INDISSOLUBILITÀ DEL MATRIMONIO
AMADEO de FUENMAYOR, Ripensare il divorzio (la tutela dell’indissolubilità matrimoniale in uno Stato pluralista), Ares, Milano 2001, pp. 112, € 10,00.
In poche paginette facilmente accessibili a tutti, una proposta di grandissimo interesse, che non deve necessariamente essere condivisa (siamo nell’ambito dell’opinabile, del “politico”, nel quale ogni cristiano può avere le proprie idee), ma con la quale non si può evitare di confrontarsi. L’autore (sacerdote e giurista esperto di diritto civile e canonico) parte constatando come oggi, nella mentalità giuridica e politica occidentale, il divorzio non sia – purtroppo – eliminabile.
Però, visto che il matrimonio è indissolubile come istituto naturale (e non solo per i cristiani), non è neanche giusto che lo Stato, uno Stato pluralista, impedisca di contrarre un matrimonio indissolubile.
E quindi, sulla scia di alcune interessanti e recenti leggi della Louisiana e dell’ Arizona, propone (anzi, “ripropone”, perché la sua tesi risale addirittura al 1972 e fu lanciata dalla rivista Studi cattolici, che ha qualche mese fa riaperto il dibattito) una sorta di “doppio regime” di matrimonio civile, che consenta di scegliere, in alternativa al matrimonio civile “divorziabile” (oggi l’unico matrimonio possibile) un matrimonio anche civilmente indissolubile. Proposta, dicevamo, non necessariamente condivisibile, poiché si potrebbe obiettare che così ci si rassegna all’esistenza del divorzio: l’Autore replica che, quanto meno, si riaprirebbe la possibilità di ottenere il riconoscimento (“riconoscimento” e nulla più, perché il matrimonio è indissolubile in quanto tale, indipendentemente da una declaratoria dello Stato, che può solo limitarsi a riconoscerlo come tale) dell’indissolubilità anche dal punto di vista civile. E proprio a questo proposito si scontrano, secondo Fuenmayor, due opposte concezioni di libertà: quella secondo cui la libertà è incompatibile con qualsiasi impegno irrevocabile, e quella per cui l’irrevocabilità dell’impegno è la manifestazione più ampia della libertà. L’autore non trae conclusioni definitive, ma il tema è scottante e resta aperto a contributi e discussioni senza pregiudizi, nel tentativo doveroso di difendere il matrimonio e di tutelarne l’indissolubilità.
(AUTO)BIOGRAFIA
RINO CAMMILLERI, Io e il diavolo (Sant’Antonio da Padova racconta la sua vita), Mondadori, Milano 2002, pp. 196, € 16,00.
La sfida più recente di Rino Cammilleri è nientemeno che una “autobiografia” di sant’Antonio da Padova. Non è colpa nostra se quasi in ogni numero del Timone viene recensito un libro del brillante apologeta, visto il grande interesse oggettivo dei suoi libri. Anche in questa sua ultima fatica Cammilleri sfrutta appieno le sue doti di ricercatore, storico e scrittore popolare, senza che in tale aggettivo sia racchiusa la minima nota di demerito. Anzi, saper esporre a chiunque le proprie conoscenze e i risultati dei propri studi in modo” abbordabile” è pregio di pochissimi, sia in ambiente cattolico sia in altri ambienti culturali e, soprattutto, accademici. La verve di Cammilleri lo aiuta a superare brillantemente anche questa prova, proponendo quest’originale biografia del santo – uno dei più popolari d’Italia – in modo documentato, simpatico e – quando ci vuole, ci vuole! – talvolta giustamente polemico.
DIFESA DELLA VITA
AA.VV., Gesti e parole del popolo della vita (spunti di riflessione per un progetto pastorale), Edizioni Cantagalli, Siena 2002, pp. 306, € 13,00.
A cura dell’Associazione Difendere la vita con Maria, in collaborazione con l’Ufficio della CEI per la Pastorale della Famiglia, è appena uscito nelle librerie questo interessante volume a più mani che raccoglie i contributi di numerosi studiosi per tracciare spunti ,e riflessioni sul tema, oggi così attuale, della difesa della vita: argomento che non può non interpellare ciascuno di noi, come uomini prima ancora che come cristiani. Di particolare interesse è il fatto che la difesa della vita venga qui trattata da svariate angolazioni, da quella politica a quella scritturistica, da quella giuridica a quella medica. Vengono trattate quindi diverse tematiche, dall’”assedio internazionale” contro il diritto alla vita alla riproduzione assistita, dall’aborto allo statuto antropologico dell’embrione.
Di particolare interesse, tra gli altri, il contributo del prof. Boscia e del dott. Campobasso, che hanno compilato una sorta di “dizionario” di tutti i termici tecnici, medici e giuridici che vengono chiamati in causa quando si tratti delle tematiche della difesa della vita: particolarmente prezioso quando si tenga a mente come spesso le campagne contro i diritti fondamentali dell’uomo siano passate attraverso una mistificazione e un annacquamento delle terminologie, per “indorare la pillola” e ottenere più facilmente i perversi obiettivi che i nemici della vita si erano programmati.
APOLOGETICA
GIACOMO BIFFI, Il quinto Evangelo (frammenti apocrifi e polemici), Piemme, Casale Monferrato 1998, pp. 96 € 6,20.
