Gli atti mariani di un pontificato. La feconda tradizione della “Madonna pellegrina”. L’Assunzione come culmine.
«Là dove va la Vergine Pellegrina, non ci sono più antagonismi di nazionalità o di razza che dividono; non ci sono più separazioni di frontiere; non ci sono più interessi che separano i Suoi figli. Tutti, in questo momento, sentono la gioia di essere fratelli. Questo spettacolo della Vergine Pellegrina ci augura le più grandi speranze». Così, nel messaggio radiotrasmesso a un milione di fedeli riuniti sul luogo delle apparizioni di Fatima, il13 ottobre 1951, si esprime Pio XII.
È infatti proprio Pio XII a dare forma e impulso alla devozione della Vergine Pellegrina, che ha inizio il13 magI gio 1947, anniversario della prima apparizione di Fatima, ma anche anniversario della consacrazione a vescovo dello stesso don Eugenio Pacelli, per opera di Benedetto XV. Il tour di una statua «viaggiatrice» (grande e bianca, portata su una bussola da uomini vestiti di bianco), dal Portogallo proseguì poi per quella che fu chiamata la «Strada europea»: Spagna, Francia, Belgio, Olanda, Italia… Dovunque passava, la Madonnina suscitava il rinnovarsi della devozione mariana e dell’amore filiale per Lei, la Regina della Pace. Altre cinque statue (benedette a Fatima), si mossero il14 novembre 1947 per i cinque continenti, dando inizio alla «Strada mondiale» della Vergine di Fatima, che toccò tra l’altro Paesi come Angola, Filippine, Cina, Canada, Stati Uniti, Africa del Sud, Australia, Thailandia, Brasile. Ovunque grande entusiasmo non solo fra i cattolici, ma pure Il i protestanti, i musulmani, gli indù, tutti testimoni del grazie che Maria dispensava lungo il tragitto (un itin rario di fede e speranza che non s’è ancora concluso; oggi come allora, tutti possono ricevere la statua pellegrina della Madonna di Fatima: parrocchie, famiglie, scuole, ospedali).
In precedenza, il 31 ottobre 1942, papa Pacelli aveva inaugurato la moderna era mariana, l’era cioè del massimo influsso dell’Immacolata nella vita della Chiesa d XX secolo, con un altro radiomessaggio, sempre al Portogallo, per la chiusura dell’anno giubilare delle apparizioni di Fatima: in quella occasione aveva consacrato Ia Chiesa e il genere umano al Cuore Immacolato di Maria. Dieci anni dopo, nella lettera apostolica Sacro vergente anno del 7 luglio 1952, aggiungerà: «Come pochi anni fa abbiamo consacrato tutto il mondo al Cuore Immacolato della Vergine Madre di Dio, così ora, in modo specialissimo, consacriamo tutti i popoli della Russia al medesimo Cuore Immacolato».
Il gesto mariano più significativo del pontificato pacelliano, i11° novembre 1950, è tuttavia la solenne definizione dogmatica della «gloriosa Assunzione» di Maria Santissima, in anima e corpo, alla gloria del Cielo, con la più spettacolare manifestazione mariana che la storia ricordi, resa ancora più grandiosa dal rinnovarsi del prodigi solare di Fatima nei giardini vaticani.
Infine, 1’8 dicembre 1953, Pio XII inaugura ufficialmente e solennemente, a Santa Maria Maggiore, l’Anno mariano, indetto 1’8 settembre dello stesso anno con l’enciclica Fulgens Corona, per celebrare il primo centenari della proclamazione del dogma dell’Immacolata Concezione.
Pio XII ha al suo attivo altre quattro encicliche mariane (su un totale di quarantuno encicliche). Esse sono: Ia Ingruentium malorum (del 15 settembre 1951), un invito alla recita in famiglia del Rosario per la pace; la Ad caeli reginam (dell’11 ottobre 1954), sulla regalità di Maria l’istituzione della sua festa; l’enciclica Le pélerinage di Lourdes (del 2 luglio 1957), per il primo centenario del! apparizioni della Vergine a Lourdes, e la Meminisse iuvat (del 14 luglio 1958), che prescrive le preghiere per la novena precedente la festa dell’Assunta.
BIBLIOGRAFIA DOSSIER
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Margherita Marchione, Pio XII e gli ebrei, Pan logos, 1999. Antonio Gaspari, Gli ebrei salvati da Pio XII, logos, 2001.
I documenti del Magistero di Pio XII si possono trovare parzialmente sul sito della Santa Sede
http://www.vatican.va oppure nelle raccolte di documenti pontifici curate per la libreria Editrice Vaticana da Ugo Bellocchi (voll. 12 e 13) o pubblicati dalle Edizioni Dehoniane di Bologna (Enchiridion delle encicliche, voI. 6).
Dossier: Pio XII. Un Papa per la Chiesa di sempre
IL TIMONE – N. 42 – ANNO VII – Aprile 2005 – pag. 46