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13.12.2024

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La pagina dei lettori
31 Gennaio 2014

La pagina dei lettori

 

 

IL TIMONE n. 96 – anno 2010 –

 

 

CI SCRIVE IL VESCOVO DI VENTIMIGLIA – SAN REMO

Signor Direttore,
intendo esprimere a Lei e a tutta la Redazione il più vivo compiacimento per Il Timone, rivista che trovo molto interessante, di particolare attualità, senza atteggiamenti acrimoniosi, capace di esprimere con rigore documentato una giusta lettura dei fatti e delle varie problematiche che investono la Chiesa, accessibile ai più. Sarei lieto se fosse ulteriormente fatta conoscere a tutti coloro cha amano la Chiesa e la verità. Ringrazio quindi e dico a Lei, signor Direttore, come ai Suoi Collaboratori di continuare con serenità ed impegno, sapendo di fare, a mio modesto avviso, un’opera indispensabile, soprattutto per coloro che non hanno facile accesso alle fonti storiche. Mi permetto di suggerire un sussidio che sarebbe particolarmente utile: fare un CD con gl’indici degli argomenti e degli autori e quant’altro possa essere utile per un accesso rapido agli argomenti.
Con vive cordialità saluto e ringrazio.
+ A.M. Careggio, Vescovo di Ventimiglia – San Remo

 

 

Caro direttore,
ho ricevuto il Timone qui in Polonia, mi ha fatto tanto piacere. Complimenti per la vostra conoscenza della storia polacca (Il miracolo della Vistola). Altro testo utile é il Dossier sulla possibile comunione dei divorziati. Vorrei esternarvi l’entusiasmo e la grande fede dei polacchi. Le chiese sono sempre gremite, per riuscire ad entrare bisogna arrivare almeno un quarto d’ora prima dell’inizio della Messa. Anche se non capisco ancora a sufficienza questa lingua (perché hanno abolito la messa in latino?), sono molto commoventi i canti, con un coro sempre competente e coinvolgente. Questa domenica hanno ricordato il martirio di don Popieluszko; anche i misfatti dei comunisti sono sovente spiegati ai giovani. Domenica scorsa, in un’altra chiesa, il sacerdote ha battezzato quattro neonati. Prima dei battesimi ha spiegato: «Questi nuovi figli di Dio sono fortunati; ricordate che anni addietro questo avvenimento era vietato e dovevamo portarci di notte, nascosti, in case di campagna per non farci scoprire dalla Milicja comunista sempre in agguato e pronta a portare in prigione il sacerdote e i genitori colpevoli di queste “insane e illiberali” azioni…». Cordialmente,
Michel Barin, Sosnowiec (Polonia)

 

Caro Direttore,
desidero ringraziare per il vostro impegno e per la validità della rivista “il Timone” che leggo con grande attenzione ed è un valido aiuto nella mia crescita cristiana. Anni fa ho regalato un abbonamento a mio marito per Natale, dopo che lei stesso era venuto nella nostra parrocchia di Mercurago a parlarci, ma poi ho sempre rinnovato l’abbonamento, perché lo sento una presenza utilissima nella mia numerosa famiglia. Ora vi segnalo una coppia di nostri amici interessati alla conoscenza della vostra rivista: (…). Ringrazio sentitamente per le SS Messe che celebrate per noi, sostegno insostituibile per sostenerci nella nostra missione di genitori e ricambio ricordandovi nelle mie preghiere. Continuate così! Grazie,
Silvana Ferraresi Bizzotto, Arona (NO)

 

Sig. Direttore,
sono una suora vincenziana di Torino, abbonata alla vostra rivista fin dalla prima ora. La ringrazio per il servizio che il Timone fa alla Chiesa e ad ogni persona di buona volontà: chiarezza di contenuti, temi fondamentali, un buon italiano, corretto e aggiornato. Insomma, una rivista che riesce a dimostrare l’attualità del cristianesimo, anzi l’unicità del cristianesimo, in modo razionale e suadente. Come realmente è. Con la mia preghiera quotidiana.
Suor Maria Ida Cislaghi FdC, Torino

Caro Dott. Barra,
in occasione del mio rinnovo al Timone è mia premura ringraziarvi e riconoscere in Voi una mano sicura che non ha paura a sventolare la bandiera di Dio! Tanto gravoso lavoro al Suo servizio verrà certamente ricompensato con grazie che vengono dal cuore di Gesù! Abbia la Sua e nostra Madre a proteggervi con il suo immacolato manto!
Maurizio De Simoni, Solaro (MI)

