Il Timone n. 132 – anno 2014 –
LA GRANDE BELLEZZA
di Paolo Sorrentino, con Toni Servillo, Carlo Verdone, Sabrina Ferilli – Italia/Francia – 2013 – durata 150’
Jep Gambardella è un giornalista, ex scrittore oggi in crisi di ispirazione, che si muove nella Roma-bene come un pesce nell’acqua: conosce tutti, passa da una festa all’altra, riceve amici sulla sua terrazza con vista sul Colosseo: in realtà si trascina, corazzato da un disincantato cinismo, nella noia e nella nostalgia di ciò che nella sua vita avrebbe potuto essere e non è stato. Sfila così sotto i nostri occhi una fauna singolare e singolarmente squallida, disegnata con uno sguardo superficiale e poco incisivo, in un susseguirsi di episodi scollegati e spesso surreali o almeno irreali (e in effetti “tutto è un trucco”, si dice alla fine del film, cioè la realtà vera non esiste): episodi nei quali si cerca invano – al di là dei facili estetismi che il film propina generosamente – un filo conduttore, un significato che unifichi e dia vita a una trama in realtà inesistente. Se poi a tutto ciò si aggiunge una esasperata lentezza narrativa, si rischia di concludere con una battuta di Giuliano Ferrara: «Quant’è brutta la bellezza!»: e comunque l’Oscar resta inspiegabile. P.S. E non si cerchi – come pure si è fatto – di ritenere il film una sorta di seguito della Dolce vita, perchè qualsiasi accostamento con il genio di Fellini appare quasi blasfemo: in Fellini infatti la fantasia è creatrice di un mondo vivo e vitale, e i personaggi sono scolpiti a tutto tondo e visti con una pietas che li rende indimenticabili, mentre qui la fantasia sa sempre di artificio e i personaggi, tutti – salvo il protagonista – sbiaditi ed evanescenti, sono visti con l’occhio freddo e distaccato di un entomologo che studia i coleotteri o altri insetti. (Paolo De Marchi)
Voto 5 – Età >16 – Nudità* – Volgarità* – Violenza – Disvalori** – Cineforum* Off
MONUMENTS MEN
di George Clooney, con G. Clooney, M. Damon, Bill Murray, J. Goodman, C. Blanchett – Guerra – USA/Germania – 2014 – durata 118’
Una storia vera. Nell’ultimo anno della seconda guerra mondiale un gruppo di storici dell’arte – inadatti alla guerra ma pronti a rischiare la vita per raggiungere lo scopo – si dedica a recuperare un enorme numero di preziose opere razziate dai tedeschi per ordine di Hitler. Un ottimo film che, pur non rinunciando allo spettacolo, fa riflettere sull’importanza dell’arte come elemento essenziale per creare le radici di un popolo e di una civiltà e per dare un senso alla vita dell’uomo, e anche sulla giustizia o meno di sacrificare la vita in nome dell’arte. A ciò si aggiunga la grande utilità del film per fornire elementi di conoscenza di fatti reali a spettatori che ne sono spesso del tutto ignari. Gli ottimi attori sono calati nelle loro parti con grande efficacia, anche se disegnati come stereotipi un po’ convenzionali. (Paolo De Marchi)
Voto 7 – Età >10 – Nudità – Volgarità – Violenza** – Disvalori – Cineforum** ON
Per approfondimenti visitate il sito web: www.cinemainfamiglia.net
IL TIMONE – Aprile 2014 (pag. 63)
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