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13.12.2024

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L’ateneo del bene
31 Gennaio 2014

L’ateneo del bene

Dal carisma dei Legionari di Cristo nasce l’Università Europea di Roma. Quattro corsi di laurea riconosciuti dallo Stato italiano. Obiettivo: solida formazione scientifica ed educazione integrale della persona. Un ritorno alle origini medievali e cristiane dell’istruzione superiore.

Preparazione eccellente e formazione integrale della persona; unità tra formazione scientifica e integrità morale; forti motivazioni per grandi progetti; solida e saggia preparazione per formare classe dirigente; abitudine alla responsabilità con umiltà e caparbietà; pratica delle virtù per educare mente e cuore; questi gli obiettivi che l’appena nata Università Europea di Roma si prefigge. Si tratta di uno splendido ateneo situato in mezzo al verde in uno spazioso ed efficiente edificio in via degli Aldobrandeschi 190. L’Università Europea di Roma (UER) nasce da un ente privato, la Congregazione dei Legionari di Cristo, è appena stata riconosciuta legalmente dallo Stato italiano e darà inizio alle lezioni nell’ottobre 2005 con quattro Corsi di Laurea: Filosofia, Scienze Storiche, Psicologia e Scienze Giuridiche.
I modi ed i progetti con cui nasce questa Università assumono un significato straordinario. In una realtà come quella europea, che sembra voler prendere le distanze dalle radici cristiane, i Legionari di Cristo, incoraggiati da Giovanni Paolo Il «ad essere intrepidi annunciatori del Vangelo», hanno fatto nascere a fianco dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum (APRA), una Università il cui motto è “Vince in bono malum” (Vinci il male con il bene).
La Congregazione dei Legionari di Cristo, nata in Messico nel 1941 e diffusa in molti Paesi dell’Europa e delle Americhe, ha una particolare cura delle istituzioni educative. Nel mondo gestisce già 22 istituzioni di formazione di livello universitario, di cui 12 università, e 158 scuole.
Nella conferenza stampa di presentazione padre Paolo Scarafoni, Rettore dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, ha spiegato come la dizione “Università Europea di Roma” metta in evidenza il collegamento fra l’antico che permane e il nuovo che si costruisce: «Nella parola Roma si concentra il meglio dell’umanesimo classico greco e romano; esso viene sublimato nel cristianesimo, che ha saputo tenere conto anche di apporti di numerose altre culture sia occidentali che orientali». Ed ha aggiunto: «La nascita dell’Europa attuale, che è il nuovo, può attingere luce e vigore etico da queste fonti vive, di fronte ai timori di decadenza e morte culturale del continente».
Il logo dell’Università Europea di Roma, comune alle università istituite dalla Legione di Cristo, rappresenta la trama di un tessuto che indica l’intreccio tra la interdisciplinarietà della scienza e la ampia diffusione del sapere al fine di ottenere risultati nella ricerca; la convenienza della comunicazione e la collaborazione fra istituzioni di diverse nazioni e culture.
La UER costituisce così un ideale ritorno alle origini dell’Università, come la ricorda Giovanni Paolo Il nella Costituzione apostolica “Sapientia Christiana” (15 aprile 1979) che, dopo aver citato le «didascaleia», cioè i centri nati alle origini della Chiesa allo «scopo di insegnare la sapienza cristiana, che avrebbe dovuto plasmare vita e costumi», così prosegue: «Col passare dei secoli, grazie specialmente al solerte impegno dei vescovi e dei monaci, furono fondate, vicino alle chiese, cattedrali e ai conventi dei monaci, le scuole, le quali promuovevano sia la dottrina ecclesiastica sia la cultura profana, rendendole come un tutt’uno. Da tali scuole derivarono le Università, la gloriosa istituzione del Medioevo, la quale nella sua origine ebbe la Chiesa come madre liberalissima e protettrice».
Per quanto riguarda i contenuti, il Rettore dell’APRA, ha indicato nella formazione integrale, cioè nella eccellenza accademica e nella dimensione umana, la caratteristica dell’ente promotore. Circa i programmi di studio delle Facoltà, Scarafoni ha precisato che «la Filosofia non avrà un approccio soltanto storico, ma cercherà di recuperare il contatto con il reale, per confrontarsi con la verità nel campo metafisico ed etico. Nelle Scienze storiche si cercherà di uscire da una vi-sione dialettica e ideologica, e accentuare lo studio dei fatti attraverso i documenti e le testimonianze. Nelle Scienze Giuridiche si farà attenzione ai fondamenti del diritto, specialmente in questo periodo di formazione del diritto europeo». Il Rettore dell’APRA ha sottolineato inoltre che «la base del diritto sta nella cultura e nei valori dei popoli che lo formulano. Come espressione della cultura occidentale si accentua la centralità della persona umana. Nella psicologia si partirà dall’osservazione del comportamento e si risalirà alle cause, in base a una visione integrale della persona».
È l’umanesimo cristiano, cioè la ricerca del vero, del bello e del giusto, che anima lo spirito dei Legionari di Cristo nella realizzazione della UER. La centralità dello studente nel processo di apprendimento e formazione è infatti caratteristica dominate delle istituzioni educative promosse dai Legionari di Cristo.
Le strutture adeguate e accoglienti in un vero e proprio campus moderno, la proporzione fra il numero di studenti e i docenti, il servizio di tutoria all’ingresso, durante e alla fine del corso di laurea, l’utilizzo di tecnologie avanzate per la didattica, la ricerca e la comunicazione, la ricca biblioteca, i vasti contatti con il mondo del lavoro, gli scambi internazionali per tirocini e ricerca, sono tutti intesi in questa dimensione.
Padre Scarafoni ha sottolineato anche la vocazione di collaborazione, soprattutto per la ricerca, con le altre istituzioni universitarie europee ed ha annunciato che il corpo docente e i programmi dettagliati dei corsi dell’Università Europea di Roma verranno presentati in questo mese di gennaio.

RICORDA

«Questo rapporto (tra Università e Chiesa, ndr) ci conduce direttamente al cuore dell’Europa, là dove la sua civiltà è giunta ad esprimersi in una delle sue istituzioni più emblematiche. Siamo nei secoli tredicesimo e quattordicesimo: l’epoca in cui prende forma l”’Umanesimo”, come felicissima sintesi tra Il sapere teologico, quello filosofico e le altre scienze. Sintesi impensabile senza Il cristianesimo e quindi senza la secolare opera di evangelizzazione compiuta dalla Chiesa nell’incontro con le molteplici realtà etniche e culturali del continente. Questa memoria storica è Indispensabile per fondare la prospettiva culturale dell’Europa di oggi e di domani, nella cui costruzione l’università è chiamata a svolgere un ruolo insostituibile. Come la nuova Europa non può progettarsi senza attingere dalle proprie radici, altrettanto può dirsi per l’università. Essa, Infatti, è per eccellenza luogo di ricerca della verità, di analisi accurata del fenomeni nella costante tensione a sintesi sempre più compiute e feconde. E come l’Europa non può ridursi a mercato, così l’università, pur dovendo ben Inserirsi nel tessuto sociale ed economico, non può essere asservita alle sue esigenze, pena lo smarrimento della propria natura, che rimane principalmente culturale».
(Giovanni Paolo Il, Udienza ai partecipanti al Simposio “Università e Chiesa in Europa”, Castelgandolfo 19 luglio 2003).

IL TIMONE – N.39 – ANNO VII – Gennaio 2005 pag. 18 – 19

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