Caro direttore,
sto leggendo il Timone di luglio/agosto e, mentre ringrazio per il contenuto come sempre interessantissimo, mi sono soffermata sull’articolo “Biopolitica. Una nuova dimensione del potere”, di Danilo Quinto, e precisamente sulle parole: «se il desiderio si trasforma in diritto, si genera una perversione», su cui vorrei esprimere una riflessione. Nella pratica, dobbiamo prendere atto che esistono in Italia leggi che trasformano il desiderio in diritto, generando così una perversione. Mi riferisco alla legge 40 del 2004, che consente e finanzia il concepimento in vitro. Prendiamo ad esempio una coppia sterile, sposata, che desidera un figlio. È in regola con la legge (coppia omologa) e una tecnica (sempre moralmente illecita) offre alla coppia una probabilità di generare un figlio con la fecondazione extracorporea in vitro. Ecco un desiderio (il desiderio di avere un figlio) trasformato in diritto (la legge che consente la fecondazione artificiale). E osserviamo anche un caso opposto: una donna è incinta di un figlio che non ha desiderato. Se non lo vuole, “ha diritto” di eliminarlo. La legge 194 le consente di ucciderlo, perfino senza nessuna spesa: è un “servizio” offerto dalla sanità pubblica! Ecco un altro desiderio trasformato in diritto.
Restiamo uniti nella preghiera, nell’obbedienza all’insegnamento infallibile della nostra santa Chiesa cattolica. Cordialmente,
Paola Pareschi Baravelli, Casalecchio di Reno (BO)

 

Gentile direttore,
nella nostra missione qui in Albania, ogni estate accogliamo piccoli gruppi di volontari italiani della diocesi di Pordenone, Vittorio Veneto, o di altri luoghi, per un’esperienza di vita e condivisione con i fratelli più poveri delle montagne del Dukagjin, della diocesi di Scutari-Pult dove noi suore lavoriamo tutto l’anno. Questi stessi poi, si fermano qualche giorno nella nostra comunità di Scutari e tra uno scambio e l’altro tornano sempre gli argomenti scottanti contro la Chiesa e il Papa. Si parla di Islam, crociate, Galileo, aborto, eutanasia ed emergono tutte quelle storture di lettura della storia di cui il popolo italiano ed io stessa siamo stati riempiti sui banchi di scuola, emerge la nostra ignoranza su tante tematiche ed il relativismo che ci esce da tutti i pori della pelle in nome di una falsa libertà dell’individuo. Grazie alla vostra rivista ed ai vostri quaderni, che leggo sempre con molto interesse e che apprezzo molto, quest’anno mi sono sentita più preparata anche su alcune tematiche storico-sociali che altrimenti mi troverebbero disinformata. Alla fine ne è uscita anche una specie di campagna pubblicitaria della vostra rivista con l’invito ad abbonarsi. Qualcuno di loro ha considerato seriamente la cosa e spero che lo facciano. Così altri italiani, cattolici o no, possono informarsi meglio ed essere aiutati a raggiungere con più facilità l’unica Verità necessaria che tutte le comprende: il Signore Gesù. Ho mostrato e dato a chi me li ha chiesti anche qualche numero vecchio del Timone e diversi quaderni. È stato il mio piccolo sacrificio, ma pur di aiutare loro a capirci di più, li ho dati volentieri. Certo mi è anche dispiaciuto essere rimasta senza! Auguri per il nuovo anno pastorale che comincia a lei e a tutto lo staff del Timone. Con stima e gratitudine per tutto,
Sr. Consiglia Cirillo e consorelle in Albania, Suore Fr. Cristo Re, Scutari, Albania

NEI MONASTERI PREGANO PER NOI. E RINGRAZIANO

Gentile sig.ra Karin,
per il terzo anno consecutivo i coniugi Mauro e Santina M. hanno rinnovato per noi l’abbonamento al mensile “il Timone”. Da questo gesto di premurosa carità è nata una reciproca conoscenza che poi si è sviluppata in un rapporto di amicizia fraterna, consolidato dalla reciproca preghiera. Spesso questi nostri amici partecipano alla celebrazione eucaristica che si svolge nella nostra chiesa monastica. Anche da queste pagine giunga a loro la nostra riconoscenza e l’espressione della nostra amicizia.
Monache benedettine della SS. Annunziata, Fossano (CN)
✱ ✱ ✱ ✱
Gentile e cara sig.a Karin,
ho ricevuto la lettera con la quale mi comunica il rinnovo dell’abbonamento alla vostra pregiata rivista fatto a nostro favore dal Sig. Giacomo D. M. Mentre con gioia apprendo questa piacevole notizia, ringrazio il Signore per la bontà del caro benefattore (al quale provvedo ora a scrivere personalmente il mio ringraziamento) e auguro a lei, e a tutto il team del Timone, anni di feconda e preziosa “informazione” a maggior gloria di Dio e del Suo Regno. Riconoscente, le porgo fraterni saluti e le assicuro un particolare ricordo orante. Nel Signore,
Madre Giovanna Cattaneo osb, Abbadessa Monastero santa Grata, Bergamo
✱ ✱ ✱ ✱
Cara signora Karin,
oggi ho ricevuto una lettera che dice che durante tutto questo anno continueremo a ricevere la rivista “il Timone”. Grazie per questo bellissimo apostolato. Preghiamo per voi. Questo è un noviziato dove si formano le future missionarie, e tante volte io leggo per loro gli articoli del Timone, provando a tradurli in spagnolo. La saluto tanto e mi raccomando alle vostre preghiere in Cristo e Maria Santissima,
M Via Crucis, Superiora Noviciado Beata Ana de los Àngeles Monteagudo, Arequipa, Perù

VIDEO PRESENTAZIONE

Ogni mese, prima che il Timone arrivi nelle case degli abbonati, sul sito www.iltimone.org è possibile visionare la presentazione del mensile ad opera del direttore Gianpaolo Barra.

