giovedì 18 aprile 2024
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di Mario Iannaccone
il Timone N. 188 di Ottobre 2019

Montessori, il metodo che seduce è pieno di ombre

Maria Montessori (1870-1952) è spesso presentata, in libri e fiction televisive, come una disinteressata riformatrice dell’educazione, attenta soltanto al bene e alla libertà dei bambini. Meriti le vanno riconosciuti, per certi indubbi contributi all’educazione dei bambini in età evolutiva della prima e seconda infanzia (dai 3 anni) che hanno avuto un discreto successo nel mondo. La sua storia, però, fa trasparire aspetti inquietanti sulla sua ideologia.

Nel momento in cui inaugurava la sua prima Casa dei Bambini, Maria Montessori, da sempre agnostica, aveva ormai studiato a fondo la Teosofia a cui aderiva, e di questa concezione i suoi metodi portano molti segni. Femminista, libertaria, sostenitrice dell’educazione sessuale in età precoce. Nel 1913 tenne una conferenza in uno dei principali templi massonici del mondo, a Washington, così come è nota la sua frequentazione del Centro Teosofico Mondiale ad Adyar (India). Non erano casi, ma segni di un’adesione…

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