Un volumetto degli Anni ‘7O ripubblicato qualche anno fa dall’Arcivescovo di Bologna, mons. Biffi. La ricca cultura del Cardinale (all’epoca della prima pubblicazione, “semplice” parroco) gli serve a fingere la scoperta di un fantomatico “quinto Evangelo” parallelo ai quattro “ufficiali”, che ne ridimensioni gli aspetti più “esigenti”, più contrastanti con il sentire comune, più “duri” e meno” attraenti”. Il tutto accompagnato da un sintetico e ironico commento. L’escamotage stilistico e lo stile ricordano, da certi punti di vista, un’altra opera apologetica sulla quale si sono formati tanti cristiani e dalla quale hanno tratto spunti e idee generazioni di apologeti, quelle Lettere di Berlicche di C.S. Lewis di cui già ci occupammo l’anno scorso su queste stesse colonne.
PADRE PIO
GIULIO GIACOMETTI – PIERO SESSA, Padre Pio Mistero e Miracolo, Mimep-Docete, Pessano 2002, pp.240, s.i.p.
L’ennesimo libro su Padre Pio? In un certo senso il dato statistico è innegabile. Però questo – senza nulla togliere ad altri pregevoli volumi – segue una metodologia che lo distingue dai precedenti: gli autori, dall’alto della loro amplissima esperienza pastorale, hanno raccolto le caratteristiche principali del santo suddividendo ciascuno degli undici capitoli tematici in brevi sezioni nelle quali si ripercorrono: gli avvenimenti della sua vita, le testimonianze di e su padre Pio, le fonti storiche, una riflessione teologica e, soprattutto, alcune notazioni al lettore per la sua vita spirituale. Forse proprio l’ultima sezione di ogni capitolo rende particolarmente preziosa l’opera, in quanto consente di non vedere padre Pio come un “semplice” personaggio storico, ma aiuta a comprendere che si tratta di un santo: una persona che ha vissuto particolarmente vicina a Dio, e che la Chiesa ha elevato agli altari proprio per proporcela come esempio, che si può e si deve cercare di seguire, pur nella varietà delle vocazioni cui può essere chiamato un cristiano. Insomma, gli autori aiutano a scorgere e seguire l’esempio di padre Pio nelle più svariate circostanze in cui un laico può trovarsi, con domande e “contestualizzazioni” che portano a un concreto ed efficace esame di coscienza al quale sarà difficile sottrarsi, se si avrà il coraggio di sottoporvisi.
APOLOGETICA
LUIGI NEGRI, False accuse alla Chiesa (Quando la verità smaschera i pregiudizi), Piemme, Casale Monferrato 1997, pp. 247, €14,46.
“La migliore apologia che la Chiesa può fare di sé è il fatto che, dove essa è stata presente nella vita degli uomini e delle società, l’uomo è stato più se stesso, ha vissuto maggiormente la sua libertà, la sua responsabilità e la sua capacità di creatività. Dove, al contrario, la Chiesa è stata emarginata, o ha accettato di esserlo, anche l’uomo è stato negato”. In queste parole è contenuto il senso di False accuse alla Chiesa, studio di don Luigi Negri che intende togliere la maschera ai pregiudizi di quanti credono che il comportamento a volte incoerente di certi uomini di Chiesa nella storia possa mettere in dubbio anche la missione della Chiesa. Dopo la lettura di Fa/se accuse alla Chiesa è davvero difficile restare ancora prigionieri di quei pregiudizi, perché le pagine di don Negri individuano l’infondatezza storica di gran parte dei sensi di vergogna che li hanno prodotti.
Attraverso una sintesi storica sulla storia della Chiesa, l’autore mette in luce che”(…) la Chiesa vive per comunicare il mistero di Cristo (…)”. Il pregiudizio della storiografia laicista nasce proprio dal dimenticare che la ragione della presenza della Chiesa nel mondo è la missione. Non rendersi conto di questo, e considerare soltanto i limiti umani, significa precludersi a priori la possibilità di capire, ad esempio, come la Chiesa sia riuscita ad informare di sé il mondo antico in dissoluzione e, sulle rovine della Roma dei Cesari, costruire una civiltà nuova. Leggendo il libro di don Negri siamo invitati a riflettere sul fatto che le Crociate, lungi dal rappresentare un fenomeno di imperialismo religioso, abbiano costituito “un grande movimento di carattere missionario”, esaltato anche da san Francesco d’Assisi; o come non si possa capire che cosa è stata l’Inquisizione se non si tiene presente che il rifiuto, da essa condannato, del dogma e dell’ethos cattolico “implicava sostanzialmente il rifiuto dei fondamenti su cui poggiava la società”. Pur non essendo un manuale di storia, False accuse alla Chiesa può servire da introduzione a chiunque desideri accostarsi in modo obiettivo e corretto alla storia della Chiesa, guardando agli eventi dall’interno e non giudicandoli secondo interpretazioni precostituite. (Giuseppe Bonvegna)
APOLOGETICA
PIER CARLO LANDUCCI, “Prima che Abramo fosse, Io sono”, Effedieffe, Milano 2001, pp. 314, € 18,08.
Un testo di apologetica, definito, nelle cinque edizioni precedenti, “il libro più moderno sul problema più antico”, capace di illuminare razionalmente gli animi corrotti, involontariamente, da ideologie anticattoliche; partendo dalla vera scienza, monsignor Landucci (19001986), laureato dapprima in ingegneria civile e poi in filosofia e teologia, professore di Filosofia delle Scienze presso la Pontificia Università Lateranense, illustra le vie che la ragione può percorrere per giungere alla dimostrazione dell’esistenza di Dio attraverso il creato e giunge a scoprire, percorrendo un itinerario avvincente, la divinità di Gesù, vero Dio e la divina fondazione della Chiesa Cattolica, depositaria della Parola e della volontà divine. In appositi approfondimenti monografici, dall’autore definiti note, vengono poi, tra gli altri, smantellati miti quali la cosmogonia einsteniana, la probabilità e il caso, l’evoluzionismo. (dalla IV di copertina).
TIMONE N. 20 – ANNO IV – Luglio/Agosto 2002 – pag. 60 – 61