Regia: Philih Gröning
2004 colore
Durata 2,44 ore
Dopo il grande successo ottenuto in molti paesi europei, esce anche in Italia, "Il grande silenzio", film (documentario) sulla vita dei monaci certosini in un monastero francese. La pellicola è decisamente originale e suggestiva, anche se, nell'intento di "spettacolarizzare" la spiritualità, offre una visione basata più sull'emozione che sulla ragione. Così, se si rimane affascinati dalla natura e dal continuo cambio delle stagioni, dal primo piano dell'acquasantiera, dal lavoro personale che ogni monaco svolge, dal suono delle campane che scandiscono i momenti della giornata, spesso si fa sorgere nel pubblico il dubbio del perché, o meglio, del per Chi, si scelga un simile cammino di vita (nella carrellata di tutti i protagonisti, manca il Protagonista assoluto e l'inquadratura finale fa sorgere più di una domanda). Anche le didascalie che accompagnano il film possono essere interpretate in vario modo, dando così "libera iniziativa" allo spettatore in sala. Le scene finali della gita in montagna e dell'intervista al frate cieco riescono, però, a dare una spiegazione meravigliosa sulla scelta del grande silenzio. Rimane comunque un film per certi versi coraggioso che otterrà un ulteriore successo con l'uscita in DVD, quando la visione, rispetto alla sala cinematografica, potrà essere maggiormente meditata, assaporando ancora di più gli inserti in Super 8 che danno una sorta di lentezza e lontananza del tempo.
Da pensare.
IL TIMONE – N. 54 – ANNO VIII – Giugno 2006 – pag. 63