla croce e che a lui spetta l’omaggio del creato, l’adorazione che nel profeta Isaia (45,23) Dio proclamò come dovuta a lui solo».

 
Favorire la crescita di “un vivo rapporto con Lui”

Ratzinger aveva cominciato a scrivere il libro su Gesù nell’estate del 2003, quando era ancora a capo della Congregazione per la Dottrina della Fede. Un anno dopo erano pronti i primi quattro capitoli. Ne ha scritti altri sei dopo l’elezione al soglio di Pietro, in «tutti i momenti liberi». Anche se l’opera non è completa (copre l’arco di tempo che va dal battesimo nel Giordano alla Trasfigurazione), Papa Benedetto ha deciso di pubblicare subito la prima parte, rimandando il seguito a un volume futuro, «poiché non so quanto tempo e quanta forza mi saranno ancora concessi». La seconda parte sarà dedicata al mistero centrale della vita cristiana, la morte e la resurrezione del Nazareno, ma conterrà anche il capitolo sui racconti dell’infanzia che, per ora, Ratzinger ha rimandato. Perché, precisa, «mi sembrava soprattutto urgente presentare la figura e il messaggio di Gesù nella sua attività pubblica, al fine di favorire nel lettore la crescita di un vivo rapporto con Lui».

Bibliografia


Joseph Ratzinger – Benedetto XVI, Gesù di Nazaret, edizione italiana a cura di Ingrid Stampa e Elio Guerriero, Rizzoli, Milano 2007.

Dossier: Il Gesù di…

IL TIMONE – N.63 – ANNO IX – Maggio 2007 pag. 36-37

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