La pagina dei lettori

Il Lazio si aggiunge alle regioni che, d’ora in poi, grazie all’impegno del Centro culturale “Amici del Timone – Fides et Ratio” di Roma-Frascati, organizzeranno l’annuale Giornata Regionale del Timone.
Il 16 giugno scorso, infatti, con più di un centinaio di partecipanti, si è tenuta a Frascati, in provincia di Roma, nella diocesana Villa Campitelli, la I Giornata Regionale del Timone nel Lazio. L’incontro ha preso il via alle 9.30, con la presentazione e visita agli stand espositivi dell’associazionismo e dell’editoria cattolica, sui quali si poteva trovare di tutto, dai libri delle case editrici cattoliche Il Cerchio, Fede & Cultura e Shalom ai vestitini per neonati confezionati dalle mamme aiutate dal Centro di Aiuto alla vita di Roma-Palatino, dai sussidi per l’Educazione positiva” di far-famiglia, ai cd e spartiti musicali dell’associazione “per la Musica Sacra Popolare – Musica e Vita”, alla documentazione di formazione e denuncia di Tradizione, Famiglia e Proprietà, del Centro Culturale Lepanto, del Movimento per la Vita Romano e della Laogai Research Foundation-Italia.
Alle 11.30, si è celebrata la Santa Messa, officiata in latino dal “padrone di casa”, Mons. Raffaello Martinelli, Vescovo della diocesi di Frascati, che ha istruito ed edificato i fedeli dapprima con una omelia dal sapore antico (nella quale ha infatti tessuto anche le lodi della verginità sia vocazionale sia prima del matrimonio) e, poi, prima della tavola rotonda, con una presentazione magistrale sulla lettera apostolica di Benedetto XVI Summorum Pontificum (in italiano “Dei Sommi Pontefici”), sulla liturgia.
Dopo il pranzo, di tipica cucina tuscolana, si è tenuta la tavola rotonda sul tema: «Messa antica, Messa “nuova”: stesso spirito ma esigenza di un approfondimento della riforma liturgica», con don Giovanni Poggiali, direttore spirituale del seminario dell’OMME di Filetto (MS), Andrea Tornielli, vaticanista de La Stampa e il Rev. Prof. Nicola Bux, consultore della Congregazione per la Dottrina della Fede e di altri Dicasteri della S. Sede e, naturalmente, tutti collaboratori de il Timone.
Al termine della tavola rotonda, il direttore Gianpaolo Barra ha consegnato il premio “Testimoni”, selezionato dalla “Fondazione Fides et Ratio”, a Chiara Amirante, fondatrice della comunità Nuovi Orizzonti, che ha coinvolto tutti i presenti parlandoci della sua esperienza di evangelizzazione del “popolo della notte”. Appuntamento, a Dio piacendo, al 2013! (Giuseppe Brienza)

LA VOCE DEL TIMONE

François Hollande

Si presenta come un “signore normale” François Hollande, neo presidente della repubblica francese. La “normalità” infatti è stato il motivo dominante la sua campagna elettorale, contro i tratti un po’ stravaganti del rivale Sarkozy. Ma la sua “normalità” preoccupa il mondo cattolico, francese anzitutto, a causa delle dichiarazioni del neo-eletto a favore del matrimonio fra gay e la disponibilità sull’eutanasia, il cosiddetto fine vita. Perché in effetti è “normale” oggi in Europa negare la possibilità di un solo matrimonio, fra un uomo e una donna, e che la vita è sacra dal concepimento alla morte naturale. Nato nel 1954 a Rouen, segretario del partito socialista dal 1997 al 2008, ha studiato dai fratelli delle scuole cristiane di san Jean Baptiste de la Salle e ha iniziato la sua carriera politica, a Parigi, dove si è laureato in giurisprudenza. Padre di quattro figli avuti da Ségolène Royal, la candidata socialista sconfitta da Sarkozy nelle precedenti elezioni presidenziali, con la quale si è lasciato pubblicamente (e “normalmente”) la notte stessa della sconfitta elettorale di quest’ultima. “Normale” il fatto che non fossero sposati, così come “normale” è l’attuale convivenza con una giornalista. È dunque nella normalità di oggi quello che Hollande propone, ma non è la norma scritta nel cuore dell’uomo, quella legge naturale richiamata spesso dal Magistero del Papa, ma disattesa perché in radicale contrasto con la cultura relativista egemone. Augurando anche a François Hollande, un giorno non lontano, di scoprire la bellezza della fede e della stessa legge naturale, invitiamo i lettori a pregare recitando una decina del Rosario nei mesi di luglio e agosto perché un uomo così potente, oggi, possa domani ritrovare quell’antica fede che aveva da bambino, quando andava dai fratelli delle scuole cristiane.