IL TIMONE n. 117 – anno 2012 –
TOSCANA
Sabato 15 settembre 2012 si è svolto il 4° Giorno del Timone della Toscana: ancora una volta, ospiti di alto livello e argomenti accattivanti hanno attirato a Staggia Senese oltre seicento persone.
Al mattino, ha celebrato il Solenne Pontificale Mons. Fausto Tardelli, Vescovo di San Miniato. Nell’omelia, il vescovo ha ricordato che «l’apologetica non si contrappone al dialogo; ne è anzi elemento necessario: queste convinzioni mi pare siano alla base del vostro impegno e diano pieno valore a un’esperienza umana, cristiana ed editoriale così encomiabile come quella del Timone».
Il professor Roberto de Mattei ha tenuto nel pomeriggio la conferenza “Evoluzionismo fallito”. L’affermazione «L’uomo deriva dalla scimmia o entrambi da un antenato comune – ha spiegato de Mattei – è immaginaria, perché riguarda un passato che non è dimostrato né dal metodo scientifico, basato sulla riproducibilità, né da quello storico, basato sulle testimonianze. In realtà, non c’è la benché minima traccia di tale processo nella realtà».
Dopo la conferenza, che ha suscitato un applauso lunghissimo, è intervenuta Virginia Coda Nunziante, coordinatrice della “Marcia per la Vita”, tenutasi a Roma il 13 maggio scorso e che ha visto la partecipazione di 15.000 persone provenienti da tutta Italia. La relatrice ha ricordato che: «facciamo parte della Chiesa militante e dobbiamo essere decisi a combattere contro una legge che uccide i nostri figli».
Infine è stato assegnato il premio “Viva Maria” al giornalista Antonio Socci. Prima di ritirare il premio, Socci ha condiviso con noi alcune riflessioni sul relativismo e sul fondamentalismo. Il relativismo afferma che la verità non esiste, quindi sarà chi detiene il potere a stabilire, di volta in volta, che cos’è la verità. Il fondamentalista invece afferma che la verità esiste ed è in suo possesso. Anche in questo caso, la verità viene imposta da chi ha il potere, che nel caso del fondamentalista assume anche una valenza religiosa. Il cristiano, invece, afferma che la verità esiste, ma nessuno può dire di averne il pieno possesso. Al termine, Gianpaolo Barra ha ringraziato lo scrittore per averci aiutato a consolidare la fierezza di essere cattolici e spronato nell’impegno a testimoniare Cristo per guadagnarGli anime. Non rimane che darci appuntamento al terzo sabato di settembre del 2013 per la 5° edizione del Giorno del Timone della Toscana. (Vanessa Gruosso)
EMILIA ROMAGNA
Sabato 29 settembre, si è svolta a Modena la VII edizione del Giorno del Timone dell’Emilia Romagna. L’evento si è aperto con la santa Messa concelebrata dall’arcivescovo di Ravenna, Mons. Giuseppe Verucchi e da vari parroci della diocesi modenese, rappresentanti anche di zone colpite dal terremoto. Nella splendida omelia, Mons. Verucchi ha invitato a vivere con forza la propria fede testimoniandola con la credibilità della vita. È un impegno decisivo nell’Anno della Fede che il Santo Padre ha proposto a tutta la Chiesa. È anche l’invito che da sempre il Timone rivolge ai propri lettori e che il popolo del Timone ha dimostrato di accogliere con convinzione.
Nel pomeriggio, il prof. Ettore Gotti Tedeschi ha illustrato le radici profonde dell’attuale crisi economica europea, evidenziando possibili soluzioni e prospettive concrete di speranza. In una situazione in cui il calo demografico in Europa ha prodotto una società senza figli, la speranza di una ripresa economica è legata a un rilancio delle politiche per la famiglia, ribadendo che l’unica ricetta economica realistica per uscire dalla crisi è contenuta nell’enciclica di Benedetto XVI “Caritas in veritate”: la verità sull’uomo è un potente fattore di prosperità e di sviluppo. Il culmine della giornata si è avuto con la consegna del Premio “Fides et Ratio” ai Frati Francescani dell’Immacolata, motivato dal loro costante e generoso impegno per la Nuova Evangelizzazione, anche attraverso i mezzi di comunicazione, nella ferma e rigorosa ubbidienza al Papa e alla Chiesa. La bellissima Lectio Magistralis di Padre Serafino Lanzetta è stata seguita con partecipata attenzione dai numerosi presenti. La giornata si è tenuta, come sempre, nella ex comunità l’Angolo, che il fondatore don Giancarlo Suffritti ha trasformato in un luogo aperto ad associazioni, parrocchie e movimenti ecclesiali impegnati nella Nuova Evangelizzazione. Significativo il nome del nuovo centro: “Benedetto XVI”, a ricordare l’obbedienza e l’amore per il Santo Padre. (Stefano Chiapponi)
LA VOCE DEL TIMONE
Fidel Castro
Fidel Alejandro Castro Ruz nasce nell’isola di Cuba nel 1926 da famiglia benestante. Giovane avvocato, appassionato dalla politica, aderisce a una lega antimperialista e si oppone al Colpo di Stato del 1952 del generale Fulgencio Baptista, organizzando l’anno successivo un assalto alla caserma della Moncada, nella provincia orientale dell’isola. L’impresa, fallita, costa la vita a ottanta assalitori. Castro è arrestato e condannato a quindici anni di prigione, ma nel 1955 viene graziato e va in esilio in Messico e negli Usa.Torna con ottanta compagni e inizia la guerriglia contro il regime militare che termina con la vittoria della rivoluzione nel 1959. Sfruttando la corruzione del regime, apparendo all’inizio come devoti cattolici, i rivoluzionari conquistano un significativo consenso popolare ma instaurano progressivamente un regime totalitario, che si allea all’Unione Sovietica dopo aver scelto il marxismo-leninismo come ideologia di riferimento. Castro è fin da subito il capo della rivoluzione, il Líder máximo, che occupa tutte le principali cariche politiche, nello Stato e nel partito comunista. Soltanto alcuni anni fa, in seguito a una grave malattia, abbandona progressivamente tutte le cariche, sostituito dal fratello. Cuba rimane ancora oggi un’isola senza libertà, dove non può esistere un’opposizione reale anche se i dissidenti esistono sia all’interno sia all’estero, in particolare in Florida, dove vive la maggior parte dei cubani fuggiti dall’isola. Castro ha incontrato Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, entrambi andati a Cuba anche per sostenere la causa della libertà per la Chiesa e tutti i credenti. Durante il colloquio con il Santo Padre, sembra che Castro abbia accennato a una supposta conversione. Noi lo speriamo veramente, e a questo scopo invitiamo i nostri lettori a recitare una decina del rosario tutti i giorni del mese di novembre per ottenere da Dio il dono della sua conversione.
IL TIMONE N. 117 – ANNO XIV – Novembre 2012 – pag. 4 – 5
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