IL TIMONE n. 104 – anno 2011 –
Gentilissimo direttore,
(…) volevo complimentarmi con lei per la rivista che metteva finalmente a fuoco il tema Chiesa, la sua Dottrina Sociale e tanti problemi che richiedono sempre delle risposte esatte. Ero molto entusiasta di questa nuova iniziativa formativa e lo comunicavo a tutte quelle persone che avvicinavo nella catechesi e no. Mi spiace che diverse parrocchie non si sbilanciano ad offrire una cultura e una informazione diversa ai loro fedeli attraverso anche la rivista il Timone. Avendo avuto occasione di una visita di un sacerdote Salesiano polacco, gli mostrai alcuni numeri della rivista che, appena vista, ha desiderato portare al suo Paese. L’interrogativo sorto in quel momento era se il Timone fosse possibile inviarlo all’estero, nelle case religiose o parrocchie, tradotto in Inglese, francese, tedesco.. Si potrebbe annunciare la Parola di Dio e la verità sulla Chiesa di Cristo in modo molto semplice ma autentico anche là. Nella mia comunità di Melzo, “Casa S. Giuseppe”, il Timone arriva ancora. Una suora ha avuto in omaggio un abbonamento e io lo leggo volentieri. Poi lo mettiamo sempre nelle sale di ricevimento scolastico e quindi è visto anche dai visitatori. Qui la scuola funziona dall’Infanzia alla Media. Tante sono le persone che la frequentano anche dalla Parrocchia. Le auguro tanto bene e tanta forza per continuare ad essere strumento dello Spirito Santo nel campo educativo della Chiesa di Cristo Gesù. Un caro saluto, Sr Carmen Bianchi, F.M.A.
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Caro direttore,
come abbonato (oggi ho rinnovato l’abbonamento per il prossimo anno) e come insegnante che già da tre anni propone con passione nella scuola media nella quale lavoro la bella figura di Tolkien e la sua meravigliosa opera, le esprimo il mio apprezzamento per la rivista, sempre attuale e stimolante, per gli ottimi collaboratori, e in questa occasione per il bel dossier “Il Signore degli Anelli”. Grazie! Prof. Angelo Simoni, Montagne (TN)
Carissimo direttore,
mi permetto di rivolgermi a lei così, perché pur non conoscendola di persona è davvero caro al mio cuore. Sono un giovanissimo sacerdote della “nostra” diocesi milanese e da diverso tempo seguo il Timone. Sono certo che il Signore vi ricompenserà per tutto il bene che operate tra noi credenti! Personalmente debbo ringraziarla per la competenza di tutti i collaboratori ma anche per la sua fede, caro Direttore. La respiro ogni volta che leggo i suoi editoriali e mi è di sostegno nelle fatiche pastorali. Vi assicuro la mia preghiera e il ricordo nella santa Messa. Con affetto e stima,
Don William Maggioni – e.mail
Cari amici,
vi seguo su internet e su Radio Maria seguo Marco Invernizzi, che ammiro per la chiarezza del suo pensiero, sempre fondatamente competente. Vi sostengo come posso, soprattutto nel farvi conoscere, perché siete una voce diversa, controcorrente e nella verità! Un augurio e una preghiera, Sr M. Gabriella Schiavone, Fabriano (AN)
Gentile direttore,
volevo farmi presente prima, in occasione dei 100 numeri del Timone, per porgervi il nostro augurio. Scusateci per il ritardo, ed accogliete il nostro sentito grazie perché ci siete, per quello che siete e per come siete! Il Signore confermi il vostro esserci, sostenga e rafforzi ciò che siete di bene, illumini, ispiri e accompagni il vostro cammino e ciò che desidera che voi diventiate sempre di più. “Ad multos annos” in albanese si dice: “Për shumë vjet”, che è uno dei modi di augurare in albanese qualcosa. Perciò noi vi diciamo: “Për shumë vjet il Timone!”. Per lei e per tutti i collaboratori della rivista uniamo anche il ricordo nella preghiera perché noi e il mondo sappiamo accogliere e amare il Re della Pace. Con gratitudine e stima, Sr. Consiglia Cirillo e consorelle in Albania
