Il Timone n. 27 – anno 2003 –
Preg.mo direttore,
ho conosciuto la rivista che Lei dirige in modo curioso. Ero a scuola (insegno in un Istituto Tecnico Commerciale), stavo uscendo dalla segreteria ed ho visto vicino alle macchinette distributrici di bevande la collega di religione che stava chiacchierando con un ex-allievo dell’Istituto. Marco, tale, se non erro, è il suo nome aveva in mano un giornale che, al mio arrivo, con noncuranza, si era messo ad arrotolare. AI che, la mia collega, ridendo gli disse di non temere, anch’io condividevo le loro idee.
Sembravamo tre carbonari. Invece eravamo tre persone, cattoliche, che in una scuola italiana nell’anno del Signore 2003 si stavano riconoscendo nella comune fede e confrontando. Ho potuto così prendere visione della sua rivista e, dopo aver letto il contenuto e aver riconosciuto alcuni nomi dei collaboratori, mi sono abbonata: 1° un giornale serio in casa non fa male, anzi; 2° la stampa cattolica deve comunque essere sostenuta, quando si può; 3° è un giornale che vale la pena mettere nelle mani dei propri figli, anche perché è “snello”, gli articoli sono esaurienti, ma non barbosi, e dato che i giovani sono sempre più legati a forme di comunicazione stringate (vedi SMS) è un pregio di non poco conto. Auguri per il vostro lavoro. Cordialità,
Brunella Rasano, Busca (CN).
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Caro direttore,
il recente richiamo del Santo Padre alla castità, rivolto ai giovani, ha risuonato come una bellissima utopia nel cuore di una società ormai in preda alla lussuria più sfrenata. Il Papa ha ricordato che “bisogna dire con chiarezza che la purezza del cuore e del corpo va difesa, perché la castità custodisce l’amore autentico”. Parole scambiate per moralismo dai soliti” mal pensanti “, che avranno fatto sorridere molti “liberisti” della morale. Ma li posso umanamente comprendere.
Anch’ essi ignari ed inconsapevoli vittime di una cultura mediatica dietro cui si indovinano forti interessi economici. Come spiegare altrimenti la moltiplicazione di chat e linee telefoniche erotiche, la proliferazione di club privè e sexy shop, la promozione di viaggi erotici camuffati da viaggi esotici e la continua pubblicizzazione di anticoncezionali e pillole blu? Naturali “prodotti” dell’industria del sesso, ovvio! Se l’utopia del Santo Padre diventasse realtà, avremmo una società capace di trasformare l’amore in autentico dono di sé. Il sesso è un’arma tanto potente che se non “addomesticata” può scoppiarci tra le mani. Gli effetti devastanti di una sessualità degenerata in lussuria e in strumento di piacere sono innegabilmente sotto gli occhi di chiunque: divorzi, Aids, malattie veneree e aborti. Negarlo fa altrettanto sorridere.
Gianni Toffali, Dossobuono (VR).
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Caro direttore,
sono abbonato alla vostra rivista.
Ringrazio il Signore per il prezioso e competente servizio che svolgete. Noi sacerdoti abbiamo trascurato una pastorale seria, intendo formativa, chiara… Grazie anche a voi, per quanto fate per il bene della Chiesa e per la maggior gloria di Dio. Vi prego di continuare nel vostro lavoro e, per quanto mi riguarda, sentitevi sostenuti dalla mia povera ma sincera preghiera.
Ad maiora! Tanti buoni auguri,
don Camillo Magarotto, Bosaro (RO).
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Caro direttore,
è con gioia, entusiasmo e convinzione, che ho rinnovato l’abbonamento alla nostra bella rivista. Come segno di gratitudine per lei e per tutti i suoi collaboratori ho sottoscritto l’abbonamento vitalizio. Continuerò nel mio impegno affinché Il Timone sia maggiormente conosciuto e usato “adversus haereses” e mistificazioni dei nostri tribolati giorni. Con la certezza che: “Inferi non praevalebunt”.
Dio la benedica.
Antonio Aragoni, Nuoro.
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Caro direttore,
oggi è arrivata la copia richiesta e devo dire con grande attesa, visto gli articoli che avevo letto sul vostro sito. Non ho da dire molte parole, ma credo che una possa esprimere tutto “GRAZIE”! Grazie per la bella rivista, sia per i contenuti veramente interessanti e attuali, sia per la grafica (da non sottovalutare). È bello perché una rivista come la vostra può “sostenere la fede di quanti credono…”; sarà così più facile dare ragione della speranza che è in noi, anche attraverso argomenti basati su dati storicamente e scientificamente validi. La Santa Chiesa Cattolica è sempre attaccata e molto poco difesa. Grazie perché credo che possiate aiutare me ed altri a stare sempre più attaccati a Gesù Cristo.
Duc in altum… prendiamo il largo e se poi chi guida la Chiesa ha un “Timone” così… non ci sono problemi. Un caro saluto in grande comunione di gioia e di preghiera,
Marco Alaimo, Massa e Cozzile (PT).
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Carissimo direttore,
dal Venezuela un prete diocesano vi saluta, ringrazia ed appunto perché questo genere di contenuto ci fa unire come vera famiglia, posso rivolgermi a lei con un “carissimo”.
