Hanno un repertorio di frasi fatte. Promettono miracoli, mai verificabili.
Approfittano della sofferenza e della solitudine di chi li interpella.
Riempiono di illusioni, svuotano il portafoglio. Stiamo attenti ai maghi in TV.
Si moltiplicano, sempre di più, le trasmissioni televisive con protagonisti maghi, cartomanti, astrologi, spiritisti e venditori di amuleti. È un fenomeno che muove un giro d’affari di miliardi e riguarda soprattutto le TV private locali, in ogni parte d’Italia.
Magia e superstizione trovano terreno fertile nei momenti di sofferenza e di difficoltà delle persone. A tutti può capitare d’attraversare un periodo difficile: quando si perde una persona cara o si è traditi da un amico, quando si interrompe una relazione sentimentale o la famiglia è in crisi, quando si perde un lavoro, si deve affrontare una malattia o ci si deve trasferire in un’ altra città e cominciare una vita nuova.
I momenti di incertezza diventano più forti quando c’è la solitudine, l’incomunicabilità, la mancanza di dialogo con gli altri. Se si è soli, è molto più facile essere ingannati, “comprati”, schiavizzati, strumentalizzati dai ciarlatani di turno.
I maghi si presentano in televisione con abiti variopinti e scenografie suggestive, che contribuiscono a creare un’atmosfera di mistero. Da casa, le persone in crisi si lasciano tentare dall’idea di telefonare per interrogare i Tarocchi o per comprare un amuleto portafortuna. Ogni chiamata ha un costo,secondo i minuti di conversazione. Più si parla, più si paga.
Come difendersi da certi rischi? Usando la testa e imparando a non “bere” passivamente tutto ciò che viene proposto dal piccolo schermo. Prima di tutto, bisogna smascherare i linguaggi e i comportamenti ingannevoli dei maghi. Il loro principale trucco sta nel presentarsi con un atteggiamento di dolcezza e di comprensione. Si rivolgono ai telespettatori con frasi accattivanti tipo: “Ciao cara”, “Ciao tesoro”, “Ciao bella”.
Sembrano degli amici affettuosi, ma puntano soltanto ad arricchirsi sulla pelle delle persone.
Riflettiamo sulle parole fumose che utilizzano. Dicono di saper togliere la “negatività” e di donare la “positività”. E poi, fanno un grande uso di un termine che non significa nulla: “energia”.
Nessuno è in grado di spiegare che cosa sia. Eppure, certi maghi affermano di vendere amuleti carichi di “energia positiva”, in grado di portare fortuna e cambiare la vita delle persone da un giorno all’altro.
In realtà, l’obiettivo è quello di creare rapporti di schiavitù e di dipendenza. Non a caso, alcuni hanno inventato ”l’amuleto ricaricabile”. Ogni mese bisogna “ricaricarlo di energia”. E quindi, tornare dal mago e versare altri soldi.
Altrimenti, l’effetto prodigioso dell’amuleto si interromperà (secondo quanto raccontano certi ciarlatani).
Un tipico trucco dei maghi è quello di dare risposte molto vaghe agli interrogativi della gente. Danno l’impressione di sapere tutto, ma in realtà non sanno nulla. Sono solo degli abili parlatori, bravissimi nel gettare fumo negli occhi. Hanno un repertorio di frasi fatte che vanno bene per tutti i gusti e per tutte le occasioni.
Un altro trucco è quello di allontanare nel tempo le soluzioni dei problemi. Se una ragazza chiama per sapere quando incontrerà l’amore della sua vita, il mago risponderà: “Tra sei mesi”, “Tra nove mesi”, “Tra un anno”. Non dirà mai che accadrà domani o tra una settimana. In questo modo, non rischierà di fare una brutta figura. Tra sei mesi o un anno, nessuno ricorderà più la sua risposta.
Ci sono, poi, rischi più seri.
È sufficiente una telefonata in una TV privata per cadere nella trappola dell’incontro personale con i maghi. I loro programmi, infatti, presentano sempre due numeri in sovraimpressione sullo schermo: quello per chiamare in diretta e quello dello “studio”, per prendere un appuntamento in privato.
il trucco utilizzato per catturare clienti è semplice. Una persona chiama il cartomante e gli chiede di conoscere il futuro. Il mago mischia le carte, comincia ad osservarle e inizia il suo discorso fumoso. Poi, all’improvviso, assume un’espressione seria e dice: “Vedo una cosa che non posso dire in televisione. Mi venga a trovare nel mio studio”.
Oppure, più semplicemente: “In Tv non ho molto tempo. Se vuole approfondire il discorso, prenda un appuntamento privato”.
I rischi che si corrono entrando in contatto con certi ambienti sono tantissimi. I giornali, negli ultimi anni, hanno riportato spesso notizie di persone che sono diventate schiave dei maghi, costrette a pagare migliaia di euro per sperare di trovare un po’ di fortuna.
I programmi televisivi dei maghi sono profondamente diseducativi, soprattutto per i giovani. Le persone che credono nella magia rinunciano ad impegnarsi per raggiungere un obiettivo, delegando tutto alle presunte “energie positive” di
qualche amuleto, venduto a caro prezzo. Maghi e cartomanti contribuiscono a creare una mentalità del “non fare”, del “non agire”, in attesa che qualche “potere esterno” risolva i propri problemi quotidiani.
Il Cristianesimo, da sempre, si è opposto con forza alla magia e alla superstizione. Gesù è per eccellenza il nemico della magia. È l’uomo che combatte i rituali vuoti, i mercanti del sacro e gli sprechi di parole dei pagani. È un Dio che semplifica tutto e che dichiara d’essere presente ovunque ci siano persone riunite nel suo nome.
È nel Vangelo che bisogna trovare le risposte agli interrogativi della vita. Non nei maghi o nei cartomanti.
Questi signori si presentano con il volto sorridente e amichevole di chi finge di alleviare il dolore delle persone.
Ma non sono altro che lupi travestiti da agnelli.
RICORDA
“Tutte le forme di divinazione sono da respingere: ricorso a Satana o ai demoni, evocazione dei morti o altre pratiche che a torto si ritiene che “svelino” l’avvenire. La consultazione degli oroscopi, l’astrologia, la chiromanzia, l’interpretazione dei presagi e delle sorti, i fenomeni di veggenza, il ricorso ai medium occultano una volontà di dominio sul tempo, sulla storia ed infine sugli uomini ed insieme un desiderio di rendersi propizie le potenze nascoste. Sono in contraddizione con l’onore e il rispetto congiunto a timore amante, che dobbiamo a Dio solo” (Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 2116).
BIBLIOGRAFIA
Carlo Climati, I giovani e l’esoterismo, Paoline, Milano 2002.
Carlo Climati, Il popolo della notte, Paoline, Milano 2001.
Sito Internet www.carloclimati.com
Massimo Introvigne, Il ritorno della magia, 3a ed., Ancora, Milano 2002.
IL TIMONE N. 24 – ANNO V – Marzo/Aprile 2003 – pag. 16 – 17