Gentile direttore,
siamo Patrizio e Carla genitori di nove figli, abbiamo conosciuto Il Timone attraverso il sito di Radio Maria. A settembre del 2010 abbiamo regalato ai nostri primi tre figli per la loro Cresima un abbonamento annuale alla rivista. I ragazzi l’apprezzano ed insieme troviamo spunti di riflessione o risposte alle situazioni che incontriamo negli ambienti di lavoro o studio. A Natale abbiamo pensato di regalare un abbonamento annuale ai nostri parenti. Grazie per il vostro prezioso aiuto, Patrizio e Carla Alessandrini, Coordinatori ANFN per la provincia di Teramo, Sant’Egidio alla Vibrata (TE)
Gent.ma sig.ra Gaesert,
ci è giunta con piacere nei giorni scorsi la segnalazione dell’offerta dell’abbonamento a “Il Timone” da parte del Sig. R. G. alla nostra Abbazia di Santa Giustina in Padova. Provvediamo immediatamente ad inviargli un cenno di ringraziamento orante. Anche Lei voglia gradire i nostri più cordiali saluti nel Signore, d. Giulio Pagnoni osb – Monastero di S. Giustina – Padova
Riceviamo e volentieri publichiamo
Carissimo Dr. Barra,
ecco quello che sta succedendo all’Istituto Albert di Lanzo T.se, piccoli frutti del Timone. Buona giornata e grazie a lei e a tutta la redazione, Giovanni Ravalli
«Sui muri delle aule dell’Istituto Federico Albert di via Tesso a Lanzo T.se (TO) il Crocifisso non c’era mai stato, ma da quest’anno, su iniziativa degli alunni, è presente in molte classi. 1D, 3C, 4C Alberghiero, 5A Elettricisti: sono solo alcune delle classi che nelle ultime settimane, spesso all’unanimità, hanno deciso di mettere il Crocifisso in aula. Giorgio Calinoiu, della 5A Elettricista, ex rappresentante d’Istituto, ricorda: “Una recente sentenza della corte europea per i diritti dell’uomo ha ribadito che l’esposizione del Crocifisso nelle aule è legittima, perché non lede la libertà religiosa degli alunni”. I giovani vogliono che il simbolo cristiano per eccellenza sia presente nelle loro classi. In un periodo storico che vede l’Occidente investito da una crisi valoriale senza precedenti, il crocifisso nelle aule dell’Albert è un segno di speranza.
Dichiarazione di Giovanni Ravalli, Insegnante di Religione Cattolica all’Albert di Lanzo: “Non posso che rallegrarmi del fatto che molte delle mie classi abbiano fortemente voluto il Crocifisso in aula. È evidente che il Crocifisso è un simbolo che può assumere diversi significati e servire per intenti diversi. Se esposto in un luogo di culto è esclusivamente un simbolo religioso; in una sede non religiosa, come la scuola, destinata all’educazione dei giovani, il Crocifisso riveste un ruolo educativo perché è il simbolo per eccellenza dell’identità culturale del popolo italiano. Il Crocifisso è alla base di quei valori che fondano il nostro ordinamento costituzionale, che l’hanno ispirato e sui quali è fondato il nostro convivere civile. Lavoro da sette anni all’Istituto Albert e mi auguro di non assistere più a forme di intolleranza e cristianofobia come quelle verificatesi prima delle vacanze di Pasqua, quando un ragazzo si è introdotto in una classe non sua e ha tolto il Crocifisso senza nessuna autorizzazione; nonostante le proteste della classe si è rifiutato poi di riconsegnarlo, gesto gravissimo che ha alzato il livello di tensione tra i ragazzi favorevoli e contrari”».
VIDEO PRESENTAZIONE
Ogni mese, prima che il Timone arrivi nelle case degli abbonati, sul sito www.iltimone.org è possibile visionare la presentazione del mensile ad opera del direttore Gianpaolo Barra.
