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Il Timone n. 121 – anno 2013 –

a cura di Giovanni De Marchi, Paolo De Marchi, Salvatore Mussari

JACK REACHER
di Christopher McQuarrie. Con Tom Cruise, Rosamund Pike, Richard Jenkins, Robert Duvall – avventura – USA – 2012.

Un cecchino uccide cinque persone per strada, apparentemente a caso. Le prove sono schiaccianti e incastrano un ex militare. Ma le cose stanno diversamente, come piano piano si scoprirà, grazie all’intuito e all’astuta tenacia dell’indistruttibile protagonista. Cucito su misura per Tom Cruise (che questa volta sembra quasi un buon attore) e sorretto da un solido intreccio narrativo, il film scorre godibilissimo e avvincente, pur con qualche disturbante violenza di troppo e qualche eccessiva inverosimiglianza (da antologia, comunque, lo splendido cammeo del vecchio Robert Duvall). (Paolo De Marchi)
Voto 7 – Età >14 – Nudità – Volgarità* – Violenza** – Disvalori* – Cineforum On

LA PARTE DEGLI ANGELI
di Ken Loach. Con Paul Brannigan, John Henshaw, Roger Allam, Gary Maitland – commedia – Gran Bretagna – 2012.

Glasgow. Il giovane Robbie, condannato a lavori socialmente utili, dopo la nascita del figlio decide di cambiare vita, anche se scoraggiato da un violento pestaggio. Affidato a un maturo e assennato Rhino che lo aiuta e protegge, conosce altri tre giovani come lui, alla ricerca di un lavoro onesto. Una gita in una distilleria di whisky sarà, grazie alla particolare sensibilità gustativa di Robbie, la scintilla del riscatto. Di nuovo, come aveva già fatto in Il mio amico Eric, Ken Loach dismette i soliti abiti da arrabbiato aspro e implacabile, e realizza un’ottima commedia, dove il dramma del mondo degli emarginati si tinge di garbato umorismo e apre la strada a un tocco di inaspettata e divertita speranza. Bravissimi tutti gli interpreti. (Paolo De Marchi)
Voto 7 – Età >12 – Nudità – Volgarità* – Violenza** – Disvalori* – Cineforum* On

DJANGO UNCHAINED
di Quentin Tarantino, con Jamie Foxx, Christoph Waltz, Leonardo Di Caprio, Samuel T. Jackson – western – USA – 2012.

1858. Un cacciatore di taglie tedesco libera uno schiavo nero perché lo aiuti a catturare alcuni fuorilegge: in cambio gli promette di aiutarlo a sua volta a liberare la moglie, che vive schiava nella piantagione di un cinico e crudele magnate. La trama, così sinteticamente esposta, non lascia minimamente immaginare la ricchezza straordinaria del film: due ore e tre quarti di puro cinema, che filano via senza quasi accorgersene, e in cui lo spettatore passa, senza soluzioni di continuità, dall’emozione all’angoscia, dalla tensione al sorriso, dall’indignazione all’orrore, affascinato da un modo di raccontare fluido e scorrevole, da una fantasia sfrenata che dà luogo a invenzioni visive originalissime, da dialoghi intelligenti e ironici, da attori superbi. E su tutto domina una spietata condanna degli orrori del razzismo, condanna che si esprime peraltro, non di rado, attraverso tali e tanti eccessi di violenza da rendere il film adatto soltanto a chi abbia uno stomaco davvero forte. (Paolo De Marchi)
Voto 7,5 – Età >18 – Nudità – Volgarità* – Violenza**** – Disvalori** – Cineforum** Off