I Centri culturali & la storicità di Cristo

Per i Centri culturali Amici del Timone è stata la prima volta. E a giudicare dall’entusiasmo dei partecipanti, la rotta sembra quella giusta. Stiamo parlando della prima Giornata di Studi promossa dal Timone per i centri culturali che hanno aderito al coordinamento nazionale. All’invito hanno risposto più di sessanta persone, provenienti da tutta Italia: davvero non male, se si pensa che siamo all’esordio di una struttura che sta vagliando le domande di decine di altri centri culturali sparsi nel Paese.
Il convegno si è tenuto nei pressi di Roma, l’ultimo sabato di maggio, nella gradevole cornice della Casa Santa Maria di Castel di Guido. “Gesù Cristo: la verità della storia” il titolo della giornata di formazione, che ha visto alternarsi al tavolo dei relatori alcune firme prestigiose della nostra rivista: Marta Sordi, che ha dimostrato con passione e rigore come i Vangeli siano testi storicamente attendibili; don Pietro Cantoni, che ha riassunto con efficacia i termini del dibattito teologico intorno alla storicità di Cristo; Saverio Gaeta, che ha raccontato i retroscena delle suggestive immagini del volto impresso nel velo di Manoppello; don Claudio Crescimanno, che ha confutato con argomenti razionali e con esemplare chiarezza le tesi della demitizzazione, a vantaggio della veridicità dei Vangeli. Tutte le relazioni sono state lungamente applaudite, e hanno suscitato un interessante dibattito, moderato dal direttore Gianpaolo Barra. Il convegno ha rafforzato nei partecipanti la convinzione che Gesù Cristo è veramente esistito, è un personaggio storico vissuto in un certo luogo e in un particolare momento storico, la cui vita è narrata con precisione nei testi del Nuovo Testamento e in alcune fonti non canoniche. Sono state ampiamente confutate le tesi secondo cui Cristo sarebbe un personaggio reale ma non storico; o in base alle quali i fatti narrati nei Vangeli sarebbero simbolici ma non veramente accaduti.
La Giornata di Studi è stata anche l’occasione per far incontrare per la prima volta a livello nazionale i Centri del coordinamento, che hanno presentato le loro attività e si sono scambiati esperienze e proposte. A Castel di Guido sono intervenuti dieci Centri: “Il Faro” di Modena, il “Duc in altum” di Borsano (VA), gli “Amici del Timone” di Padova, la “Scuola di cultura cattolica” di Bassano del Grappa (VI), il “Totus tuus” di Bologna, il “Fides et Ratio” di Roma, l’“Associazione dei Cattolici Biellesi per la Libertà” di Biella, gli “Amici del Timone” di Staggia Senese, la Fondazione Cajetanus di Inveruno (MI) e Roma; e “Il Cenacolo” di Rimini, rappresentato dalla delegazione più folta e più ricca di giovani. Nel corso del convegno sono emerse alcune proposte interessanti, che il Coordinamento nazionale proverà a realizzare: soprattutto, creare una rete di informazioni a disposizione dei Centri, che garantisca una rapida diffusione delle notizie relative a convegni e a ogni iniziativa culturale di contenuto apologetico. La Giornata di studi ha trasmesso a tutti la sensazione che sia iniziata una nuova importante avventura: l’appuntamento è per il 2006, quando si prevede che l’evento assumerà ben altre dimensioni e coinvolgerà un numero molto più elevato di Centri culturali.