LA VOCE DEL TIMONE

“La voce del Timone”, trasmissione radiofonica settimanale condotta da Paolo Colleoni, disponibile sul nostro sito, viene trasmessa anche da “Radio Alleluia”, la radio della diocesi di Siena, in un programma condotto da don Stefano Bimbi, in onda ogni lunedì alle 8.00 e (in replica) alle 21.30. Puoi ascoltarlo su “Radio Alleluia: Zona” Valdelsa FM 94.7 – Zona Siena FM 96.8. Inoltre, ogni sabato mattina, alle 9,30, “La voce del Timone” è trasmessa da “Radio buon Consiglio” un’emittente religiosa gestita dai Francescani dell’Immacolata. Trasmette in alcune regioni italiane, sulla rete mondiale di Internet e, via satellite, in tutta Europa, Africa del Nord e Medio Oriente. Per le frequenze, vedi il sito www.immacolata.com

 

 

 

Il raccomandato

Chi è cattolico, dopo il rinnovato “log-in” ho visitato il Vs. nuovo sito e l’ho trovato molto gradevole. Di particolare interesse “La Voce del Timone”, che non conoscevo e non mancherò di seguire. Ascoltare le voci amiche che già conosco da “Radio Maria” rende meno fredda la consultazione di pagine di per sé interessanti, e più vicina un’apologetica calata nelle esperienze dei nostri giorni. Complimenti per il Vs. lavoro. Un sentito grazie per quello che fate. Con i miei saluti,
Fausto Cattarossi – e.mailsull’ esempio di Gesù Cristo, deve amare ogni uomo, anche se non professa la vera fede. Ma non c’è amore più grande per il non credente che pregare il buon Dio perché gli conceda la luce della fede. E dunque per “amore cristiano” che crediamo sia doveroso “raccomandare” alla vostra preghiera i personaggi di questa rubrica, che fa il suo esordio in questo numero.

Anglicani
La Comunione anglicana (o Chiesa d’Inghilterra) si separò da Roma nel XVI secolo, in seguito all’iniziativa del re inglese Enrico VIII. Nacque così una comunità cristiana scismatica, sottoposta all’autorità della Monarchia inglese, con una propria gerarchia che introdusse riforme che la allontanarono anche dottrinalmente dalla Chiesa cattolica. Nel XIX secolo sorse all’interno del mondo anglicano un processo di riavvicinamento a Roma che culminò nella conversione di John Henry Newman, diventato cardinale cattolico e quindi beatificato.
Con la Costituzione apostolica Anglicanorum coetibus del 4 novembre 2009 e con la partecipazione personale alla beatificazione del card. Newman, il 19 settembre, Benedetto XVI ha dato un segnale preciso di come gli stia a cuore il superamento di ogni ferita che, nel tempo, ha compromesso l’unità dei cristiani, è di scandalo al mondo e nuoce alla predicazione del Vangelo. È la stessa logica che lo ha spinto a ritirare la scomunica nei confronti dei quattro vescovi consacrati da S. E. mons. Marcel Lefebvre. Nel caso degli anglicani, si tratta di favorire, attraverso l’istituzione di ordinariati personali, il ritorno alla piena
comunione con la Chiesa cattolica da parte di quei gruppi di fedeli anglicani che desiderano l’unità con Roma, pur mantenendo tutte le specificità liturgiche e culturali della loro tradizione nazionale.
Le iniziative del Santo Padre hanno provocato reazioni scomposte, sia all’interno della Chiesa sia fuori di essa, in particolare da parte del governo e di certa stampa inglese. Evidentemente, si teme il superamento di scismi ed eresie che nei secoli hanno diviso la Chiesa. A questo scopo ci permettiamo di invitare i lettori del Timone a pregare una decina del Rosario ogni giorno nei mesi di settembre e ottobre perché nei prossimi anni tutti i fedeli anglicani possano ritrovare la via dell’unità con Roma, nell’unica Chiesa cattolica, segno e strumento «dell’intima unione con Dio e dell’unità di tutto il genere umano» (Lumen
gentium, 1).


IL TIMONE N. 96 – ANNO XII – Settembre/Ottobre 2010 – pag. 4 – 5

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