Il Timone n. 10 – anno 2000 –
Caro Direttore,
sono un abbonato a “il Timone” e ne sono un affezionato lettore fin dal primo numero. Ho conosciuto la rivista grazie alle sue trasmissioni apologetiche a Radio Maria, che tuttora seguo con molto interesse. Le scrivo solo e semplicemente per ringraziarla. Ringrazio lei e soprattutto il Signore che ha voluto donarle l’ispirazione e le forze per dar luce a questa sua pubblicazione. Non si sarebbe potuto trovare un titolo più adatto: “il Timone” è proprio lo strumento indispensabile perché la rotta di ogni cristiano rimanga costantemente orientata al credo, alla cultura e al pensiero cattolici. Di fronte ai sempre più frequenti ed agguerriti attacchi scatenati contro la Chiesa e il cattolicesimo al giorno d’oggi, spesso si rimane impotenti e passivi, non sapendo cosa e come rispondere. La sua rivista, finalmente, ci offre risposte adatte e convincenti: ce n’era proprio bisogno. Complimenti e auguri di tutto cuore.
Maurizio Martelli, Novara
“II Timone” è nato per esporre, nel modo più semplice e convincente di cui siamo capaci, le ragioni e la bellezza della fede cattolica e della cultura che da essa nasce e per difenderle dalle contestazioni. Ho chiamato a collaborarvi, e li ringrazio per avere accettato, i migliori apologeti italiani, ed altri spero di coinvolgere. Avremo raggiunto il nostro scopo quando i lettori potranno essere convinti, come lo è lei, dell’utilità di quanto andiamo pubblicando. Bisogna porre rimedio a questa incapacità dei cattolici di ribattere alle accuse rivolte sia al contenuto della fede che alla storia della Chiesa. Vede, non si tratta solo di un problema culturale: l’urgenza nasce dal fatto che in pericolo c’è proprio la fede e, conseguentemente, la vita eterna se è vero, come sta scritto, che senza la fede è impossibile piacere a Dio.
G.B.
Caro Direttore,
le Poste mi hanno recapitato con puntualità il n° 9 de “il Timone” ed ho subito iniziato a leggerlo con vivo interesse. Sono particolarmente lieto nel rilevare che, a partire dal prossimo fascicolo, due pagine saranno destinate alle lettere spedite in redazione da coloro che intendono far sentire la propria voce (senza ombra di sterile polemica, come mi auguro). Da parte mia vorrei iniziare subito in perfetta sintonia con Riccardo Cascioli, il quale, avanzando più di una riserva sull’operato di Clinton in otto anni, sottolinea giustamente che “la crescita economica non significa automaticamente sviluppo umano”. Purtroppo molti valori, umani e spirituali, non sono stati considerati o soppesati nella loro giusta luce durante l’amministrazione Clinton. Ad esempio, le richieste di revisione della pena di morte, malgrado i reiterati appelli del Santo Padre, sono rimaste per la maggior parte inascoltate. Gli infelici messicani (paragonabili per certi versi ai curdi che approdano sulle nostre spiagge) vengono ricacciati dai posti di confine e in certi casi anche malmenati. Taluni giudizi troppo superficiali in tema di aborto, fanno comprendere che molti spinosi nodi non vengono affrontati cristianamente. E tanto più si è guardato con compiacimento ad una crescita quasi esclusiva del benessere materiale, quanto più si è voluto frustrare consistentemente sani ed indispensabili sentimenti religiosi. Grazie per l’attenzione e molti cordiali saluti.
Carlo Radollovich, Milano
Caro Direttore
la sua rivista è molto ben concepita, gli articoli che vi si pubblicano sono ben fatti e l’Apologetica, che vi si fa, è più che necessaria, per gli assalti che la dottrina cattolica riceve da ogni parte. La saluto col più vivo compiacimento per quanto lei fa e le auguro il miglior successo.
Don Marino Cecconi, Castelfidardo
Caro Direttore,
ho valutato attentamente la rivista. L’ho trovata eccellente nella grafica, nell’impostazione degli articoli, nello staff degli apologeti. Continui (insieme con tutto lo staff) generosamente nella diffusione della Verità oggi purtroppo relativizzata anche nel nostro mondo cattolico (esiste ancora, Direttore, un “mondo cattolico”?). Nel frattempo le assicuro la massima disponibilità e collaborazione nella diffusione della rivista tra i miei conoscenti e amici. Vedrà che “il Timone” troverà nuovi marinai e sostenitori nell’apostolato della cultura cattolica così ricca, originale, che non ha bisogno di complessi di inferiorità. La saluto ringraziandoLa (insieme ai suoi validissimi collaboratori, Blondet, Cammilleri e tutti gli altri) per la disponibilità immediatamente dimostrata.
Alessandro Di Matteo, Lanciano
Caro Direttore,
sono entrato in possesso dei due numeri della rivista da lei inviatami su mia espressa richiesta. Le devo confessare che sono giunto ad essa per vie traverse. Ho effettuato una ricerca su internet ed è venuta fuori anche la rivista “II Timone” nel cui sottotitolo ho trovato con stupore la parola ‘apologetica’, che credevo fosse bandita dalla classe intellettuale italiana (e infatti sono costretto a leggere testi in inglese, anche in internet è difficile trovare siti che riportino informazioni in italiano), così ho deciso di provarla.
