«Più di 20.000 pagine lette al giorno (600.000 al mese), 200.000 visite al mese, 3.000 lettori registrati che ricevono quotidianamente la newsletter, vicini a quota 4.000 amici su Facebook. La crescita, lenta ma continua, è costante. In un anno, dall’8 dicembre 2010, quando è nata La Bussola quotidiana, c’è stato un incremento in termini di diffusione del 35%». Riccardo Cascioli, giornalista e scrittore, direttore dello strumento di informazione on line più innovativo e “apologeticamente” corretto che ci sia, si mostra più che soddisfatto. I numeri dimostrano che la testata piace, ha sfondato, ha un manipolo agguerrito e fedele di seguaci.
Una scommessa vinta
«Per chi ha smarrito la bussola, o per chi non l’ha mai avuta», scrivevamo giusto un anno fa sul Timone, nasce una «possibilità concreta di aiuto, di “guida” nella lettura corretta dei fatti che accadono e nel discernimento delle notizie». In un mondo in cui soprattutto i giovani «sono totalmente privi di punti di riferimento cui ancorarsi», tanto che «procedono al buio, a tentoni», si presentava la preziosa opportunità di un ancoraggio sicuro «nei travagli e nelle difficoltà della vita, in una società preda del relativismo, ormai quasi totalmente senza valori e drammaticamente alla deriva». Ebbene, a distanza di dodici mesi, si può dire che la scommessa è vinta. Nel «complesso, variegato e difficile mondo dell’informazione», La Bussola quotidiana si è ritagliata un suo spazio originale, riconoscibile e autorevole, seguita da migliaia di amici, da associazioni e da movimenti, da parrocchie, da gruppi culturali. I suoi contenuti sono continuamente ripresi e diffusi in rete da altri siti e blog, in una sorta di moltiplicazione all’infinito di notizie, giudizi e approfondimenti che non sono dettati dalla logica del mondo, ma da un’esperienza cristiana genuina e forte. Non bisogna poi dimenticare che le pubblicazioni di questo giornale on line sono cominciate non casualmente l’8 dicembre, festa della Madonna Immacolata, cui La Bussola si è affidata per il suo arduo compito informativo ed educativo.
Una squadra agguerrita
È importante sottolineare che tra i fondatori della Bussola ci sono due nomi illustri del mondo cattolico: lo scrittore Vittorio Messori e il giornalista Andrea Tornielli. Quest’ultimo è stato anche il primo direttore, fino ad aprile 2010, quando nuovi impegni professionali gli hanno impedito di poter continuare nella direzione; ma continua a scrivere sulla testata. Insieme, Messori e Tornielli hanno anche tenuto a lungo una rubrica settimanale.
Tra i collaboratori della Bussola è bene poi ricordare: il sociologo Massimo Introvigne, Gianfranco Fabi (già vicedirettore del Sole 24 Ore ed ex direttore di Radio 24), Francesco Agnoli, Mario Palmaro, il decano dei missionari italiani padre Piero Gheddo, il vescovo di San Marino-Montefeltro monsignor Luigi Negri e il vescovo di Trieste monsignor Giampaolo Crepaldi, Anna Bono, Costanza Miriano, Robi Ronza, Gianandrea Gaiani, l’islamista Valentina Colombo, Giacomo Samek Lodovici Marco Invernizzi e tanti altri. «Dall’inizio sono stati molti i temi che abbiamo approfondito», ci dice il direttore Riccardo Cascioli, «temi che spaziano dalle questioni ecclesiali alla politica internazionale, dalla politica italiana all’economia, sempre più di attualità per via della grave crisi che stiamo attraversando. Senza ovviamente dimenticare le delicate problematiche legate alla bioetica (dalla manipolazione genetica all’eutanasia) e tutto quel che riguarda il mondo della cultura». Cascioli precisa il taglio con cui vengono presentati informazioni e approfondimenti: «Affrontiamo tutto, ogni avvenimento, ogni notizia, in sintonia con la nostra missione e il nostro desiderio: giudicare tutta la realtà a partire dalla fede e alla luce del Magistero: dal ritorno in massa delle comunità anglicane al cattolicesimo (evento che è praticamente coinciso con la nascita della Bussola), alla dolorosa vicenda dei preti pedofili e del pesante dissidio dell’Irlanda con la Santa Sede; dai disastri naturali (come il devastante terremoto in Giappone o l’ultima, drammatica alluvione in Italia) fino alla politica economica (“letta” sempre con l’intento di spiegare meccanismi e concetti diventati d’attualità: la questione del famigerato “spread” ne è solo un esempio); dalle sanguinose rivolte arabe alla guerra fratricida in Libia; dall’emergenza educativa alla battaglia in difesa dei princìpi non negoziabili».
Le battaglie fatte
Ecco una sequenza di argomenti forti su cui La Bussola quotidiana ha insistito molto nel suo primo anno di vita, e su cui più di una volta è andata controcorrente anche rispetto a tanto mondo cattolico:
– innanzitutto proprio i “princìpi non negoziabili”, visti come criterio fondamentale per la costruzione del bene comune (anche le elezioni amministrative sono state motivo di impegno in tal senso);
– l’assurdità della guerra in Libia, con annesse approfondite analisi strategico-militari;
– una critica profonda alla legge sulle Dat, con l’intervento di molti bioeticisti e moralisti cattolici;
– infine la richiesta di voto anticipato, nell’intricata crisi politica attuale, basata sul principio fondamentale della democrazia, per cui i governanti sono scelti dai governati.
«Proprio in occasione del suo primo compleanno», conclude Cascioli, «La Bussola quotidiana lancia una grande battaglia culturale contro l’aborto, un impegno di lotta per la vita, che nasce anche da un rapporto di amicizia e di collaborazione con Giuliano Ferrara. Naturalmente, anche per il futuro, rimane l’ambizione di riuscire a parlare non solo ai cattolici, ma a un pubblico più vasto, interessato a conoscere il nostro punto di vista, il nostro “sguardo” sulla realtà».
È allo studio per La Bussola un significativo restyling del magazine, ovvero una nuova veste grafica, con più articoli e soprattutto con un nuovo spazio multimedia, con più fotogallery e presentazione di video. Insomma, anche la bellezza (e la completezza) vogliono la loro parte.
Associazione Sostenitori de La Bussola
La Bussola Quotidiana non è finanziata da alcuna istituzione, né ecclesiale né statale. Confezionata da giornalisti cattolici, si pone al servizio della Chiesa, per promuovere la cultura cattolica e per difenderla. Ma questo importante strumento può svolgere la propria missione solo se può contare sulla generosità dei suoi lettori. Perché La Bussola Quotidiana è sostenuta solo dalle donazioni di amici che credono in una presenza originale dei cattolici nel mondo dei media.
Alcuni di questi amici (imprenditori, liberi professioni, industriali, etc.) si sono costituiti in “Associazione Sostenitori de La Bussola”.
Molti altri, versano un libero contributo, per sostenere questo importante strumento di informazione che tiene conto, nella lettura dei fatti, del Magistero della Chiesa.
Per informazioni, si può visitare il sito www.labussolaquotidiana.it .
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