LA VOCE DEL TIMONE
“La voce del Timone”, trasmissione radiofonica settimanale condotta da Paolo Colleoni, disponibile sul nostro sito, viene trasmessa anche da “Radio Alleluia”, la radio della diocesi di Siena, in un programma condotto da don Stefano Bimbi, in onda ogni lunedì alle 8.00 e (in replica) alle 21.30. Puoi ascoltarlo su “Radio Alleluia: Zona” Valdelsa FM 94.7 – Zona Siena FM 96.8. Inoltre, ogni sabato mattina, alle 9,30, “La voce del Timone” è trasmessa da “Radio buon Consiglio” un’emittente religiosa gestita dai Francescani dell’Immacolata. Trasmette in alcune regioni italiane, sulla rete mondiale di Internet e, via satellite, in tutta Europa, Africa del Nord e Medio Oriente. Per le frequenze, vedi il sito
www.immacolata.com
Il raccomandato
Chi è cattolico, dopo il rinnovato “log-in” ho visitato il Vs. nuovo sito e l’ho trovato molto gradevole. Di particolare interesse “La Voce del Timone”, che non conoscevo e non mancherò di seguire. Ascoltare le voci amiche che già conosco da “Radio Maria” rende meno fredda la consultazione di pagine di per sé interessanti, e più vicina un’apologetica calata nelle esperienze dei nostri giorni. Complimenti per il Vs. lavoro. Un sentito grazie per quello che fate. Con i miei saluti,
Fausto Cattarossi – e.mailsull’ esempio di Gesù Cristo, deve amare ogni uomo, anche se non professa la vera fede. Ma non c’è amore più grande per il non credente che pregare il buon Dio perché gli conceda la luce della fede. E dunque per “amore cristiano” che crediamo sia doveroso “raccomandare” alla vostra preghiera i personaggi di questa rubrica, che fa il suo esordio in questo numero.
Stephen Hawking
Stephen William Hawking (Oxford, 1942) è un matematico, astrofisico e cosmologo britannico, fra i più importanti e conosciuti del mondo, noto soprattutto per i suoi studi sui buchi neri. Pur essendo condannato all’immobilità dall’atrofia muscolare progressiva, ha occupato per trent’anni, dal 1979 al 2009, la stessa cattedra di matematica all’Università di Cambridge che fu di Isaac Newton. Egli ama ricordare di essere nato 300 anni dopo la morte di Galileo Galilei e di aver manifestato fin dall’infanzia un vivo interesse per l’universo, discutendone con amici e compagni di scuola, interrogandosi anche sul ruolo di Dio: «Una delle cose di cui parlavamo era l’origine dell’universo e se ci fosse stato bisogno di un Dio per crearlo e per metterlo in movimento». Durante gli studi all’università avverte i primi sintomi della malattia che lo affliggerà per tutta la vita, ma ciononostante si laurea a vent’anni, proseguendo lo studio dei buchi neri, della relatività e dell’origine dell’universo. Si sposa con Jane Wilde, da cui avrà tre figli. Nel 1988 pubblica il best seller Dal big bang ai buchi neri. Breve storia del tempo. A quella data, era già da due anni membro della Pontificia Accademia delle Scienze.
Stephen Hawking è agnostico. Non precisa se crede o meno in Dio o in un’altra entità superiore, ma ritiene che Dio e la scienza non siano conciliabili. In una intervista apparsa sul Times ha dichiarato: «C’è una fondamentale differenza tra la religione, che è basata sull’autorità, e la scienza, che è basata su osservazione e ragionamento. E la scienza vincerà perché funziona». Nel suo ultimo libro, The Grand Design, scritto insieme al fisico Leonard Mlodinow, ha sviluppato una teoria cosmologica che si propone di spiegare l’origine dell’universo, negando che esso sia stato creato da Dio. Lo raccomandiamo alla preghiera di tutti i lettori, chiedendo loro di offrire quotidianamente una decina del Rosario per la conversione di questo scienziato.
IL TIMONE N. 104 – ANNO XIII – Giugno 2011 – pag. 4 – 5