Il risultato è che invierò al più presto il bollettino con il pagamento per il mio abbonamento. Credo che questa opera apologetica sia oggi di vitale importanza, quasi una attualizzazione dell’enciclica Fides et Ratio, cioè una dimostrazione che la ragione, se non distorta o deificata, conduce naturalmente alla fede, che, per metterla alla Chesterton: “L’accusatore del dogma non denuncia in realtà il fatto che esso sia cattivo; al contrario sostiene che esso è troppo bello per essere vero. Egli intende cioè che il dogma è troppo liberale per essere verosimile. Il dogma concede all’uomo troppa libertà quando gli permette di cadere. Il dogma da persino a Dio troppa libertà quando gli permette di morire”. Questo significa che la difesa dei dogmi è anche un’affermazione della responsabilità dell’uomo, e da questo orecchio l’uomo post-moderno non ci vuoi proprio sentire. E come nel corso dell’intera storia della Chiesa, anche oggi questi dogmi continuano ad attrarre i giovani (eravamo più di due milioni a Roma e 100.000 a Gerusalemme!). Anche oggi nell’unica vera Casa per tutti gli uomini, che è la Chiesa cattolica, sorgono risposte ispirate dallo Spirito Santo alla crisi della società e del mondo intero. E anche la vostra esperienza di cultura in controtendenza è sicuramente una di queste risposte: far risorgere l’apologetica cattolica in Italia. Be’, cosa dire di più: è evidente che il braccio di Dio non si è accorciato, con buona pace degli acquaristi e di tutti i neognostici! In comunione nella preghiera,
Tommaso Patrizi, Terni
Caro Direttore,
l’aborto è delitto abominevole, tuttavia molto meno grave della morte dei figli in provetta. Il figlio ucciso con l’aborto ha vissuto la sua breve vita – tra il concepimento e la morte – secondo il progetto di Dio, nel grembo materno. La donna che uccide con l’aborto vive un dramma che la conduce, prima o poi, alla consapevolezza del male compiuto, e da qui può pentirsi e aprire il cuore alla misericordia del Padre (v. Evangelium vitae, n. 99); accogliere poi nel cuore il figlio rifiutato che, in Cielo, possiamo pensare che preghi per la conversione di chi l’ha ucciso e, anzitutto, per la propria madre. La madre che si sottopone a fecondazione in provetta, ingannata nel suo desiderio di maternità, è in situazione ben peggiore. Ha concepito fuori dal grembo, fuori dal progetto di Dio. Se uno, forse, arriva a nascere, altri ne ha abortiti e altri (quanti neppure lo sa) congelati, usati per sperimentazioni, buttati via. Lei non lo sa: chi glielo dice?
Paola Pareschi, Casalecchio (BO)
Caro Direttore,
volevo innanzitutto ringraziarla per i suoi meravigliosi e istruttivi interventi a Radio Maria, che hanno contribuito non poco a squarciare il velo dell’ignoranza e del pregiudizio che avevo riguardo alla Chiesa. Mi piacerebbe ricevere una copia de “il Timone”, sempre per avere una mente libera da falsità e menzogne che i giornali più noti ci propongono. Grazie di cuore,
Nadia Fabri (provincia di Roma)
Caro Direttore,
ho ricevuto due copie saggio della rivista “il Timone” in risposta alla mia richiesta, e per questo la ringrazio. Ho trovato molto interessante la pubblicazione, tratta argomenti di mio interesse e pertanto ho deciso di abbonarmi per il 2001. Per il S. Natale provvederò a sottoscrivere un abbonamento a favore di un amico. La saluto in Cristo Signore,
Alvise Romano, Lainate (MI)
Caro Direttore,
la ringrazio per la chiarezza, profondità e nello stesso tempo necessaria sintesi con cui sono trattati tutti gli argomenti de “il Timone”. Complimenti ancora per le sue conferenze a Radio Maria, così chiare e precise. Un vero toccasana spirituale. In questi tempi in cui non si ha più tempo per leggere (purtroppo!!!) e documentarsi, si può essere aiutati a conoscere fatti, episodi e verità importanti per la vita e per la nostra fede senza essere costretti a consultare interi trattati o enciclopedie. Complimenti e grazie. Complimenti anche per i prossimi numeri della rivista che annunciate addirittura duplicati. Nel trattare i vari argomenti, riuscirete a mantenere la stessa encomiabile sintesi di cui sopra, da me a da molti tanto apprezzata, o finirete anche voi per dilungarvi troppo rendendo difficile e pesante la lettura? Questo è l’unico mio dubbio, ma speriamo che ciò non accada e mi perdoni l’estrema sincerità.
Patrizia Stella, Verona
Caro Direttore,
ho ricevuto con molto piacere le bellissime riviste “il Timone” che ho letto avidamente. Grazie di cuore. Provvederò al più presto alla sottoscrizione dell’abbonamento e diffonderò la pubblicazione tra amici, oltre che ovviamente in famiglia (anche mio marito ne è entusiasta). Nostro figlio Emmanuele (già il nome è una garanzia…) è giovane ma, grazie a Dio, intellettualmente molto vivo. Mi propongo quindi di conservare tutti i numeri delle riviste. Sono certa che, insieme ai libri del nostro concittadino Vittorio Messori, formeranno un piccolo patrimonio culturale che accompagnerà la sua crescita di Cristiano Cattolico consapevole. Una preghiera particolare a voi tutti della rivista. Un saluto in Cristo Signore,
Margherita Malagoli, Modena
IL TIMONE – N.10 – ANNO II – Novembre/Dicembre 2000 – pag. 4-5