Che la geografia del cattolicesimo stia cambiando lo dicono soprattutto le statistiche: la vecchia Europa non appare più il centro, almeno dal punto di vista numerico, del mondo cattolico. Ma non sono solo i numeri a parlare, quanto, in realtà, il cuore e l’amore della gente per la nostra fede. Quanto espresso si testimonia con i fatti e spesso rimaniamo sbalorditi vedendo, attraverso il video, le folle oceaniche che si radunano per incontrare il Papa nelle sue visite pastorali, soprattutto nei paesi in via di sviluppo. Ciò che stupisce in questi paesi è che l’emozione di un incontro speciale come quello con il pontefice non rimane poi un fatto isolato, ma si traduce in coerenza con la propria fede nel vivere quotidiano. In questo numero vogliamo portare la testimonianza di quanto avviene nelle Filippine, l’unico paese in tutta l’Asia ad avere la religione cattolica come culto predominante e uno dei paesi con il più alto numero di cattolici nel mondo.
AI posto delle sculture indù e delle statue di Buddha si possono trovare chiese barocche.
Visitando le Filippine, si ha la strana sensazione di non trovarsi in Oriente. La ragione è anche da ricercare nella storia dì questo paese, nei quattro secoli di dominazione spagnola e nei circa 50 anni di dominazione americana che lo hanno profondamente segnato. La società filippina sin dall’antichità è stata caratterizzata da una cultura matriarcale, e la donna filippina, discendente delle antiche sacerdotesse, occupa nella società di oggi ruoli importanti. Molti studiosi spiegano con questo dato la tradizionale devozione mariana del popolo filippino, ma partecipando alle numerose ed affo~~atissime processioni o alle celebrazioni eucaristiche si ha l’impressione che le loro concluSIOni siano perlomeno affrettate.
Non spiegano affatto la profondità della devozione mariana del popolo filippino. Il pellegrinaggio della statua della Madonna di Fatima, svoltosi all’inizio di quest’anno, ha suscitato ovunque folle oranti e festanti.
Una delle più sentite devozioni è quella della Madonna del Perpetuo Soccorso, che si celebra ogni mercoledì, e particolarmente il primo mercoledì del mese, in gran parte delle chiese filippine. Questa devozione fu portata dai Missionari Redentoristi nel 1906, i quali nel 1931 benedirono con la Novena alla Madonna del Perpetuo Soccorso la fondazione della Chiesa di Baclaran, Manila. Divenne così popolare l’icona della Madonna del Perpetuo Soccorso che, smarrita durante la seconda guerra mondiale, mentre era in corso l’occupazione giapponese, venne ritrovata dopo alterne vicende. Il 23 giugno del 1948 fu indetta, nella chiesa di Baclaran, una novena perpetua e considerato l’alto numero di persone che vi si recavano, si dovette costruire e consacrare nel 1958 una chiesa assai più grande.
Da allora, l’edificio sacro resta sempre aperto e giorno e notte i fedeli si accalcano per pregare accanto all’icona della 55. Vergine.
Si calcola che siano circa centomila i devoti della Madonna che ogni mercoledì arrivano per implorare la sua intercessione. Esempio edificante per noi europei.