Gli incredibili
Voto 8
Toy story 3 – la grande fuga
Voto 8
di Lee Unkrich – animazione – USA – 2010 – 86’
Un vero gioiello chiude la trilogia di Toy Story, iniziata quando si era agli albori delle nuove tecniche di cartoon. Andy sta per andare al college e deve fare una cernita dei vecchi giocattoli, suddividendoli tra i tre scatoloni destinati rispettivamente a “College”, “Soffitta” e “Spazzatura”.
Panico tra i giocattoli, finché non emerge una nuova possibile destinazione: essere donati all’asilo. Sembra il paradiso, ma non è tutto oro quel che luccica. Bisognerà reagire, e l’importante è restare uniti. È stato definito il più bel cartone animato della storia: di certo è tra i migliori dell’era moderna, un mix strepitoso di humour, avventura, valori, amicizia, effetti visivi, amarcord, sorretto da una trama ben congegnata e da una regia che non lascia nulla al caso e sa dosare tempi e ritmo in modo impeccabile. La Disney-Pixar, capitanata dai maghi Lasseter e Bird, mette a segno un prodotto straordinario, adatto ai piccoli ma anche ai grandi, che per una volta non hanno bisogno della scusa di accompagnare figli e nipoti per godersi un gran film di animazione (anzi, alcuni degli spunti più raffinati potranno essere colti solo dai grandi!).
I croods
Voto 6,5
di Chris Sanders e Kirk De Micco, con Nicolas Cage, Emma Stone, Ryan Reynolds, Catherine Keener, – Animazione – USA
Un cartone animato più per adulti/adolescenti che per bambini. La storia: una famiglia di cavernicoli, obtorto collo, è costretta a fuggire di casa (o meglio dalla caverna) per scampare alla distruzione conseguente alla deriva dei continenti. Nel loro viaggio verso una terra nuova, accompagnati da un giovane avventuriero, scopriranno la bellezza del mondo che fino a quel momento non avevano voluto scoprire per paura. La storia, in sé non particolarmente significativa, fa da sfondo però a temi molto più interessanti: l’adolescenza e il rapporto padre-figlia adolescente innanzitutto, la paura e l’abitudinarismo come freni alla crescita e all’evoluzione, la famiglia come solida roccia cui fare affidamento. Il film risulta divertente, con molte simpatiche trovate, ma sicuramente non un capolavoro cinematografico e in questo si dimostra come la Dreamworks ancora abbia da migliorare se vuole impensierire un colosso come Disney-Pixar
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