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14.12.2024

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Laicismo logorante – Un santo a fumetti
31 Gennaio 2014

Laicismo logorante – Un santo a fumetti

 

 

 

Laicismo logorante

L’accoppiata Gnocchi&Palmaro colpisce ancora. Dopo “Catholic Pride”, che fustigava vezzi, e soprattutto malvezzi, del mondo cattolico, ora sforna “Contro il logorio dei laicismo moderno”. Con questo nuovo libro, che ha per sottotitolo “Manuale di sopravvivenza per cattolici”, Gnocchi e Palmaro vanno a mettere il dito nell’occhio della cultura e della sottocultura moderna, tanto avvezze a espellere dal costume, dalla morale e dal dibattito intellettuale tutto quanto si richiami a Gesù Cristo.
La struttura del volume è agevole e godibile. Nella prima parte viene presa in esame la giornata tipo del cattolico, che parte in salita fin dal mattino, quando apre i giornali. E poi prosegue in un crescendo di bruciori di stomaco e mal di fegato con le lezioni di evoluzionismo a cui sono costretti ad assistere i figli, i battibecchi con i colleghi che non riescono a sopportare un segno di croce a mensa o un santino sulla scrivania, fino ad arrivare alla serata davanti alla tv in cui, quando va bene, appare Cecchi Paone per dire quanto è bello essere gay.
Nella seconda parte, viene passato al setaccio tutto il luogocomunismo che va dall’accu-sa d’intolleranza rivolta al povero cattolico fino all’esaltazione dei Pacs passando attraverso la denuncia della ricchezza della Chiesa.
Chiude la parte dedicata a coloro che, dall’interno del mondo cattolico, danno volentieri una mano ai laicisti, come i “cattolici adulti”. In appendice, il lettore trova una gustosa carrellata di schede di laicisti doc stilate in stile calcistico. Ne esce una nazionale che ha Umberto Eco in porta, Piero Angela e Marco Pannella terzini, Fabio Fazio mediano, Emma Bonino stopper, Paolo Mieli libero, Jovanotti e Margherita Hack ali, Maurizio Costanzo regista dietro le punte, Corrado Augias centravanti, Eugenio Scalfari regista. Non mancano le riserve. E i raccattapalle? Sono arruolati tra cattolici adulti come Romano Prodi, Rosy Bindi, Enzo Bianchi e Giuseppe Alberigo. Chiude il tutto un test per scoprire se si è cattolici capaci di sopravvivere agli attacchi del laicismo moderno. E il manuale è completo.

Un santo a fumetti

Far conoscere la bellezza della santità attraverso il linguaggio dei fumetti. È la sfida lanciata dalle Edizioni Art – le stesse che pubblicano il Timone e Net Magazine – per avvicinare bambini e ragazzi (ma non solo loro) alle figure dei “campioni del cristianesimo”. Un’idea semplice ma che potrebbe portare frutti abbondanti fra le nuove generazioni. Lo dimostra il pregevole volume “La vita di San Riccardo Pampuri”, che ripercorre in 80 pagine la grande avventura umana e cristiana di Erminio Pampuri, il medico di Trivolzio (Pavia) che volle farsi sacerdote per amore di Cristo, entrando a far parte della famiglia dei Fatebenefratelli.
Una scelta, quella di Giovanni Ferrario – il direttore di Net Magazine che ha coordinato la realizzazione di quest’opera – davvero indovinata. Innanzitutto per il personaggio, quel Riccardo Pampuri che conosce di giorno in giorno una crescente popolarità nel popolo dei fedeli, perché continua a “passare facendo il bene” tra le mille e mille persone che lo invocano per una grazia. Continua a essere medico del corpo – sono infatti note le guarigioni propiziate dalla sua intercessione – e medico dell’anima perché, come scrive nella prefazione al fumetto il vescovo di San Marino-Montefeltro Luigi Negri– “san Riccardo ha fatto ritornare il desiderio della fede in moltissimi uomini e donne che da essa erano lontanissimi”.
Questa vita di san Riccardo è davvero da non perdere: è disegnata veramente bene da Werner Maresta, un professionista del fumetto che, a dispetto della giovane età, ha già un tratto originale, autorevole, bello. La sceneggiatura è stata ottimamente realizzata da Alessandro Mainardi, altro giovane professionista che ha intuito la grande potenzialità della vita di san Riccardo: dimostrare a ogni uomo che es-sere santi è veramente possibile. Insomma: sarebbe davvero il colmo se sacerdoti, catechisti, genitori e amanti delle co-se buone e belle si lasciassero scappare questo ottimo strumento di evangelizzazione per tutti.

IL TIMONE – N. 56 – ANNO VIII – Settembre/Ottobre 2006 – pag. 12

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