Sono arrivato a voi attraverso la gentilissima Rosanna Brichetti Messori, che ci ha donato un abbonamento per un anno, non solo a me, ma anche a un caro prete della Slovacchia. Vogliamo prenotarci per la continuazione dell’ abbonamento tutti e due. Credo, a Dio piacendo, che andrò in Italia nel mese d’ottobre prossimo, dunque vorrei portare qualche dono in contante per la vostra meravigliosa missione con questa rivista di vera e santa apologetica. Anch’io, come vi scrivono tanti lettori, sono sempre nella grande attesa del vostro bimestrale, il nostro “il Timone”, magari di più, perché fisicamente oltre l’oceano, qui in America del Sud. Se lo desiderate, potete dare questa mia testimonianza a tutti quanti lavorate in questo servizio così vitale e urgente… é un vero soffio dello Spirito Santo, specialmente da questa parte dove girano tante teologie false e deviate.
Scusatemi il mio povero livello della amatissima lingua italiana, anche se la capisco perfettamente.
Con la benedizione sacerdotale,
Don Luis Eduardo Rodriguez, Edo Miranda – Venezuela.
E’ IN ARRIVO IL MENSILE!!!
Carissimi,
la decisione in cantiere da tempo, già annunciata da queste pagine, è stata definitivamente presa. A partire da gennaio 2004, il Timone diventerà mensile. Per essere precisi: uscirà dieci volte all’anno, perché nei bimestri “luglio-agosto” e “settembre-ottobre” pubblicheremo un numero per volta.
È stata una decisione ponderata: i consigli dei prestigiosi collaboratori, le richieste di tanti abbonati e la generosità di tutti voi ci hanno finalmente convinto.
Vi dico subito che non aumenteremo il numero di pagine, che resterà fermo alle attuali 68. Aggiungo che l’apprezzamento da voi mostrato fino ad ora per “il Timone” ci ha convinto a non stravolgere la struttura della rivista.
Tuttavia, cercheremo – senza rivoluzionaria – di renderla ancora più bella, ricca, accattivante. Poiché il Timone non è un’attività di carattere commerciale, e nemmeno una rivista di sola cultura, ma un apostolato a mezzo stampa al servizio della Chiesa e del Papa per la nuova evangelizzazione della nostra bella Italia, e poiché fino ad ora voi – cari lettori – ci avete aiutato versando regolarmente la quota di abbonamento e spesso diventando abbonati vitalizi o sostenitori, è stato deciso che il costo dell’abbonamento del futuro mensile – in termini reali – non aumenterà.
Ho detto “in termini reali”, ma vi debbo una spiegazione: ora l’abbonamento a “il Timone”, che è un bimestrale ed esce sei volte all’anno, costa 20 Euro. Se dividete 20 euro per sei numeri, troverete che ogni numero costa a voi abbonati 3,3 euro.
Ecco, nel nuovo anno e nonostante il passaggio a mensile, vogliamo mantenere invariato questo costo. In tal modo, l’abbonamento annuo al futuro mensile, cioè a dieci numeri, passerà, nel gennaio 2004, a 33 euro (euro 3,3 X 10 numeri all’anno), senza alcun aumento reale dei costi che sostenete già adesso per ricevere una singola copia in abbonamento.
Qualunque editore “normale” direbbe che siamo dei pazzi, o incoscienti, a comportarci in questo modo. Ma lo facciamo per voi cari lettori, per dirvi grazie della generosità, della bontà, dell’attenzione e delle preghiere con le quali avete seguito il nostro apostolato.
Nel prossimo anno saremo invece, purtroppo, costretti ad aumentare l’abbonamento per gli abbonati che vivono all’estero. I costi di spedizione postale sono molto alti e finora siamo stati in grado di affrontarli. Ma non è più possibile, e ci dispiace sinceramente.
Dobbiamo – nostro malgrado – stabilire la quota di un abbonamento annuale per l’estero a euro 50 (cinquanta).
Cari lettori, finora ci avete accompagnato con la vostra preghiera, sostenuto con il vostro incoraggiamento, finanziato con le vostre offerte. Ci avete fatto sapere di non essere rimasti delusi.
Per questo siamo certi di poter contare ancora sul vostro aiuto.
Naturalmente, la fiducia riposta in voi ha un fondamento che travalica le incoraggianti testimonianze che ci. avete dato: essa si fonda nella Provvidenza che non ci ha mai abbandonato e, ne siamo certi, non lo farà nemmeno in futuro.
Restiamo uniti per la buona battaglia. Assicurando una preghiera, e contando sulla Vostra, vi saluto fraternamente,
Gianpaolo Barra
P.S. In questo numero troverete il bollettino di c.c.p. per abbonarvi, o per rinnovare il vostro abbonamento, ancora segnato con la quota 20 euro. Versando ora tale somma riceverete in abbonamento (nuovo o rinnovato) i canonici sei numeri. Tuttavia, se volete cominciare fin da ora ad abbonarvi a dieci numeri, potete già offrire liberamente 33 euro. In ogni caso, per maggiore chiarezza, prestate sempre attenzione al numero di scadenza del vostro abbonamento, segnalato come sempre in calce al bollettino di c.c.p. ove è indicato il vostro indirizzo.